I Carnevali di Sardegna
I Carnevali di Sardegna rappresentano una delle espressioni culturali più antiche e identitarie dell’isola. Diffusi in tutte le principali località storiche, questi riti popolari uniscono paganesimo e cristianesimo, agricoltura e pastorale, ironia e drammaticità. Maschere arcaiche come i Mamuthones di Mamoiada, i Boes e Merdules di Ottana, Su Bundu di Orani o la Sartiglia di Oristano raccontano, attraverso gesti e simboli, il profondo legame dei sardi con la natura, gli animali e la vita comunitaria. Ogni paese conserva un Carnevale unico, fatto di falò, danze rituali, canti e banchetti, che rende questa tradizione un patrimonio collettivo di straordinario valore.
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🎭 Scheda · Carnevali storici della Sardegna
Calendario: 16 gennaio → Mercoledì delle Ceneri
Maschere e riti identitari tra fuoco, propiziazione e memoria agro-pastorale.
Nord & Città
- Tempio Pausania — Re Giorgio
- Bosa — Gioldzi (Gioldzi/Gioldzi)
- Cagliari — Cancioffali
- Oristano — Sartiglia
Barbagia
- Mamoiada — Mamuthones & Issohadores
- Ottana — Boes & Merdules
- Orani — Su Bundu
- Orotelli — Sos Thurpos
- Samugheo — Is Mamutzones
Altre tradizioni
- Ogliastra — Maimone
- Lula — Battileddeu
- Santu Lussurgiu — Sa carrela ’e nanti
🍷 Convivialità & sapori
Tavole d’inverno con carne di maiale, fave e lardo, vino rosso e dolci tipici: zeppole, chiacchiere, orullettas.
Le radici del Carnevale sardo
Il Carnevale in Sardegna è tra le celebrazioni popolari più antiche e sentite dell’isola, diffuso in tutte le principali località storiche. Questa festa è strettamente legata alla cultura e alla vita dei sardi, riflettendo due elementi chiave: il rapporto con le persone e quello con gli animali. Nei carnevali barbaricini, infatti, compaiono figure grottesche che incarnano padroni arroganti, emarginati sociali, buffoni, ma anche animali domestici, da lavoro o selvatici, caricati di significati simbolici e ancestrali.
Dal fuoco di Sant’Antonio alle Ceneri
Come in altre tradizioni europee, anche in Sardegna il Carnevale ha un preciso calendario. Inizia il 16 gennaio con i fuochi di Sant’Antonio Abate, rito propiziatorio che segna l’avvio del periodo carnevalesco, e termina con il Mercoledì delle Ceneri, quando la festa si chiude lasciando spazio alla Quaresima.
I carnevali storici della Sardegna
Ogni paese sardo ha sviluppato nei secoli un Carnevale unico, con maschere, riti e significati propri. Tra i più celebri ricordiamo:
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Tempio Pausania – Re Giorgio
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Bosa – Gioldzi
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Cagliari – Cancioffali
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Ogliastra – Maimone
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Lula – Battileddeu
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Mamoiada – Mamuthones e Issohadores
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Ottana – Boes e Merdules
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Orani – Su Bundu
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Orotelli – Sos Thurpos
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Oristano – Sartiglia
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Samugheo – Is Mamutzones
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Santu Lussurgiu – Sa carrela ’e nanti
I sapori del Carnevale sardo
Il Carnevale in Sardegna non è solo maschere e riti: la festa è accompagnata da banchetti e convivialità. Protagonisti della tavola sono i piatti tipici dell’inverno sardo: carne di maiale, fave e lardo, vino rosso, dolci tradizionali come zeppole, chiacchiere e orullettas, che uniscono simbolicamente tutte le comunità dell’isola sotto il segno della festa.
Mamoiada – Mamuthones e Issohadores
Il Carnevale di Mamoiada: Mamuthones e Issohadores
Il Carnevale di Mamoiada è uno dei più famosi e identitari della Sardegna e ha come protagonisti i Mamuthones e gli Issohadores. I Mamuthones indossano pelli ovine e maschere lignee nere dal volto impassibile, con pesanti campanacci legati alla schiena. Procedono in corteo ordinato e cadenzato, creando con i loro passi un ritmo ossessivo e ipnotico. Gli Issohadores, invece, vestono con giubba rossa, maschera bianca e portano la soha (fune in cuoio o vimini) con cui catturano simbolicamente spettatori e Mamuthones, in un gesto di buon auspicio.
La prima uscita delle maschere avviene il 17 gennaio, in occasione dei fuochi di Sant’Antonio Abate, data che segna l’inizio del Carnevale. Le sfilate proseguono poi fino al martedì grasso, concludendosi con la processione di Juvanne Martis Sero. Il Carnevale di Mamoiada, con il suo intreccio di riti arcaici e tradizione comunitaria, rappresenta un unicum nel panorama europeo e continua a richiamare visitatori da tutto il mondo.
Orani – Su Bundu
Il Carnevale di Orani: Su Bundu
Il Carnevale di Orani, nel cuore della Barbagia, ha come protagonista la maschera di Su Bundu, una delle più enigmatiche e affascinanti della Sardegna. Gli uomini indossano abiti bianchi, un copricapo appuntito e soprattutto una maschera di sughero dipinta di rosso con naso allungato e un grande sorriso ghignante. La figura di Su Bundu è legata al concetto di purificazione: durante le sfilate si muove con passi rapidi e saltellanti, agitando campanacci per allontanare gli spiriti maligni e portare prosperità. La comunità intera partecipa al rito, che unisce elementi pagani e cristiani in un’atmosfera carica di simbolismo, confermando il Carnevale di Orani come uno dei più originali e identitari della Sardegna.
Ottana – Boes e Merdules
Il Carnevale di Ottana: Boes e Merdules
Il Carnevale di Ottana, in Barbagia, è uno dei più antichi e spettacolari della Sardegna. Le sue maschere principali sono i Boes e i Merdules, protagonisti di una rappresentazione simbolica che mette in scena il rapporto millenario tra l’uomo e l’animale. I Boes indossano pelli ovine e una maschera lignea zoomorfa che raffigura il bue, portando sulla schiena pesanti campanacci. I Merdules, invece, vestono con pelli scure e maschere grottesche dal volto umano deformato, impersonando i padroni che cercano di dominare gli animali con corde e bastoni. La danza rituale e la lotta tra le due figure evocano il ciclo della natura, il lavoro agro-pastorale e la tensione tra caos e ordine, facendo del Carnevale di Ottana una delle espressioni più autentiche e arcaiche della tradizione sarda.
Lula – Battileddeu
Il Carnevale di Lula: Su Battileddeu
Il Carnevale di Lula ha come figura principale Su Battileddeu, una maschera che rappresenta la vittima sacrificale, il “vitello di Dio”. L’uomo mascherato indossa pelli ovine, porta campanacci e ha il volto annerito di fuliggine o coperto da maschere grezze. La sua comparsa è accompagnata da gesti di sottomissione e di sacrificio, che rievocano antichi riti di espiazione e di purificazione collettiva. La comunità partecipa in maniera attiva, circondando Su Battileddeu in un’atmosfera intensa e drammatica, tipica dei carnevali barbaricini. Il Carnevale di Lula, come altre mascherate della Barbagia, è un rituale che mette in scena il rapporto tra l’uomo, la natura e la ciclicità della vita, con forti richiami al mondo agro-pastorale.

