Perda ‘e Liana è un monumento naturale che si trova in cima a una formazione rocciosa posta a 1293 s.l.m, in territorio di Gairo.
In ogliastrino gairese Perda ‘è Liana è denominata “taccu o tònneri” ovvero “tacco” ed è un gigantesco torrione cilindrico di formazione calcarea suddiviso apparentemente in profili che farebbero pensare a blocchi prismatici separati.
Le dimensioni del blocco si stimano in 50 metri di altezza per 100 di diametro, con alla base una formazione tronco conica che risalirebbe al mesozoico, mentre lo zoccolo superiore è costituito di scisti paleozoici che in questa zona della Sardegna si sviluppano fino a 1190 metri di atezza.
Perda ‘e Liana non è l’unico tacco della zona, ma uno dei tanti. Osservando infatti il territorio circostante sono numerose le formazioni similari che si possono individuare anche a occhio nudo.
I Tacchi d’Ogliastra
I Tacchi d’Ogliastra sono così chiamti perché richiamano la forma di un tacco di scarpa e sono una caratteristica assoluta delle zone interne. I rilievi sono in tutto 6, ovvero:
- il Tacco di Perda ‘e Liana – Gairo
- il Tacco di Monte Tisiddu – Ulassai
- il Tacco Arba – Ussassai
- il Monte Lumburau – Jerzu
- il Monte Arquerì – Gairo
- il Taccu Anguil’e Ferru- Ussassai
La geomorfologia
Gli affioramenti al basamento sono rocce paleozoiche (scisti del Siluriano), mentre nella parte superiore sono calcaree del mesozioico.
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Gli insediamenti nuragici
Il territorio montano di questa parte dell’Ogliastra era dimora di insediamento della più grande tribù nuragica della Sardegna, gli Iliensi.
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La denominazione di “Perda ‘e Liana” infatti , secondo Angius sarebbe un “ipercorretismo” di “Perda degli Iliensi” e poi “Rupe degli Ilieansi”. Era, secondo le ipotesi più avvalorate dagli studiosi dell’antico popolo sardo che la tribù degli Iliensi avesse scelto questa zona per fuggiure alle persecuzioni degli invasori cartaginesi prima e romani poi.
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Gli Iliensi o Iliesi (origine troiana) goderono per lungo tempo di un’area ricca di risorse naturali come acque perenni, boschi secolari, selvaggina.
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