Tuttavia le coste e le spiagge della Sardegna sono molto diverse le une dalle altre molto spesso sono rocciose si aprono in atti sabbioso con dune, mentre le falesie creano alcuni posti naturali, esposti perlopiù al maestrale. Fa eccezione la zona di Cagliari, dove le spiagge sono molto ampie e le acque più calde, data al sua esposizione verso le coste africane.




Qui il litorale si estende per oltre 1900 km e offre un gran numero di possibilità ai turisti che vogliono trascorrere un soggiorno al mare: accanto alle località più famose dove la costruzione edilizia è notevole, vi sono numerose aree in cui il paesaggio naturale è rimasto integro. Tra l’altro le spiagge della Sardegna sono praticabili anche in tarda primavera e agli inizi dell’autunno: infatti le temperature miti, soprattutto nelle aree meridionali, consentono la balneazione senza problemi. Allo stesso tempo in estate le medie massime che attestano sui 23/24 gradi centigradi.
Tra le spiagge più belle di sono quelle della Costa del Sud, appartenenti al territorio di Cagliari. Si parte da Chia, piccolo nucleo abitato vicino a un promontorio dove si trovano spiagge suggestive, da cui emergono le rovine della città fenicia di Bithia. Prendendo la strada parallela al mare si incontra lo stagno di Chia a ridosso di una grande spiaggia, una successione di dune sabbiose e infine il roccioso Capo Spartivento, sovrastato da un faro. Da qui fino al porto di Teulada la costa cambia aspetto: infatti nella parte occidentale del Golfo di Cagliari si caratterizza per creste sabbiose, mentre in questo tratto ha un aspetto a rias.
Di conseguenza la Costa del Sud non solo è veramente spettacolare, ma anche mantenuto integri i suoi caratteri naturali. Ne sono un esempio le tre insenature chiuse da Capo Malfatano: la prima è Pedra Longa (spiaggia sassosa), mentre la seconda è Tuaredda, sabbiosa come la terza, detta porto di Malfatano. Sempre in provincia di Cagliari si trova la spiaggia Punta Molentis di Villasimius, che ha ottenuto il riconoscimento 5 vele di Legambiente. Si caratterizza per la sua spiaggia luminosa e bianca, circondata da rocce imponenti, e per il mare trasparente.






Spostandosi sulla costa nord-orientale, per la precisione nella regione della Gallura, si trova Pittolongu, un tempo località balneare molto apprezzata grazie alle bellezze del paesaggio e al suo splendido arenile. Le spiagge hanno perso negli anni qualche attrattiva a causa della massiccia edificazione, perciò si consiglia di optare per le cale minori del litorale, che si aprono in successione frammezzate da insenature e piccoli stagni. Anche la vicina a Cala di Sassari è caratterizzata da una costa suggestiva, movimentata da anfratti, grotte e minuscole calette. In località Castelsardo, ad esempio, vi è la spiaggia di Ampurias, che nel 2012 ha ricevuto per la seconda volta la menzione per la qualità ambientale più alta. Vera e propria perla della Costa Ovest, ha come suo punto di forza nelle acque trasparenti e cristalline.
Mentre la Costa Smeralda e Porto Cervo sono spiagge e località di balneazione dalla fama internazionale e gestite dal Consorzio omonimo (il territorio amministrato si estende per oltre 50000 ettari), pochi conoscono insediamenti e litorali minori nelle vicinanze. Ad esempio le spiagge di Cala Razza di Giunco, Cala Petra Ruia e Cala Liscia Ruia si susseguono dopo la Costa Smeralda e abbracciano uno specchio di mare quasi sempre calmo. Invece dalla suggestiva insenatura Cala di Volpe si raggiungono la località turistica di Romazzino e le spiagge di Capriccioli, mentre una volta superato Porto Cervo si incontra la cala Liscia di Vacca e il Golfo di Arzachena. La prima è un’insenatura frastagliata da rias con incantevoli spiaggette e chiusa a nord dell’isola dei Cappuccini, mentre il secondo è diventato una località di notevole richiamo negli ultimi decenni. Infine c’è da menzionare “l’Haiti delle Sardegna”, cioè la spiaggia di Cala Brandinchi, sempre nella Costa Ovest: è molto amata per i fondali bassi e il litorale di sabbia finissima.





