Gli Appennini sono la catena montuosa lunga poco meno di 1200 chilometri che si estendono dalla Pianura Padana alla Calabria. Gli Appennini ricadono interamente in territorio italiano tranne Monte Titano che è di pertinenza della Repubblica di San Marino.
- LEGGI ANCHE: LE ALPI
Le prime popolazioni a dare un nome a questa catena montuosa furono i Celti e i Liguri che popolarono la porzione settentrionale degli Appennini. La loro posizione centrale rispetto alla Penisola Italica fa sì che questa catena montuosa venga anche suddivisa longitudinalmente in due part: il versante ligure-tirrenico a ovest e il versante adriatico-ionico a est. In alcuni punti della penisola gli Appennini arrivano a lambire la costa, come è il caso della Liguria al nord, delle Marche e dell’Abruzzo al centro, del Cilento (salernitano), della Basilicata e della Calabria al sud.
La catena montuosa degli Appennini a differenza delle Alpi sono di più vecchia formazione; hanno una prevalenza di rocce calcaree e argille (tranne in Aspromonte e nella Silla dove domina il granito) e hanno un’altezza minore. Le cime più alte sono:
- Il Gran Sasso, 2914 metri (Abruzzo);
- La Maiella, 2795 metri (Abruzzo);
- Monte Velino, 2487 metri (Abruzzo).
Il ghiacciaio del Calderone
Il ghiacciaio del Calderone è il più meridionale ghiacciaio d’Europa e si trova sul versante nord del massiccio del Gran Sasso, tra 2650 e 2850 metri. Il grosso accumulo di acqua solida riempie parzialmente una conca rigorosamente tenuta in ombra da due linee di cresta.
La prima formazione del ghiacciaio risale al Quaternario, quando si estendeva per tutta la valle delle Cornacchie, dopo di che scomparve fino all’arrivo della Piccola era glaciale (1550-1850) quando il ghiacciaio ritornò ad occupare parte della sua estensione originaria. Dalla fine della Piccola era glaciale a oggi, a causa dei cambiamenti climatici – accelerati dall’impatto antropico sul pianeta – il ghiacciaio del Calderone si è avviato verso una nuova estinzione. La progressione di ritirata è stata stimata da alcuni studiosi con i seguenti valori:
- nel periodo che va dal 1916 al 2000, il ghiacciaio si è rimpicciolito passando da 7,5 a 4,5 ettari:
- il Comitato Glaciologico Italiano ha stimato che tra il 1929 e il 1960 il ghiacciaio abbia perso 420.000 m³ di volume;
- tra il 1800 circa e il 2000 il ghiacciaio ha perso circa il 90% del volume e il 50% della superficie;
- negli anni 2007, 2012 e 2017 il ghiacciaio ha registrato i minimi storici da inizio rivelamento.
Gli Appennini hanno una larghezza massima di 254 chilometri, tra Ancona e Piombino e una minima di 30, in Calabria e in Liguria. L’estremità settentrionale si trova presso il Passo di Caldibona, in provincia di Savona , mentre quella meridionale sulla punta estrema dell’Aspromonte che si affaccia sullo Stretto di Messina, in Calabria.
L’Appennino Siculo
Secondo alcuni studiosi la catena montuosa dell’Appennino non termina sullo Stretto di Messina con l’ultima propaggine dell’Aspromonte, ma continua sull’isola della Sicilia, nel cosiddetto Appennino Siculo che, suddiviso in tre gruppi di montagne (le Peloritani, i Nebrodi e le Madonie), arriva a Pizzo Carbonara, dove si trova la cima più alta della Sicilia dopo l’Etna.
IL CONFINE TRA ALPI E APPENNINI
La discontinuità tettonica lungo la linea che unisce le località di Sestri Ponente (Liguria) e Voltaggio (Piemonte), è convenzionalmente indicata – non senza dubbi di alcuni studiosi – come la linea di confine geografico tra gli Appennini e le Alpi. Ovviamente la discontinuità tra i due complessi non è netta, ma avviene con una sfumatura tettonica in cui, le Alpi Occidentali, proseguendo verso sud-est sovrascorrono con l’Appennino Settentrionale.
LE SUDDIVISIONI DELL’APPENNINO
L’Appennino, per ragioni didattiche, come le Alpi e altri grossi complessi montuosi, viene convenzionalmente suddiviso in tre macroaree, che sono:
- L’Appennino Settentrionale, tra il Colle di Caldibona (Savona) e Bocca Serriola (Perugia);
- L’Appennino Centrale, tra Bocca Serriola e la Bocca di Forlì (Isernia/Aquila);
- L’Appennino Meridionale, tra Bocca di Forlì e l’Aspromonte (Reggio Calabria).
L’Appennino Settentrionale comprende le seguenti microaree montuose (elencazione da nord a sud):
- L’Appennino Ligure
- L’Appennino Tosco-Emiliano-Romagnolo
L’Appennino Centrale comprende le seguenti microaree montuose (elencazione da nord a sud):
- L’Appennino Umbro-Marchigiano
- L’Appennino Abruzzese
L’Appennino Meridionale comprende le seguenti microaree montuose (elencazione da nord a sud):
- L’Appennino Sannita
- L’Appennino Campano
- L’Appennino Lucano
- L’Appennino Calabro
- L’Appennino Siculo