Le Carceri Borgia rappresentano uno degli edifici storici più interessanti ed importanti da visitare per chiunque voglia conoscere la città di Ozieri e il suo immenso patrimonio archeologico – storico e urbanistico – architettonico.
Le carceri furono aperte nel 1769 e appartennero al Castello di Corte della famiglia Borgia, inglobate all’interno del Palazzo di residenza.
Operative fino agli anni ’70
Dal punto di vista immobiliare non ci troviamo di fronte a un grande edificio, ma piuttosto ad un piccolo e umido piano terra, esposto all’incuria e all’abbandono.
Le carceri furono assai utilizzate nel periodo tra XVI e XVII secolo e rimasero operative fino agli anni ’70 del ‘900, quando divennero luogo di brevi carcerazioni per piccoli reati (ubriachezza, molestia, piccoli furti).
Lo testimoniano i graffiti ancora visibili sulle pareti di alcune celle, quando i carcerati segnavano i giorni che mancavano alla liberazione.
L’ingresso al carcere avviene direttamente dalla piazza del Palazzo, attraverso un piccolo ingresso su una via laterale. Gli ambienti sono in tutto sei, due celle maschili, una femminile, la cella di rigore e il corridoio che dall’ingresso porta subito al retro dove c’è il cortile in cui venivano eseguite le condanne a morte. Dal cortile si può accedere alla cella di isolamento.
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La carcerazione
Le celle maschili disponevano di una apertura, un orinatoio e di tavolacce poste in pendenza per dare disturbo ai carcerati anche durante il sonno.
I pasti venivano introdotti dall’esterno a mezzo di una piccola apertura in cui si infilava la gabella. La distribuzione del cibo era affidata alle stesse regole di convivenza dei carcerati, per cui non era raro assistere a morte per fame dei detenuti più gracili, esclusi dalla consumazione del pasto da parte dei più grandi e in forze.
Ambienti originali
Gli ambienti hanno ancora aperture e infissi originali, pavimentazioni in lastroni di pietra e finestre con triplice inferriata.
Condanna per impiccagione
La detenzione era dunque una vera e propria tortura. Le condanne a morte erano numerose, anche 15 all’anno. L’esecuzione avveniva con l’uso della forca: alla parete antistante l’ingresso era allestito il patibolo sul quale venivano eseguite le impiccagioni, fissando verticalmente due pali di legno e uno orizzontale su cui assicurare il capestro.
I Borgia a Ozieri
I Borgia erano la stirpe di origine aragonese di cui fu membro anche papa Alessandro VI.
In Sardegna aveva in possesso vari appezzamenti di terra, tra cui, la Contea di Oliva, che comprendeva ben 35 ville con capoluogo Ozieri, villaggio dove il conte allestì la sua residenza.
I Borgia, in un primo tempo, almeno fino a quando la loro attività economica era legata al commercio dello zucchero, era in fiore, dopo di che, ripiegarono sul controllo diretto delle rendite sarde che divennero così la loro principale entrata.
I Borgia succedettero ai Centelles nel possesso di Ozieri, realizzando varie opere pubbliche in quello che in breve, da villaggio di pastori divenne uno dei centri più importanti del nord Sardegna.