Gli Shardana furono il popolo facente parte di una confederazione (i Popoli del Mare) che, sul finire dell’Età del Bronzo, dominò le rotte del mediterraneo orientale. L’origine e l’esistenza effettiva di queste genti è ancora al centro di dibattiti. Alcune tesi di matrice orientalista sostengono che gli Shardana sarebbero stati originari del Medioriente e avrebbero in seguito conquistato la Sardegna. Altre teorie, avanzano invece l’ipotesi sardista degli Shardana, cioè di un popolo che fu nativo dell’isola e affrontò il mare alla ricerca di nuove terre di conquista.
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GLI SHARDANA E GLI ALTRI POPOLI DEL MARE
Gli Shardana, sono stati citati per la prima volta negli scritti dell’Antico Egitto (stele di Tanis) e identificati come gli antichi abitatori della Sardegna che fecero parte della confederazione dei ” Popoli del mare”, a cui, appartennero anche altri popoli:
- I Denyen (Anatolia)
- I Lukka (Turchia e Cipro)
- Gli Ekele (Sicilia)
- I Peleset (Creta)
- I Zeker o Tjeker (Creta)
- I Libu (Libia cirenaica)
- Gli Eqwe o Akawa (Troia)
- I Tere o Tura (proto-etruschi dell’Anatolia settentrionale)
- I Danuna (Micene)
I Denyen
Originari della penisola anatolica, sono state associati ai Micenei gli antichi abitanti della Grecia.
I Lukka
Occupavano la costa meridionale dell’Anatolia e l’isola di Cipro, minacciarono e combatterono contro gli Ittiti si stanziarono poi nella regione anatolica della Licia.
Gli “Ekele”
Origine incerta (indoeuropea o egeo-anatolica), si stanziarono nella Sicilia orientale scalzando i Sicani. Sono stati associati ai Siculi.
I Peleset
Originari di Creta, sono stati identificati con la popolazione dei Filistei, citati pure nella Bibbia. I Filistei alla fine dell’età del bronzo giunsero in Palestina e fondarono alcune città -stato. Pure in questo caso, alcune ipotesi li fanno identificare coi Micenei.
I Zeker o Tjeker
Menzionati dagli ittiti e messi in relazione con i Teucri, sarebbero un popolo derivato dai Peleset.
I Libu
I Libu, sarebbero libici cirenaici che gli egizi descrivono come genti dalla carnagione rosea, gli occhi chiari e i capelli biondicci.
Gli Eqwe o Akawa
Sarebbero micenei di stirpe greca (forse gli Achei) che si stabilirono sulla costa occidentale dell’Anatolia, ed ebbero come principale città Ilio, ovvero, Troia.
I Tere o Tura
I termini identificherebbero un popolo di origine non indoeuropea che, dall’Anatolia settentrionale sarebbe migrata nella penisola italica verso la costa tirrenica. Sarebbero pertanto i progenitori degli Etruschi detti anche dei “Tirreni”. Questa stessa tesi è stata sostenuta da Erodoto e soprattutto la mitica parentela degli Etruschi con i Troiani cantata da Virgilio nell’Eneide. A contestare queste teorie ci sarebbero però i testi micenei e ittiti che non citano i Tirreno-Etruschi, così come i poemi classici Odissea e Iliade.
I Danuna
Di provenienza anatolica, sono stati accostati ai Danai, altro nome dei Micenei di stirpe greca.
I POPOLI DEL MARE
Con la denominazione “Popoli del Mare” s’intende la confederazione di genti (pirati e mercenari) che, alla fine dell’Età del Bronzo, invasero alcuni tratti di costa del Mediterraneo, in particolare quello orientale: Anatolia, Siria, Palestina, Cipro ed Egitto. I Popoli del Mare sarebbero stati citati nei documenti dell’Antico Egizio (II Millennio) ma la storiografia, attualmente, non è univoca nel sostenere tale teoria. Gli stessi egizi parlarono di genti armate e in grado di saccheggiare brutalmente le coste, tanto che, sulla stele di Tanis, un’iscrizione attribuita a Ramses II, parla dei Shardana (gli Antichi Sardi) che:« Arrivarono dal centro del mare navigando arditamente con le loro navi da guerra e nessuno è mai riuscito a resistergli». Ittiti, Micenei, Mitanni scomparvero quasi tutti contemporaneamente attorno al 1175 a.C. e, secondo alcuni studiosi, a determinare queste cadute, furono proprio le incursioni dei Popoli del Mare.
