La Foresta di Montarbu, situata nel territorio comunale di Seui, è una delle aree verdi più antiche ed estese della Sardegna. Con i suoi 2.765 ettari di superficie, rappresenta un autentico santuario naturale e custodisce un patrimonio paesaggistico e biologico di straordinaria importanza, in gran parte sottoposto a tutela ambientale.
L’area comprende le cime dei monti di Montarbu e del Tonneri, appartenenti al sistema dei rilievi calcarei mesozoici noti come “tacchi d’Ogliastra”, famosi per le loro spettacolari pareti verticali e per la biodiversità che ospitano. All’interno della foresta si estendono boschi di leccio secolari, alternati a agrifogli, tigli e aceri trilobi, piante relitte della flora terziaria, sopravvissute dai tempi preistorici (circa 66 milioni di anni fa).
Di particolare interesse botanico è la presenza del carpino nero, una specie rarissima in Sardegna e molto apprezzata dai giardinieri di tutto il mondo per il suo valore ornamentale. Questo equilibrio tra formazioni forestali antiche, rocce calcaree monumentali e microclimi differenziati rende la Foresta di Montarbu uno dei luoghi più affascinanti dell’Ogliastra, ideale per escursioni, trekking e osservazione naturalistica.
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📜 Origine del nome “Montarbu”
L’etimologia del toponimo Montarbu è oggetto di diverse interpretazioni storiche e linguistiche.
Si tratta di un nome molto antico, legato probabilmente alla conformazione del territorio e ai caratteri paesaggistici dei rilievi calcarei che lo contraddistinguono.
Le ipotesi principali riconducono il nome a radici latine o sardo-logudoresi.
- Ipotesi latina – derivazione da “Mons Arboreus” (monte alberato), con riferimento alla fitta copertura boschiva che da sempre caratterizza la zona.
In epoca romana, l’espressione potrebbe essersi contratta nel parlato locale fino a dare origine alla forma “Montarbu”. - Ipotesi sardo-logudorese – interpretazione come combinazione tra “monte” e “arbu” (voce sarda che significa “selvatico, boscoso, naturale”),
a indicare un “monte coperto di vegetazione spontanea”. Questa ipotesi è coerente con il lessico locale e con la descrizione ambientale della foresta. - Ipotesi descrittiva popolare – secondo la tradizione orale, “Montarbu” sarebbe un nome assegnato per sottolineare la
selvatichezza e l’imponenza naturale del massiccio, distinto dai rilievi più addomesticati e coltivati delle zone circostanti.
È plausibile che il toponimo derivi da un processo di stratificazione linguistica, in cui elementi latini e sardi si siano sovrapposti nel corso dei secoli.
La forma attuale “Montarbu” si è consolidata nella tradizione orale e nelle mappe topografiche tra XIX e XX secolo, restando oggi uno dei toponimi più evocativi dell’Ogliastra interna.
Nota: Non esistono documenti d’archivio che attestino con certezza l’origine del nome, ma le ipotesi etimologiche sono supportate da confronti linguistici, microtoponomastica e analisi storica del territorio di Seui.

Foresta di Montarbu
Scheda Informativa
La Foresta di Montarbu, nel territorio comunale di Seui (Ogliastra), è una delle aree verdi più antiche ed estese della Sardegna.
Con i suoi 2.765 ettari tutela un patrimonio naturalistico e paesaggistico unico: rilievi calcarei mesozoici
noti come tacchi d’Ogliastra, boschi di leccio e una flora relitta di straordinario valore, con agrifogli, tigli,
aceri trilobi (flora terziaria) e il raro carpino nero.