Orotelli – Sos Thurpos
Il Carnevale di Orotelli: Sos Thurpos
Il Carnevale di Orotelli è uno dei più caratteristici della Barbagia e ha come protagonisti Sos Thurpos, figure inquietanti e affascinanti al tempo stesso. Il loro nome significa “i ciechi”, e rappresentano la cecità spirituale e morale dell’uomo. Indossano una tunica nera in orbace, cappello scuro e volto annerito di fuliggine, con corde che usano per catturare i passanti durante la sfilata. Il corteo si muove in modo compatto e silenzioso, creando un’atmosfera di grande suggestione. Il significato di questo carnevale, come in altre mascherate barbaricine, è legato a rituali arcaici di purificazione e di dominio del caos, che la comunità esorcizza attraverso il simbolismo della maschera e del gesto collettivo.

Samugheo – Is Mamutzones
Il Carnevale di Samugheo: Is Mamutzones
Il Carnevale di Samugheo, piccolo centro del Mandrolisai, è tra i più suggestivi della Sardegna. I protagonisti assoluti sono Is Mamutzones, maschere arcaiche dal forte impatto scenico. Indossano pelli ovine e portano sulla schiena pesanti campanacci (sos sonazzos), mentre il volto è coperto da una maschera lignea scura dai tratti inquietanti. La loro sfilata, caratterizzata da movimenti cadenzati e dal fragore assordante dei campanacci, richiama riti ancestrali di propiziazione e di protezione contro gli spiriti maligni. Il Carnevale di Samugheo affonda le radici in tradizioni agro-pastorali e, come altre mascherate barbaricine, mette in scena il legame profondo tra l’uomo, la natura e il mondo animale.

San Gavino Monreale – Carnevale storico



