- Localizzazione: Mar Tirreno
- Stato: Italia
- Regione geografica: Sardegna
- Provincia: Sassari
- Comune: Olbia
- Estensione: 5,9 kmq
- Lunghezza: 6 km
- Larghezza: 1 km
- Cima più alta: 565 s.l.m.
- Morfologia del territorio: montagna
- Corsi d’acqua: nessuno
- Formazioni vegetali: bassa e alta macchia mediterranea
Geologia di Tavolara
L’isola di Tavolara è un massiccio di calcare e dolomia che poggia su uno substrato granitico ercinico che ricalca la situazione geologica nelle vicine Capo Figari a nord (Golfo Aranci) e Mont’Albo a sud (Sinicola e Lula).
Geografia di Tavolara
Tavolara rappresenta la più grande isola minore della costa orientale della Sardegna. Fa parte della subregione storica della Gallura a pochi chilometri di mare da Olbia (18,3 per la precisione) che il comune amministrativo di questo territorio.
Tavolara ha un’estensione di 5,9 kmq. La sua forma è grosso modo rettangolare con una grande penisola pianeggiante a sud ovest (Spalmatore) e una più piccola, collinare, a nord est (Punta Timone).
La morfologia di Tavolare è quasi totalmente montana, se si eccettua la grande penisola dello Spalmatore a sud ovest che è una lingua pianeggiante costituita prevalentemente da rocce e arenili.
Tavolara come una nave già in antichità
La conformazione di Tavolara è stata associata, sin dagli antichi navigatori del mediterraneo, ad una grande nave, con appunto il timone posto a nord est (Punta Timone).
Citazione classica
Nella mitologia classica l’isola di Tavolara rappresenta la nave dei Feaci che fu pietrificata da Poseidone, colpevole di aver riporato Ulisse a casa.
Le località di Tavolara
La cima più alta di Tavolara è Punta Cannone e raggiunge i 565 metri sopra il livello del mare.
Circumnavigando l’isola partendo dalla spiaggia di Tramontana, angolo a sud ovest, il costone di Tavolara presenta il lato più verde, con una meravigliosa boscaglia di macchia mediterranea che copre l’intero lato fino a Punta Timone.
Il lato boscoso termina a nord est con Punta Timone, una penisola che prima crea due piccole baie, una a nord ovest con la spiaggia del porto di Punta Timone e una a sud est con la Cala del Faro. In questa penisola trovano spazio la Base Nato aperta nel 1862 e oggi gestita dalla Marina Militare Italiana e il Faro di Tavolara, attivo dal 1868.
Proseguendo sul lato corto dell’isola verso sud est, a pochi passi da Punta Timone si trova subito l’Arco di Ulisse, una meravigliosa formazione calcarea alta 50 metri che probabilmente si formò in seguito al crollo di una grotta.
Procedendo lungo costa si arriva alla spiaggia di Cala Levante con la vicina Grotta del Papa, quindi sul lato orientale si estende il lungo costone calcareo a picco sul mare che prosegue ininterrottamente fino Punta la Mandria che è praticamente l’angolo sud orientale dell’isola.
Sopra di essa è ben visibile anche dal mare la Ferrata degli Angeli, lo spettacolare percorso di camminata in montagna che porta al punto panoramico de Il Balcone e alla vetta di Tavolara, Punta Cannone.
Questo itinerario, uno dei più belli della Sardegna, si snoda su tutta la cresta montana di Tavolara. Non è un percorso difficilissimo.
La circumnavigazione di Tavolara arriva al punto finale che da Punta la Mandria porta verso la Baia di Spalmatore, con la spiaggia di Chinelli prima e la grande spiaggia di Spalmatore poi.
La penisola ospita anche il Cimitero Monumentale di Tavolara, mentre dall’altra parte, in direzione nord abbiamo prima l’isola dei Topi a sinistra e più avanti ancora la spiaggia di Tramontana.