Caratteristica | Dettaglio |
---|---|
Nome | Foresta di Montarbu |
Localizzazione | Comune di Seui (NU) – Ogliastra, Sardegna centro-orientale |
Estensione | 2.765 ettari di superficie forestale tutelata |
Geologia | Calcari e dolomie mesozoiche – tacchi d’Ogliastra con falesie e altopiani carsici |
Rilievi principali | Monti di Montarbu e del Tonneri |
Habitat/Flora | Boschi di leccio, agrifoglio, tiglio, acero trilobo (flora terziaria), carpino nero (raro) |
Fauna | Rapaci (aquila reale, poiana), corvidi; mammiferi come volpe, martora, cinghiale |
Interesse | Elevato valore naturalistico e paesaggistico; presenza di specie relitte e habitat carsici |
Sentieri | Reti escursionistiche su altopiani e forre; percorsi panoramici sui tacchi (trekking/obbligo prudenza) |
Tutela/Gestione | Area in gran parte tutelata; gestione forestale e manutenzioni ambientali |
Periodo consigliato | Primavera e autunno (fioriture, colori e clima mite); inverno per panorami limpidi; estate su altopiani ventilati |
🦌 Fauna selvatica e paesaggi panoramici della Foresta di Montarbu
Tra i boschi della Foresta di Montarbu, nel territorio di Seui, vive una straordinaria varietà di specie animali rare ed endemiche, parte integrante dell’identità faunistica della Sardegna. Passeggiando lungo i sentieri non è raro incontrare il daino sardo, reintrodotto nel 1975, e il maestoso cervo sardo, reintrodotto nel 1991; altre presenze stabili sono il muflone, simbolo delle zone montane, il cinghiale e il più elusivo gatto selvatico sardo.
Anche l’avifauna è particolarmente ricca: tra le chiome dei lecci e lungo le pareti calcaree si possono osservare rapaci di grande interesse naturalistico come il falco pellegrino, l’astore, lo sparviero e, con un po’ di fortuna, l’aquila reale, sovrana incontrastata dei cieli di Montarbu.
L’orografia della foresta comprende l’imponente altopiano di Tònneri, situato a circa 1000 metri di altitudine, che nei mesi invernali si imbianca spesso di neve offrendo panorami spettacolari. Da qui è possibile ammirare, verso ovest, i paesaggi dolci del Sarcidano, e verso est, le vallate e i rilievi aspri dell’Ogliastra. Il punto più elevato dell’area è la cima di Pizzu Margiani Pubusa (1.324 m), uno dei migliori belvedere naturali della Sardegna centro-orientale, ideale per escursioni panoramiche e fotografia naturalistica.

🌄 Geositi e Punti Panoramici della Foresta di Montarbu
La Foresta di Montarbu è una delle aree geologicamente più spettacolari della Sardegna centro-orientale.
All’interno della sua vasta estensione si trovano numerosi geositi e belvedere naturali, che offrono scorci unici sui tacchi calcarei, le forre e i boschi secolari. Questi luoghi rappresentano una meta privilegiata per escursionisti, fotografi e appassionati di geologia e paesaggio.
- Tacco di Montarbu – maestoso altopiano calcareo con falesie verticali e panorami mozzafiato sulla vallata del Flumendosa e sul Gennargentu; è uno dei geositi più rappresentativi dell’Ogliastra interna.
- Su Stampu de Su Turrunu – spettacolare dolina carsica con cascata e cavità naturali; un esempio emblematico dei processi di erosione che modellano i tacchi.
- Punta Margiani Pubusa – uno dei belvedere naturali più suggestivi, da cui si domina l’intera foresta, i rilievi mesozoici e la valle del Flumendosa; ideale per ammirare tramonti limpidi.
- Punta Su Sciusciu – punto panoramico situato lungo uno dei percorsi escursionistici interni, noto per l’effetto del vento che soffia tra le falesie, da cui prende il nome.
- Gola di Rio Forru – forra profonda scavata nei calcari mesozoici, raggiungibile tramite sentieri interni; offre viste spettacolari e un ambiente naturale intatto.
Nota: molti dei punti panoramici e geositi si trovano lungo sentieri escursionistici non segnalati con standard turistici.
È consigliabile affrontarli con attrezzatura adeguata e conoscenza del territorio, preferibilmente accompagnati da guide locali.
🌿 Flora e fauna della Foresta di Montarbu
La Foresta di Montarbu, nel territorio di Seui (Ogliastra), custodisce un ricchissimo patrimonio di flora mediterranea e relitta, che la rende uno degli ambienti naturali più preziosi della Sardegna centro-orientale. La vegetazione è dominata da estesi boschi di leccio secolari, ai quali si affiancano specie arboree e arbustive tipiche come agrifoglio, tiglio e acero trilobato, quest’ultimo appartenente alla flora terziaria e oggi considerato un raro relitto botanico.