GLI SHARDANA DIVENNERO EGIZIANI
Gli Shardana furono le genti citate dagli antichi egizi e facenti parte della coalizione cosiddetta “Popoli del Mare”. La loro identificazione con gli antichi Sardi, al momento, non è ancora unanimemente accettata dagli archeologi. In alcune battaglie, gli Shardana, furono catturati dagli egiziani e arruolati nell’esercito, oppure autorizzati a stanziarsi nel loro territorio, presumibilmente nel centro di Sarid, citato anche dalla Bibbia (Giosuè, 10 e 12). Gli Shardana fecero registrare comunque la loro presenza in varie colonie del Medio e Alto Egitto fino a quando non si amalgamarono definitivamente alla popolazione egizia.
Sull’origne degli Shardana due sono le ipotesi:
- origine mediorientale
- origine sarda
GLI SHARDANA RIPIEGANO SULLA SARDEGNA DOPO AVER TENTATO LO SBARCO IN EGITTO
I sostenitori di questa ipotesi suppongono che gli Shardana siano conquistatori e non nativi della Sardegna. Gli Ittiti non citano mai gli Shardana ma, c’è chi ritiene che la loro origine sarebbe comunque mediorientale e che la Sardegna sia stata una conquista di ripiego dopo aver tentato di invadere l’Egitto.
SHARDANA E FILISTEI NEL SULCIS
L’orientalista Giovanni Garbini sostenne che i Popoli del Mare distrussero i siti costieri micenei nel corridoio siro-palestinese. Tra quelle genti vi furono anche gli Shardana che, dalla Palestina, insieme a gruppi di Filistei, si trasferirono in Sardegna occupando il litorale sud-occidentale, dove, sono stati rinvenuti reperti di ceramica submicenea (XI-XII secolo a.C.). In Sardegna, gli Shardana-Filistei, fondarono Caralis, Nora, Bithia e Sulci ed in seguito Tharros e Bosa, lasciando il resto dell’isola agli Iliensi, ai Corsi e ai Balari.
TARAMELLI E LILLIU
Nel 1930, l’archeologo australiano Vere Gordon Childe, richiamandosi alle ricerche di Antonio Taramelli, archeologo italiano che si occupò a lungo della Sardegna e sostenitore della provenienza occidentale degli Shardana, riportò in una sua relazione: «Le statuette votive e i modelli in bronzo rinvenuti nei vari santuari nuragici, richiamerebbero nell’abbigliamento e nell’equipaggiamento i fanti mercenari rappresentati nei monumenti egizi come “Shardana”. Stesso discorso si potrebbe fare sulle barchette in bronzo, che dimostrano l’importanza del mare nella vita della Sardegna».
L’archeologo Giovanni Lilliu azzardò un parallelismo temporale tra gli Shardana come Popolo del Mare, i Nuragici al massimo splendore e l’Antico Egitto: « I secoli nei quali si svolgono le vicende dei Sherdanw e dei confederati, che vogliono espandersi per contrastare l’egemonia della potenza faraonica, sono quelli che vedono le comunità nuragiche guidate dai loro principi toccare il massimo splendore nell’architettura e sviluppare un consistente e organizzato vivere civile, economicamente prospero.». Così, sullo stesso filone occidentalista si mosse nel 2005 anche l’archeologo Giovanni Ugas, affermando addirittura che il pozzo sacro di Gà¢rlo scoperto in Bulgaria presso la capitale Sofia (anticamente Sardica) era ricollegabile agli Shardana. I Sardi vengono citati in alcune fonti greche (mito di Talos) come ceramisti che scambiavano merci con Creta. Possibile addirittura l’introduzione del baco da seta in Sardegna proprio grazie agli scambi coi cretesi.
– Tutte le foto di questo servizio riproducono reperti archeologici di proprietà del Museo Archeologico Nazionale di Nuoro e del Museo Archeologico Giuseppe Pau di Oristano.