La conformazione fisica di Tavolara
Tavolara è un’emersione calcarea lunga 6 chilometri e larga 1 orientata sull’asse est-ovest, che poggia su un substrato granitico, come dimostra alcune sue visibili tracce in diverse parti dell’isola. La punta più alta del massiccio raggiunge i 565 metri sopra il livello del mare. L’estensione complessiva è di 5,9 km2.
Sul lato Ovest si trova la località Spalmatore di Terra che presenta i tratti di spiaggia più belli e interessanti. Pochi gli approdi su questo versante (anche quelli naturali, motivo per cui, l’isola, nei secoli passati, non è mai stata veramente dominata dall’uomo), a differenza di quello sul lato Est, rivolto verso il Tirreno, Punta Timone dove si trovano due baie, una orientata a Nord-Ovest e l’altra a Sud-Est. Qui, la presenza antropica è più marcata, con faro di segnalazione marittima e una Base Nato dotata di varie apparecchiature tecnologiche come sofisticati sistemi di telecomunicazione a distanza. A Punta del Papa invece, c’è il caratteristico arco naturale sopra cui giacciono i resti del vecchio faro. L’isola di Tavolara è praticamente priva di rete stradale se non per l’unica tratta militare che si nasconde in varie gallerie e che collega diversi punti strategici da un capo all’altro.
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La storia di Tavolara
La storia di quest’isola è dominata prevalentemente dall’assenza importante dell’uomo, che l’ha abitata solo a sprazzi in varie epoche. Tavolara, dopo essere stata un covo di pirati, bisognerà aspettare l’arrivo dei genovesi per vedere una debole comunità umana (sessanta individui), vivervi stabilmente. Seguirono i pescatori ponzesi che negli specchi di mare attorno pescavano prelibatissime aragoste, quindi una breve parentesi industriale con la lavorazione della calce e l’estrazione del legno (specialmente ginepri di cui Tavolara è da sempre degna custode). A fine ‘700 l’isola divenne dimora di Giuseppe Bertoleoni e della sua famiglia che, dopo continue ricerche nella Sardegna settentrionale, decise di stanziarsi a Tavolara e praticare varie economie di sostentamento, come l’allevamento delle caratteristiche capre. L’isola passò di mano in mano nelle successive generazioni di famiglia, incontrando vari ufficiosi
riconoscimenti di proprietà del posto, fino a quando non entrò a far parte del Regno d’Italia nel marzo 1861. Attualmente, i Bertoleoni possiedono solo alcune piccole case nello Spalmatore di Terra e due ristoranti autorizzati con licenza dal comune di Olbia, mentre il resto dell’isola è
stato concesso dalla Repubblica Italiana alla NATO come servitù militare o è di proprietà della famiglia veneto-romana dei Marzano.
Il Parco Naturale di Tavolara
Il Parco marino di Tavolara e Capo Coda Cavallo è l’istituzione pubblica che tutela l’isola e il suo unico patrimonio ambientale. Tra le specie di uccelli marini a Tavolara si trova infatti la più grande popolazione mondiale di Berta minore (Puffinus yelkouan, nome locale “Tampesca”), che oggi, peraltro, subisce la predazione delle sue uova da parte dei ratti sui quali sono in corso progetti di contenimento della popolazione. Tra i mammiferi, un tempo, vi dimorava la rarissima foca monaca, mentre sulla terra ferma, regina incontrastata dalla fine del ‘700 è sicuramente la capra dai denti d’oro, colorazione causata dalla tipica alimentazione. La vegetazione presente sull’isola è prevalentemente macchia mediterranea con la dominanza del ginepro fenicio (anche con esemplari di notevoli dimensioni) e del lentisco. Dove le altezze del terreno cominciano ad essere importanti i boschi si compongono invece dell’acero minore che però risente della voracità delle capre, considerandolo uno dei pasti principali della loro dieta.
Il porticciolo di Tavolara
Spiaggia Hermaea
Spiaggia di Chinelli
Spalmatore di Terra
Cala Tramontana
Spiaggia dell’Isola dei topi, Tavolara
La penisola di Tavolara
Punta Timone
La montagna di Tavolara
Belvedere di Tavolara
Abitare a Tavolara
Cimitero Monumentale di Tavolara
Vegetazione di Tavolara