La Stele di Nora custodisce la più antica attestazione del nome “Sardegna”
SI PARLA DI NORA GIÀ NEL CINQUECENTO
L’area di Nora, venne segnalata per la prima volta nel cinquecento dall’erudito Giovanni Fara, a cui seguirono alcune citazioni dei viaggiatori ottocenteschi e poi, proprio sul finire di quel secolo, nel 1889, iniziarono i primi scavi ad opera di Giovanni Spano, Filippo Vivanet e Filippo Nissardi. La prima importante campagna di scavo condotta con metodi sistematici e maggiore rigorosità scientifica, fu condotta però negli anni tra il 1952 e il 1960 da Gennaro Pesce.
LA GRANDE STORIA DELL’ANTICHITÀ PASSÒ DA NORA
Visitare il sito archeologico di Nora è come immergersi a freddo nel passato più antico della Sardegna, quando fenicio-punici prima e romani poi, usavano queste terre per esercitare il loro dominio. A livello archeologico, una delle particolarità di Nora, è data dal fatto che si trovano sovrapposte le une alle altre, le tre grandi civiltà del mondo antico: Fenicia, Punica e Romana. Le strutture oggi visibili sono pertinenti in prevalenza proprio alla fase romana, ma, grazie alle preziose spiegazioni delle guide è possibile farsi un’idea chiara anche delle impronte fenicie e puniche. Nell’area, inoltre, sono state trovate pure tracce della presenza nuragica (età del bronzo), come il pozzo nuragico presso le “Terme a Mare” e dei manufatti d’importazione micenea, che certificano gli scambi tra Sardegna e Grecia Antica. A Nora, sempre del periodo risalente alla ripopolazione nuragica-fenicia, si trova pure la stele di Nora (VIII secolo a.C.) dove c’è riportata l’iscrizione in un alfabeto simile al fenicio, con la più antica attestazione del nome della Sardegna. Altri resti più antichi rinvenuti si riferiscono ad una necropoli con tombe databili tra la fine del VII e gli inizi del VI secolo a.C. Della città originaria rimangono invece i tophet, le fondazioni alla dea Tanit, alcuni impianti artigianali che si trovano più vicino al mare e i resti delle fortificazioni.
- LEGGI ANCHE: SANT’EFISIO
ROMA LA NOMINA CAPITALE
Tra il V e il IV secolo a.C. sarebbero cominciati i contatti di Nora con Roma, lo testimoniano alcuni materiali rinvenuti nelle tombe. L’importanza geopolitica dell’area a questo punto entra pian piano nell’orbita romana e, quando la Sardegna fu conquistata (238 a.C.), Nora divenne la più importante città dell’isola, tanto che inizialmente fu scelta proprio come capitale della provincia di Sardegna e Corsica. I Romani costruirono nella città numerosi edifici, ancora oggi in piedi e diventati icona del sito e dell’archeologia mondiale, come il foro, il teatro, l’anfiteatro, gli impianti termali e le case. Nora, a quel tempo era municipio e centro commerciale insieme, che dialogava vivacemente con tutte le principali città del Mediterraneo. L’abbandono del sito, iniziò solo nel corso del V secolo, quando i Vandali occuparono questa parte della Sardegna e strozzarono i traffici marittimi. Per gli abitanti il destino fu quello di ritirarsi all’interno e per la città cominciò il declino, tanto che nel VII secolo, l’anonima Cosmografia ravennate cita Nora come praesidium (fortezza e non più città ). In epoche più recenti, Nora riprese un certo grado d’importanza, grazie alla tradizione del martirio di sant’Efisio, che avvenne qui e al quale venne dedicata una piccola chiesa eretta nel 1089. Dopo di che, sparì dalle mappe geografiche per alcuni secoli fino alla riscoperta dell’archeologia moderna.
PULA E IL SUO PATRIMONIO
ARCHOLOGICO-CULTURALE
L’area archeologica di Pula è una delle più importanti dell’Europa meridionale e si avvale di un’offerta che per il turismo culturale è a dir poco ghiotta. Pula e il suo territorio, mettono infatti a disposizione un patrimonio di notevole interesse e al quanto variegato. A cominciare appunto dalla città di Nora, che può essere apprezzata e conosciuta sia seguendo il filone fenicio-punico che romano; quindi, la vicinissima Torre del Coltellazzo, per passare poi alla suggestiva Chiesa di Sant’Efisio, sempre a Nora. Infine, si può chiudere l’escursione a Pula, in corso Vittorio Emanuele, 67 per una comoda visita al Museo Civico Archeologico di “Giovanni Patroni” dove esperte guide sapranno spiegare i particolari più interessanti dei reperti rinvenuti nelle varie aree archeologiche del territorio.
- LEGGI ANCHE: GLI SHARDANA
Informazioni utili
- Indirizzo: località Nora, Pula; telefono 070 921470/92440304
- Esiste un servizio di visite guidate
- Biglietto: € 5,50, € 4 (gruppi più di 20), € 2,50 (minori 14)
- Orari: estivo 9,00-20,00; invernale: 9,00-17,30
- e-mail: patrizia.melis@comune.pula.ca.it – cop.tur@tin.it
Foto Stele: Musées cantonaux du Valais, H. Preisig – Département Préhistoire et Antiquité du Musée d’Histoire du Valais
- Foto Stele: Musées cantonaux du Valais, H. Preisig – Département Préhistoire et Antiquité du Musée d’Histoire du Valais