Nel sottobosco e lungo i pendii assolati prosperano numerose essenze aromatiche e piante della macchia mediterranea, tra cui elicriso, timo, ginepro nano, corbezzolo, erica, ginepro comune, lentisco e terebinto, che contribuiscono a creare un ambiente profumato e variegato durante tutto l’anno.
La fauna della Foresta di Montarbu è altrettanto straordinaria e rappresenta al meglio la biodiversità sarda. Tra i mammiferi più caratteristici si trovano il cervo sardo, il daino, il muflone, il cinghiale, la volpe, il gatto selvatico, la martora, la donnola e il ghiro.
L’avifauna include alcune delle specie di rapaci più emblematiche della Sardegna: falco pellegrino, astore, sparviero, grifone, avvoltoio monaco e la maestosa aquila reale, simbolo dei cieli montani dell’Ogliastra. La varietà di ambienti — boschi, altopiani calcarei, gole e pareti rocciose — favorisce la presenza stabile e la riproduzione di numerose specie endemiche e rare, rendendo Montarbu un luogo privilegiato per gli amanti della natura, del birdwatching e della fotografia naturalistica.

🚗 Come arrivare alla Foresta di Montarbu
La Foresta di Montarbu si trova nel territorio comunale di Seui, nel cuore dell’Ogliastra,
ed è raggiungibile attraverso strade panoramiche che attraversano il paesaggio montano della Sardegna centro-orientale.
L’accesso principale avviene da nord, lungo la strada che collega Seui al versante interno dei tacchi d’Ogliastra.
🛣️ Accesso principale da Seui
- Raggiungere Seui percorrendo la SS 198, strada panoramica che attraversa la Barbagia e collega Mandas, Sadali e Seulo.
- Dal centro abitato di Seui imboccare la strada comunale Montarbu (indicazioni per “Foresta di Montarbu”).
- Dopo circa 8 km di strada asfaltata e sterrata si giunge all’ingresso dell’area forestale, con parcheggio e cartellonistica informativa.
🗺️ Altri percorsi di accesso
- Da Ulassai e Jerzu è possibile raggiungere la foresta tramite la rete di strade panoramiche che attraversano i tacchi, con deviazioni per Perda Liana e il Tacco di Seui.
- Dalla SS 125 Orientale Sarda si può accedere imboccando le strade interne in direzione Seui, consigliate a chi desidera combinare il viaggio con itinerari naturalistici e culturali.
Consiglio pratico: alcune strade interne possono presentare tratti sterrati o sconnessi.
È consigliabile utilizzare un veicolo con buona altezza da terra, procedere con cautela e informarsi sulle condizioni meteo,
soprattutto nei periodi autunnali e invernali.

⏰ Tempi e stagioni consigliate per la visita
La Foresta di Montarbu può essere visitata tutto l’anno, ma ogni stagione offre caratteristiche diverse che ne esaltano la bellezza naturale e paesaggistica.
Scegliere il periodo giusto permette di vivere esperienze più piacevoli e sicure, soprattutto per chi pratica trekking, fotografia naturalistica o escursioni panoramiche.
- 🌸 Primavera (marzo – maggio) – È la stagione migliore per visitare la foresta: le fioriture della flora relitta e dei boschi di leccio colorano i sentieri, le temperature sono miti e la fauna è particolarmente attiva.
- 🌿 Estate (giugno – settembre) – Ideale per escursioni sugli altopiani ventilati dei tacchi. Le giornate lunghe permettono itinerari panoramici estesi, ma è bene partire presto per evitare le ore più calde.
- 🍂 Autunno (ottobre – novembre) – Stagione perfetta per i colori caldi del fogliame e per le escursioni tranquille. Ottima visibilità panoramica e clima piacevole. In questo periodo si possono ammirare anche le prime nebbie tra le gole calcaree.
- ❄️ Inverno (dicembre – febbraio) – Indicato per camminate brevi e punti panoramici limpidi. Le temperature possono scendere sensibilmente e i sentieri diventare scivolosi: è consigliata prudenza, abbigliamento adeguato e consultare il meteo prima della partenza.
Consiglio: per vivere appieno la Foresta di Montarbu è preferibile dedicare almeno mezza giornata alla visita, portare acqua, scarpe da trekking e macchina fotografica. Le stagioni intermedie (primavera e autunno) restano le più indicate per escursioni panoramiche e attività naturalistiche.
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