La geografia della Russia riguarda un’immensa composizione di regioni tutte interamente localizzate nell’emisfero settentrionale del globo, tra l’Europa e l’Asia.
La Russia ha un’estensione di 17.100.000 km², valore che la posiziona come il più grande stato politico del mondo, di gran lunga maggiore rispetto agli Stati che la seguono, ovvero:
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Canada → 985.000 km²
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Stati Uniti → 834.000 km²
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Cina → 597.000 km²
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Brasile → 516.000 km²

Considerata la grande estensione la Russia può disporre di una varietà di paesaggi e ambienti di primato mondiale, che vanno dal clima artico del nord, alla tundra, la taiga, la steppa finanche la foresta temperata e i paesaggi subtropicali sulle rive del Mar Nero.

Di questi ambienti tundra e taiga sono quelli più largamente presenti nel territorio della Russia, determinando per la maggior parte della sua estensione un clima freddo.

Bassissima densità abitativa
La Russia è un paese che dal punto di vista abitativo è classificato tra quelli meno densamente abitati del pianeta in proporzione alla sua estensione. Questo perché le caratteristiche ambientali non consentono un livello di abitabilità ottimale. Ciò significa che le regioni che raggiungono i picchi di densità abitativa sono la porzione europea della Russia, a ovest e quella Ciscaucasica, a sud, tra Mar Nero e Mar Caspio.
La maggior parte degli abitanti della Russia si concentrano
sul versante europeo e ai piedi del Caucaso tra Mar Nero e Mar Caspio
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Mosca la seconda città più popolosa d’Europa
Nella Russia europea si trova Mosca, che con i suoi 13.010.000 di abitanti è la seconda più grande città europea, preceduta da Istambul (15.204.000 ab.) e precedendo Londra (8.800.000 ab.).

La longitudine russa
** per longitudine si intende la coordinata orizzontale della cartina geografica
Paragonando la forma territoriale della Russia a una forma geometrica possiamo dire che questa potrebbe essere simile ad un rettangolo, con il lato lungo (in geografia la longitudine) che si estende dall’exclave di Kaliningrad nel Mar Baltico (confine ovest) fino all’isola di Ratmanov che si affaccia sullo stretto di Bering (confine est).
La longitudine russa copre ben 11 fusi orari
per una lunghezza di 7.777,2 chilometri
La latitudine russa
** per latitudine si intende la coordinata verticale della cartina geografica
Il “lato corto”, del rettangolo russo, ovvero la latitudine, sebbene abbia ugualmente dimensioni imponenti, si sviluppa su una lunghezza minore rispetto alla longitudine e raggiunge la sua massima tra la Terra di Francesco Giuseppe a nord e le creste caucasiche tra Daghestan e Azerbaigian a sud, per un totale di 4.500 chilometri e 40°37′ gradi.

I confini della Russia
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I confini terrestri della Russia
La Russia ha una linea di confine terrestre di circa 20 mila chilometri (20.139 per la precisione) che stabilisce la linea di demarcazione territoriale di ben 14 paesi, che sono, guardando in senso antiorario da Nord-Ovest:
- Norvegia,
- Finlandia,
- Estonia,
- Lettonia,
- Lituania, (per quanto riguarda l’exclave di Kaliningrad)
- Polonia (per quanto riguarda l’exclave di Kaliningrad)
- Bielorussia,
- Ucraina,
- Georgia,
- Azerbaigian,
- Kazakistan,
- Mongolia,
- Cina,
- Corea del Nord.

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I confini marini della Russia
Per quanto riguarda i confini costieri la Russia ha un totale di 37.653 km distribuiti per due terzi sul Mar Glaciale Artico, mentre il resto riguardano a sud e sud-est il Mar Nero e il Mar Caspio, a est l’Oceano Pacifico sul Mare di Ochotsk.
37.653 km
confini costieri della Russia

Caratteristiche morfologiche della Russia
Il territorio russo è sostanzialmente un’immensa pianura che si estende dai confini occidentali europei alle coste pacifiche dell’estremo oriente. I rilievi sono costituiti dalle cime delle catene montuose del Caucaso, che si trovano nel versante meridionale del paese tra Mar Nero e Mar Caspio. Qui la cima più alta è il monte Elbrus che raggiunge i 5.642 metri.
Oltre a pianure e rilievi, in Russia sono presenti anche le depressioni, ovvero superfici di territorio che stanno sotto il livello del mare, come nelle aree nei pressi del Mar Caspio, dove si toccano depressioni di – 28 metri.
Depressione caspica
200000 Km2
Depressione massima
-26,5

