Nel novembre del 1918 Italia, Francia e Inghilterra occuparono la capitale dell’Impero ottomano, Costantinopoli.
L’Impero ottomano, alleato dell’Impero tedesco durante la Prima Guerra Mondiale, subì la sconfitta militare e dovette subire pesanti ridimensionamenti del suo territorio a favore delle potenze vincitrici, in particolare di Francia e Inghilterra.
La penisola Anatolica resistette all’assoggettamento
Se nella penisola Anatolica all’assoggettamento resisteva con efficacia il Movimento Nazionale Turco, negli altri territori il processo avvenne con relativa accettazione passiva da parte delle comunità locali.
Probabilmente ciò avvenne per il fatto che in questi territori, già periferici e già abituati da secoli ad una colonizzazione durante l’epoca dell’Impero ottomano, erano ormai troppo lontani i tempi in cui erano esistiti veri e propri Stati e mancava una coscienza collettiva di questa entità.
La formula del “mandato”
La neonata Società delle Nazioni, l’antesignana entità sovranazionale, progenitrice dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu), individuò nella formula del “mandato”, l’incarico agli stati di Francia e Inghilterra di amministrare questi grandi territori, del tutto privi di enità e rimembranze statali.
Il mondo arabo moderno
Nacque da questa situazione il mondo arabo moderno che comprendeva:
- Turchia
- Siria
- Libano
- Palestina
- Giordania
- Iraq
- Arabia Saudita
- Yemen
- Oman
- Emirati Arabi Uniti
- Quatar
- Bahrein
- Kuwait
La situazione geopolitica dopo la creazione dei mandati assegnati alla Inghilterra e alla Francia fu la seguente:
La guerra di indipendenza turca
Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale anche la Penisola Anatolica, il cuore dell’Impero ottomano, sarebbe dovuta essere spartita in mandati, che dovevano comprendere le pertinenze amministrative affidate a Inghilterra, Francia, Grecia e Italia. Erano gli accordi firmati nel Trattato di Sevres.
La guerra d’indipendenza turca tuttavia (1919-1923), che vide Armenia, Grecia, Italia, Francia e Inghilterra coalizzate per cercare di assoggettare l’indomito animo turco dell’Impero ottomano.
Il risultato fu che, a fronte di un debole impegno militare da parte delle potenze occidentali si opponeva una resistenza intransigente dei turchi che, alla fine, ebbe la meglio e riuscì a riportare gli avversari ad un nuovo trattato di pace che prevedeva il riconoscimento della Repubblica di Turchia negli attuali territori, indipendente dagli assoggettamenti esterni di Inghilterra, Grecia, Francia e Italia.
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Nasce la Turchia, muore l’Armenia
Questo esito portò alla fine dell’Armenia come possibile entità nazionale e alla deislamizzazione delle istituzioni con la nascita di istituzioni amministrative e politiche di tipo repubblicano.
Trattato di Sèvres, 1920
Il trattato di Sèvres (Francia) fu il trattato di pace firmato nell’agosto del 1920 dalle potenze vicintrici della Prima Guerra Mondiale. Il trattato prevedeva la spartizione dell’Impero ottomano e la riduzione dello stesso alla sola penisola Anatolica, con limitati e circoscritti accessi al mare. Inoltre comportava la perdita, sempre da parte dell’Impero ottomano della parte araba del suo antico territorio.
Il trattato non fu mai ratificato perché i nazionalisti turchi respinsero questa riduzione del loro territorio. I trattato di Sèvres verrà sostituito dal Trattato di Losanna del 1923 che ridava ai turchi il pieno possesso della penisola anatolica.
L’Impero ottomano, col trattato di Londra del 1913 perse il controllo dei Balcani, ma con il trattato di Sèvres subì un ulteriore riduzione nei territori arabi:
- Istanbul, capitale dell’Impero ottomano, fu dichiarata sotto controllo congiunto di Francia, Italia e Inghilterra
- perse la sovranità sullo Stretto dei Dardanelli e del Bosforo
- perse Adrianopoli e Smirne che passò sotto il controllo della Grecia
- ai Curdi fu prima garantita la possibilità di creare uno Stato indipendente, ma poi il Kurdistan, fu considerato zona di influenza francese
- agli Armeni vennero assegnati i territori di pertinenza e assicurata la possibilità di creare uno Stato
- Il Regno Unito acquisì, sotto forma di “mandato” della Società delle Nazioni, l’Iraq, la Transgiordania e la Palestina
- La Francia acquisì, sotto forma di “mandato” della Società delle Nazioni, la Siria e il Libano
- All’Italia furono assegnate le isole del Dodecaneso
- L’Anatolia meridionale furono considerate zone di influenza dell’Italia
Atatürk
Le condizioni del Trattato di Sèvres furono accettate dal sultano ottomano Maometto IV ma non dagli indipendentisti turchi che invece, sotto la guida di Mustafa Kemal Atatürk ribaltarono l’esito degli accordi.
Sotto il comando di Ataturk infatti nacque un governo separatista turco, con capitale Ankara che si opponeva non solo alle subordinazioni occidentali, ma anche al passivismo ottomano.
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Trattato di Losanna,1923
Il movimento nazionalista turco costrinse le Potenze Alleate a rivedere il Trattato di Sèvres e a riassegnare l’intera Anatolia alla neonata Repubblica di Turchia. Tutto ciò venne definito negli articoli del nuovo trattato il Trattato di Losanna del 1923.