Il surf in Sardegna non è solo uno sport, ma un’esperienza che unisce natura, adrenalina e cultura locale. Grazie alle sue coste esposte ai venti e alle onde che ricordano quelle oceaniche, l’isola è diventata negli anni una delle mete più amate dai surfisti italiani e internazionali. Qui il movimento è nato negli anni ’80 con pochi pionieri coraggiosi e oggi conta numerosi club e scuole che mantengono viva una tradizione sportiva unica nel Mediterraneo.

Negli anni ’80 il surf in Italia era ancora una disciplina agli albori, poco conosciuta dal grande pubblico e lontana dall’essere considerata uno sport diffuso. In Sardegna, però, alcuni pionieri avevano già scoperto il potenziale delle coste dell’isola e cominciavano a sfidare le onde, definite addirittura “oceaniche”, della costa oristanese. Non si poteva ancora parlare di vero e proprio “localismo” – quella consuetudine che associa ufficialmente una località marina alla pratica del surf – ma già allora si stavano formando le prime comunità spontanee di appassionati. In acqua, ogni incontro diventava speciale: chiunque si preparasse a entrare nelle onde nello stesso spot era subito considerato un fratello, parte di una piccola famiglia unita dalla stessa passione.
Dalle associazioni sarde al riconoscimento del CONI
Che la Sardegna fosse un vero crogiuolo di surfisti lo conferma il 1991, anno in cui nasce l’Associazione Surfisti Italiani, frutto dell’unione tra la SSA Sardegna e l’associazione laziale. Questo passaggio segna una tappa fondamentale per il movimento surfistico nazionale, aprendo la strada alla nascita della Federazione Italiana Surfing (FISURF) nel 1997, finalmente riconosciuta dal Comitato Olimpico Italiano (CONI).
In Italia i primi passi, il mondiale e la rivista
Il surf italiano ha avuto bisogno di quasi dieci anni per trovare una struttura compatta e un’identità definita. Nel 1992 viene fondata la prima rivista ufficiale, Surf Magazine, ideata dal surfista Alessandro Dini, già promotore della prima associazione surfistica a Viareggio nel 1982. Intanto, l’Italia muove i primi passi sulla scena internazionale: nel 1987 partecipa agli Europei di Sables d’Olonne in Francia e l’anno successivo è presente al suo primo Mondiale a Porto Rico, negli Stati Uniti.
Surf Quattro Mori: i pionieri sardi
Oggi l’Italia è tra le prime 20 nazioni al mondo nel panorama surfistico, grazie anche al contributo determinante della Sardegna. Surfisti come Giorgio Pietrangeli, Maurizio Gallo, Luca Caponera e Andy D’Anselmo hanno fatto la storia della disciplina, introducendo tecniche rivoluzionarie. In Sardegna, il titolo di pionieri spetta a Maurizio Spinas, Diddo Ciani e Bobo Lutzu, veri padri fondatori del movimento isolano, capaci di trasformare le coste sarde in autentiche palestre a cielo aperto.
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Club e scuole di surf in Sardegna
La tradizione surfistica in Sardegna continua a vivere grazie a numerosi club e scuole che mantengono viva la passione e formano nuove generazioni di atleti:
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Diddo Surf Cagliari – Tel. 070 4560618
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Windsurfing Club Cagliari – Tel. 070 372694
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Windplay Surf Quartu Sant’Elena (CA)
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Tribal Surf Domus de Maria (CA) – Tel. 335 493266 / 389 996655
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Chia Wind Club Domus de Maria (CA) – Tel. 348 7367505 / 335 7015959
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Tawala Surfing School Musei (CI)
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Shardana Adventure Surf Buggerru (CI) – Tel. 393 409493633
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Mitza Surf Iglesias (CI) – Tel. 392 8197964
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Surf Camp Menhirs San Vero Milis (OR) – Tel. 0783 58023
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Is Benas Surf Club San Vero Milis (OR) – Tel. 0783 1925363
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Neos Surf School Trinità d’Agultu e Vignola (OT) – Tel. 338 2872827
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Black Market Sassari (SS) – Tel. 079 235595