Clima derivato dal glacialismo
Il territorio russo, la porzione settentrionale fino ai 58°N di latitudine, per gran parte della sua storia di emersione è rimasto ricoperto di ghiaccio, questo ha determinato la creazione di grandi accumuli rocciosi e terrosi depositati o trasportati dai ghiacciai, i cosiddetti materiali morenici, su cui resistono ancora al clima attuale grandi distese di permafrost che è di fatto un residuato quaternario.
- morenico = cumuli di roccia e terra depositati o trasportati dal ghiaccio
- permafrost = in italiano “permagelo”, terreno perennemente ghiacciato
Il sud invece, nonostante non sia stato interessato dal glacialismo si trova il löss, che è un finissimo sedimento terroso che qui si è depositato dopo essere stato trasportato dal vento. Tale cumulo ha contribuito in maniera determinante nel creare, insieme al clima, aree molto fertili, i cosiddetti černozëm, che sono delle praterie scure molto adatte alla coltivazione.

Le quattro grandi pianure russe
In Russia vi sono quattro grandi aree pianeggianti che possono essere identificate dai confini geopolitici e dai rilievi montagnosi.
- Il Bassopiano Sarmatico;
- Il Bacino Caspico;
- La Siberia Occidentale;
- La Siberia Orientale.
Il Bassopiano Sarmatico
Si tratta di una prosecuzione verso est della pianura tedesco-polacca che si estende verso est attraversando prima i territori della Bielorussia e dell’Ucraina, e poi prosegue nella Russia europea fino ai piedi degli Urali. Verso sud invece arriva fino al Caucaso.
** “sarmatico” da “sarmazia”, antica regione corrispondente all’attuale Ucraina che gli antichi romani chiamavano così.
In questa parte del territorio russo i pochi rilievi presenti sono rappresentati dalle colline del Rialto del Valdaj e del Volga con altezze che raggiungono massimo i 300 metri; mentre sono più presenti le depressioni dove affluiscono grandi ristagni di acqua e i corsi d’acqua si possono sviluppare in tutta la loro lunghezza e larghezza, con bacini idrografici liberi di estendersi grazie all’assenza di rilievi.

Il Bacino Caspico
Il bacino caspico è la depressione pianeggiante che in quell’area continua puoi nel Kazakistan e nell’Uzbekistan e intorno alle rive del Mar Caspio deprime fino a 26 metri sotto il livello del mare.
Queste zone sono particolarmente aride, in particolare sulla sinistra idrografica del Volga, dove si trova un’asciuttissima steppa. Alcuni autori della letteratura geografica russa classifica questa parte del paese addirittura come un vero e proprio deserto, sebbene le precipitazioni consentano lo sviluppo di una seppur povera prateria.

La Siberia Occidentale
Questa porzione di territorio russo si estende subito a est degli Urali e si sviluppa su una grande depressione che arriva fino al bacino del Kuzbass e alla catena dell’Altai. Questa immensa pianura è attraversata in parte dal fiume Ob’ e dai suoi numerosi affluenti che nel periodo estivo la trasformano in un’enorme diga naturale perché, a causa delle poca pendenza (anche 10 – 15 metri su 2000 chilometri), si vengono a depositare le acque del disgelo.

La Siberia orientale
Dal punto di vista geologico si tratta di un territorio tra i più vecchi del pianeta (con rocce anche di 3 miliardi di anni) dove le pianure non sono continue come a ovest, ma sono intervallate da rilievi montuosi. La macro area si origina oltre il Circolo Polare Artico, dall’altopiano di Putorana e giunge alla fossa tettonica del lago Bajkal, mentre, in senso longitudinale parte dal corso medio dell’Enisej e giunge a est fino alla Lena.

I rilievi nella Siberia Orientale raggiungono massimo i 1000 metri di altezza. La gran parte del territorio è occupata dall’Altopiano della Siberia centrale; dall’Altopiano della Lena e dell’Aldan e, a più a nord dal bassopiano settentrionale, con i monti del Byrranga che coprono la penisola del Tajmyr.