Le costruzioni rurali emblema dell’isolamento sociale della Gallura fino al dopoguerra
Superati i conflitti mondiali Santa Teresa, insieme alla Costa Smeralda, Palau e La Maddalena, divenne uno dei centri mediterranei del turismo d’elite. A cent’anni dalla sua ideazione, il progetto di Vittorio Emanuele I si realizzò, interrompendo il secolare isolamento sociale della Gallura. Una tra le più travagliate terre dell’isola si trasformò nel suo fiore all’occhiello, centri come Santa Teresa, Aggius, Tempio, Calangianus, sono attualmente ai vertici dell’economia sarda. Sin dalle più remote ere geologiche questa terra, con i suoi graniti, è stata ben differenziata dal resto dell’isola. Nel 2003 una legge ha istituito in Sardegna quattro nuove province, tra queste la Gallura, la più desiderosa di poter dimostrare che il brutto anatroccolo, è diventato finalmente un cigno. Alcuni storici attuali pensano che un indice di quanto l’isola fosse importante nel medioevo è dato dal numero di volte in cui questa è citata all’interno della Divina Commedia. Il capolavoro di Dante, infatti, viene indicato anche come una delle maggiori testimonianze della società italiana nel medioevo.
GLI STAZZI NON SONO SOLO GALLURESI. L’ITALIA MERIDIONALE NE È PIENA
Lo stazzo è un insediamento rurale tipico il cui termine deriva dal latino “statio”, stazione, luogo di sosta. Nell’Italia peninsulare è presente soprattutto al centro meridione (Marche, Abruzzo), in Sardegna, in Corsica costituisce il fulcro della vita rurale di pastori e agricoltori da centinaia di anni. La presenza della costruzione indicava infatti la presenza in quel luogo di un’azienda contadina: la forma era grossomodo rettangolare eretta con blocchi di granito all’interno della quale vi erano al massimo due ambienti (la maggior parte erano dei monolocali). La casa era completa di forno (lu furru) e di un magazzino (lu pinnenti) entrambi situati all’esterno. Raramente veniva aggiunto un primo piano (lu palazzu)e altrettanto raramente si potevano trovare agglomerati di stazzi, la cussorgia (la cussogghja), che prevedeva tra i rurali un rapporto non solo di dirimpettai ma di veri legami di amicizia e collaborazione professionale. un’entità geografica e sociale unita da vincoli molto forti di amicizia e collaborazione.
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DA UN SISTEMA ECONOMICO FEUDALE AL TURISMO MODERNO
In Gallura il governo Sabaudo trasformò gli stazzi in dipartimenti amministrativi, con lo scopo di controllare le terre che spesso cadevano in anarchia: terre di grandi conflitti sociali, corruzione e povertà . Dall’Unità d’Italia in poi lo Stato Italiano cercò più volte di mettere a freno quegli abusivismi di potere dei nobili feudatari che sfruttavano il proletariato rurale, ma solo con l’Età Giolittiana vi fu un’offensiva incisiva contro la corruzione e il banditismo. L’isolamento sociale della Gallura tuttavia perdurò ancora per alcuni decenni, ben oltre il secondo dopoguerra quando il turismo in pieno boom economico portò ricadute economiche interessanti alla popolazione locale che pian piano uscì dallo stato di povertà .