La Settimana santa è il periodo in cui il cristianesimo celebra gli ultimi giorni di Gesù, che comprendono in particolare la sua passione, la morte e la resurrezione. La Settimana santa decorre dalla Domenica delle palme al Sabato santo, che precede la Pasqua, cioè la domenica in cui si ricorda la resurrezione dai morti di Gesù Cristo. La Pasqua è la massima solennità della fede cristiana e si celebra ogni anno la prima domenica di luna piena di primavera (tra fine marzo e aprile).
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UNA TRADIZIONE D’IMPORTAZIONE SPAGNOLA
I riti religiosi della Settimana santa sono celebrati con solennità in tutte le chiese del mondo cristiano e anche in Sardegna si ripete ogni anno una tradizione importata dagli spagnoli nei 400 anni di dominazione sull’isola. Nella Settimana Santa in Sardegna si fondono antichissime usanze mistico-religiose che sono tipiche delle varie località , dal Campidano, al Logudoro alla Barbagia, dando vita a riti, processioni e momenti corali di grande forza espressiva e suggestione. Tra i momenti più intensi della celebrazione vi sono senz’altro le processioni dei Misteri, la deposizione dalla croce (“Su Scravamentu“) e l’incontro tra la statua di Gesù e della Madonna (“S’Incontru“) per le vie dei paesi. Ad aggiungere pathos contribuiscono anche le Confraternite che curano le sacre rappresentazioni e sfilano coi costumi, intonando canti religiosi in latino e sardo, le cui origini risalgono proprio all’epoca in cui la Sardegna era sotto il dominio aragonese-spagnolo.
DA SUD A NORD, TUTTA LA SARDEGNA CELEBRA LA SETTIMANA SANTA
Quasi tutti i paesi e le città della Sardegna mantengono ogni anno il patto con la tradizione celebrando il rito della Settimana Santa. Tra queste località , meritano menzione senz’altro: Cagliari, Iglesias, Scano di Montiferro, Santu Lussurgiu, Cuglieri, Oliena, Galtellì, Alghero e Castelsardo.