Le pardulas, conosciute anche come casadinas, casgiaddinas o formaggelle, sono uno dei dolci pasquali più iconici della Sardegna.
La loro origine affonda nella cultura contadina, dove venivano preparate durante la Settimana Santa come segno di festa e ospitalità.
Offrire una pardula a un ospite, infatti, è da sempre considerato un gesto di accoglienza e buon augurio.
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🍋 Pardulas, casadinas o formaggelle: le varianti regionali
In Sardegna, ogni zona ha una propria versione di questo dolce:
Pardulas (Sulcis e Campidano): realizzate con ricotta, più dolci e profumate.
Casadinas (Nuorese): a base di formaggio fresco, dal gusto più deciso e leggermente salato.
Casgiaddinas o Formaggelle (Sassarese e Logudorese): con aromi di limone o arancia, spesso servite durante le festività.
Le pardulas di ricotta, oggi le più diffuse, sono leggere e fragranti, e vengono aromatizzate con scorza d’agrumi e zafferano, simboli di purezza e primavera.

🧀 Casadinas salate: il gusto autentico del formaggio sardo
Le casadinas salate rappresentano la versione più antica e rustica delle pardulas, diffuse soprattutto nelle zone interne della Barbagia e del Nuorese.
Il nome deriva dal termine sardo “casu”, che significa formaggio, ingrediente protagonista di questa variante.
A differenza delle pardulas dolci di ricotta, le casadinas salate vengono preparate con formaggio fresco di pecora o capra, leggermente acidulo, che conferisce al dolce un sapore deciso e aromatico.
L’impasto esterno è realizzato con semola, farina e strutto, mentre il ripieno è composto da formaggio grattugiato, uova e un pizzico di sale.
Durante la cottura, il formaggio fonde e si gonfia leggermente, creando una superficie dorata e lucente, tipica di questa specialità.
Il risultato è un prodotto equilibrato tra dolce e salato, ideale sia come spuntino rustico che come accompagnamento ai vini rossi locali, come il Cannonau o il Mandrolisai.
In passato, le casadinas salate erano preparate in occasione della Pasqua, simbolo di rinascita e abbondanza, e venivano offerte agli ospiti come segno di accoglienza.
Oggi, continuano a essere un simbolo della tradizione casearia sarda, e sono ancora prodotte artigianalmente nelle cucine di Dorgali, Orgosolo, Gavoi e Fonni, dove il profumo del formaggio appena cotto riempie le case durante le festività.






































