Il Museo del Giocattolo si trova a Zeppara (Google Maps), piccola frazione del comune di Ales a 40 minuti da Oristano.
Siamo nella Sardegna centro-occidentale e qui si trova una meravigliosa esposizione dei più importanti reperti storici e antropologici che raccontano la vita d’infanzia dei Sardi.
I giochi, oltre 300 esemplari, sono dislocati lungo un percorso tematico che mischia lo scorrere del tempo, all’evoluzione tecnologica, alla vita di mare e di montagna del popolo sardo. Un popolo dedito da sempre al lavoro soprattutto se apparteneva alle classi più subalterne della società , ma che, tra l’infanzia e l’adolescenza, era capace di crearsi uno spazio creativo in cui emulare la realtà , con fantasia, ingegno e creatività .
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Il percorso museale
L’excursus al Museo del Giocattolo di Zeppara inizia con una splendida rassegna di mezzi di trasporto in miniatura, tra cui il carro trainato dai buoi e le imbarcazioni, “su caddu de canna“, “sa frunda“; seguono le trottole, le bambole di stoffa dette “is pipias de zappu“.
Materiali naturali e di riciclo
Tutti questi giochi sono ottenuti con ingegnosi intrecci di materiali naturali, come l’asfodelo, la zucca, la pelle di bestia, oppure attraverso il recupero di materiali riciclati come i tappi delle bottiglie e o le biglie che le prime industrie di bevande da bar usavano per sigillare la gassosa.
La Sardegna in gioco
L’esposizione del Museo del Giocattolo di Zeppara, comprende proposte provenienti da tutta la Sardegna. Grazie al contributo determinante del professore Nando Cossu, ideatore del museo e al personale del Consorzio Cooperative di Sardegna e Natura, è stato possibile raccogliere reperti provenienti da ogni parte dell’isola.
I materiali e le realizzazioni ovviamente cambiano a seconda del territorio di provenienza e, con un po’ di conoscenza storica e geografica, o semplicemente richiamando alla memoria la propria infanzia, è possibile capire che non sono esclusi i giocattoli della Barbagia, del Campidano, della Nurra, del Goceano o della Gallura.
L’antropologo Nando Cossu
Nando Cossu è lo studioso di antropologia e cultura della Sardegna che ha ideato e allestito, seguendo un filo logico scientificamente attendibile, il Museo del Giocattolo di Zeppara.
La sua materia di studio è la vita sociale dei sardi. Il Museo del Giocattolo è insomma il frutto di una ricerca sul campo con metodi ortodossi nel rispetto dell’attendibilità delle fonti e della riconducibilità storica di ogni reperto. Nulla è messo lì a caso, tutto ha un perché e chi visita il museo – grazie alla preziosa assistenza del personale – può trarre giovamento di rinnovato interesse per la cultura sarda più autentica e lontana dalle artificiose edulcorazioni del turismo culturale di massa.
Pinuccio Sciola, la pietra sonora
Pinuccio Sciola
L’artista scultore sansperatese Pinuccio Sciola conosciuto in tutto il mondo per le sue realizzazioni, le cosiddette “pietre sonore“, ha dedicato allo studioso Nando Cossu l’opera esposta nel Museo del Giocattolo di Zeppara.
Questo straordinario esemplare – simile a un piccolo menhir – è ancora una volta il frutto della ricerca personale che Sciola fa sulle pietre, sulla loro composizione e sulle tecniche d’incisione necessarie a ottenere degli strumenti musicali veri e propri che per la loro straordinarietà e la loro unicità sono riconosciuti universalmente.
La realizzazione presente a Zeppara è uno splendido basalto lucidato su cui sono stati incise le caratteristiche scacchiere. Il suono che produce è vetrico-metallico.
- Il Museo del Giocattolo: Via Vittorio Emanuele, 10, Zeppara (Ales), ORISTANO. Telefono: 0783 998072.
- Biglietti: intero (3 euro), ridotto (2 euro). Riduzioni comitive, scolaresche under 14 e over 65.
- Il Museo del Giocattolo Tradizionale su Google Map