Santa Igia (o Santa Ilia → da Santa Cecilia) è il primo insediamento fenicio nel territorio dell’attuale città di Cagliari, individuabile sulle sponde orientali dello Stagno di Santa Gilla e i vicini quartieri di Stampace e Sant’Avendrace.
La denominazione “Santa Igia” non è di origine fenicia ma medievale e si riferisce alla capitale del Giudicato di Caralis che comprendeva la fusione della colonia fenicia (divenuta poi punica) con quella romana della vicina di Karalis, sorta nei pressi dell’attuale piazza del Carmine.
Da Santa Igia a Karalis
1000 a.C – ( IX secolo a.C.) – I Fenici arrivano in Sardegna e fondano la colonia commerciale di Santa Igia nel quadro della loro espansione nel Mediterraneo occidentale. Quella dei fenici non fu un’invasione, ma un processo graduale di colonizzazione commerciale e culturale.
600 a.C. (VI secolo a.C.) – I Cartaginesi occupano la Sardegna e a Santa Igia si sostiuiscono ai fenici, impiantando nella città tutti i presidi amministrativi e politici sotto il diretto controllo di Cartagine.
240 a.C. – Immigrati romano – italici formano la colonia di Carali
238 a.C. – Roma si sostiuisce a Cartagine nel controllo della Sardegna dopo la Prima Guerra Punica e Santa Igia viene fusa con Carali in un’unica città romana: Caralis.
** La declinazione al plurale di Carali si riferisce proprio alla unione di due città.
472 d.C. – I Vandali attaccano e conquistano la Sardegna. Karalis viene scelta come sede della famiglia reale vandala.
534 d.C – I Bizantini cacciano i Vandali dalla Sardegna e ne diventano i nuovi padroni. Karalis rimane anche sotto i bizantini il principale centro amministrativo dell’isola.
1000 – 1258 d.C. – Finita la dominazione bizantina della Sardegna, l’isola entra nella breve parentesi giudicale e Santa Igia diventa la capitale del Giudicato di Caralis.
1258 a.C. – Santa Igia viene conquistata e distrutta dai Pisani. Il centro amministrativo, politico e militare viene spostato a Castello zona già di pertinenza dell’antica città romana di Karalis.
** Di Santa Igia non esistono più testimonianze urbane perché sopra l’antica area fenicia è stata costruita la moderna città di Cagliari e in particolare i quartieri di Sant’Avendrace e Stampace.
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Dove si trovava Santa Igia
Il villaggio di Santa Igia sorgeva sulle sponde orientali dello stagno di Santa Gilla, la porzione sud-occidentale della attuale città di Cagliari, dove attualmente si trova la via San Simeone e il Centro Commerciale I Fenicotteri.
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I quartieri di Cagliari dove si trovava Santa Igia
Secondo le ricostruzioni avanzate dell’archeologo Giovanni Spano (1803-1878), l’estensione della colonia fenicia, diventata punica e poi città capitale del giudicato meridionale sardo corrisponde oggi al quartiere Sant’Avendrace di Cagliari.
Attualmente non esistono più i ruderi e le tracce fisiche di quell’antico insediamento fenicio, in quanto la moderna città di Cagliari è stata costruita sopra le rovine di Santa Igia.
L’areale urbano di Santa Igia comprendeva pertanto i seguenti rioni:
- via San Paolo
- viale Monastir
- via Garigliano
- via Po
- via Brenta
- via San Simone
- l’isola di Sa Illetta
Altre ipotesi più recenti sull’ubicazione di Santa Igia indicano invece il quartiere di Stampace:
- corso Vittorio Emanuele II
- via Carloforte
- chiesa di San Pietro dei Pescatori
- duomo di Santa Maria (dove si trova l’altare dedicato a Santa Cecilia)

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I Fenici la fondarono
Santa Igia fu l’antica città portuale fondata dai Fenici di Tiro (Libano meridionale) tra il X e il XI secolo a.C.
La scelta del luogo
Le sponde orientali dello Stagno di Santa Gilla erano state scelte come luogo privilegiato dove installare un facile approdo riparato dalle furie del mare e dalla possibili incursioni straniere.
Al tempo stesso il sito era ben difendibile e ben collegato con il mare da cui distava solo pochi minuti di navigazione.

I Cartaginesi la trasformano in capoluogo
Nel passaggio dall’era fenicia a quella punica ( IX secolo a.C. – III secolo a.C.) Santa Igia crebbe ulteriormente diventando oltre che un grosso centro commerciale direttamente collegato con Cartagine, anche centro amministrativo e finanziario dell’antica città africana – con appositi funzionari direttamente nominati dalla stessa Cartagine – diventando ben presto la città più importante della Sardegna.
A questo periodo si deve la realizzazione delle principali strutture e infrastrutture che caratterizzavano le città puniche, come ad esempio le grandi necropoli ubicate poco al di fuori dell’areale urbano.
A Santa Igia fu costruita l’antica necropoli punica di Tuvixeddu (la più grande del mediterraneo).
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