Dionigi e Flavio Scano, padre e figlio, sono stati due dei più importanti progettisti edili della Sardegna a cavallo tra 1800 e il 1900.
Dionigi Scano
Il padre di Flavio Scano, è stato Dionigi Scano (Sanluri, 1867 – Cagliari, 1949), primo censore per conto del Regno di Sardegna, degli edifici pubblici di pregio artistico presenti nell’isola e responsabile di pesanti rimaneggiamenti, alcuni dei quali fortemente criticati, sulla basilica di San Gavino a Porto Torres e sulla Torre di San Pancrazio a Cagliari.
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Nel capoluogo sardo Dionigi Scano firmò invece la progettazione del palazzo Accardo, sede del Museo archeologico nazionale e la villa Congiu Pattarozzi.
Flavio Scano
Flavio Scano è stato un architetto e ingegnere cagliaritano (Cagliari, 1896-1952) che visse l’apice della sua carriera professionale durante il Ventennio fascista. Dopo aver rischiato di morire durante la Prima Guerra Mondiale, nel 1923 divenne uno dei primi cittadini di Cagliari ad aderire al Partito Fascista.
Le opere principali di Flavio Scano sono state realizzate a Cagliari e ad Arborea.
A Cagliari Scano realizza Villa Rossi-Chiappe (1923), Villa Scano (1926), Palazzo Scano (1929-1933) che fu il primo edificio cagliaritano costruito in cemento armato; Palazzo Tirso e il Palazzo del Comando legione carabinieri di Sardegna.
Ad Arbore, Flavio Scano ha realzzato l’Idrovora di Sassu (1933-1934) e l’Idrovora di Luri (1934).
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