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Home » Approfondimenti » Storia » Storia della Repubblica Italiana » Fine del Fascismo

Fine del Fascismo

Storia della Repubblica 2

di Redazione
in Storia della Repubblica Italiana
Tempo di lettura: 12 minuti
Fine del Fascismo

Tra il 1943 e il 1945 in Italia finisce la dittatura fascista e il paese attraversa la fase finale della Seconda Guerra Mondiale accettando la resa incondizionata imposta dagli Alleati e uscendo dal Patto Tripartito che la legava alla Germania e al Giappone.

In questo periodo il paese subisce la distruzione quasi totale per opera della risposta militare alleata che in meno di due anni, tra il 10 luglio 1943 e il 2 maggio 1945, porta alla resa totale del fascismo e del nazismo in Italia.


  • LEGGI ANCHE: Il rifugio di Bortigali dove si annunciò la fine della Seconda Guerra Mondiale 

Palestra Moffeti Dorgali
Palestra Moffeti Dorgali

Arresto di Mussolini

25 luglio 1943

Il 25 luglio 1943, Mussolini viene destitituito e fatto arrestare dal Re Vittorio Emanuele III e lo stesso giorno viene nominato capo del governo italiano il maresciallo Pietro Badoglio. Nasce il governo Badoglio I.


L’armistizio

3 settembre 1943

Il 3 settembre 1943 l’Italia firma l’armistizio imposto dagli Alleati e l’8 settembre Badoglio lo comunica via radio agli italiani. Questo stesso giorno le forze tedesche in Italia cominciano a disarmare i militari dell’esercito italiano. Avviene il capovolgimento di fronte dell’Italia che da alleato della Germania diventa nemico.

Armistizio di Cassibile (Siracusa)

Stretta di mano tra il generale Castellano (in borghese) ed il generale Eisenhower dopo la firma dell'armistizio a Cassibile (Siracusa).
Stretta di mano tra il generale Castellano (in borghese) ed il generale Eisenhower dopo la firma dell’armistizio a Cassibile (Siracusa).

Fuga del Re

9 settembre 1943

Il 9 settembre Badoglio, il Re Vittorio Emanuele e un gruppo di alti funzionari fuggono a Ortona (Abruzzo) per dirigersi in Puglia via mare.

Obiettivo era scampare alla ritorsione tedesca, rifuggiarsi in luoghi sicuri protetti dagli Alleati e provare a governare il paese fino a che Roma non venisse liberata. L’esercito, in assenza di un comando, cominciò a sbandare e reagendo in ordine sparso alla rappresaglia tedesca perse la sua efficacia militare.

  • LEGGI ANCHE: Le navi Littorio della Marina Regia
  • LEGGI ANCHE: Affondamento della Roma sulle acque di Castelsardo

L’esecutivo del governo italiano si insediò quindi a Brindisi, dove rimase dal settembre del 1943 al febbraio 1944.


 

La baionetta con cui Vttorio Emanuele III e Badoglio fuggirono da Ortona verso Brindisi dopo l'armistizio.
La baionetta con cui Vttorio Emanuele III e Badoglio fuggirono da Ortona verso Brindisi dopo l’armistizio.

I tedeschi iniziano a perdere

16 settembre 1943

Il 16 settembre 1943 le forze alleate cominciano ad avere ragione sulla resistenza tedesca in Italia e inizia la progressiva ritirata dei reparti tedeschi verso il nord d’Italia.


Salerno sede provvisoria del governo

11 febbario / 15 luglio 1944

Dall’11 febbario al 15 luglio 1944, Salerno fu sede provvisoria del governo italiano (Roma rimase capitale ufficiale d’Italia).

Qui si ebbero tre sedi di gabinetto: governo Badoglio I, governo Badoglio II e governo Bonomi I.


Nasce la Repubblica di Salò

23 settembre 1943

Mussolini, liberato da Hitler rientra in Italia e a Salò, coi residui dei gerarchi fascisti e sotto la protezione della Germania ancora in forze nell’Italia settentrionale, organizza un parastato fascista con sede a Salò, sul Lago di Garda.

Nasce la Repubblica Sociale Italiana, detta anche “Repubblica di Salò” che comprendeva le attuali regioni del Trentino Alto Adige, della Provincia di Belluno, del Friuli Venezia Giulia, parte della Slovenia meridionale e la penisola dell’Istria.


Repubblica di Salò 

23 settembre 1943 / 28 marzo 1945

19 mesi 


 

Villa SImonini, sede del Ministero degli Esteri della Repubblica di Salò
Villa SImonini, sede del Ministero degli Esteri della Repubblica di Salò

L’Italia dichiara guerra alla Germania

13 ottobre 1943

L’Italia dichiara guerra alla Germania e viene riconsciuta paese cobelligerante dagli Alleati


Salerno sede provvisoria del governo

11 febbario / 15 luglio 1944

Dall’11 febbario al 15 luglio 1944 Salerno fu sede provvisoria del governo italiano (Roma rimase capitale ufficiale d’Italia).

Qui si ebbero tre sedi di gabinetto: governo Badoglio I, governo Badoglio II e governo Bonomi I.


L’Esercito italiano si unisce ai partigiani

18 febbraio 1944

L’Esercito italiano si unisce alle forze partigiane nella lotta antitedesca.


I partigiani uccidono Gentile

15 aprile 1944

Viene ucciso dai partigiani il filosofo Giovanni Gentile, che aveva aderito alla Repubblica di Salò


Governo II Badoglio

22 aprile 1944

Il generale Badoglio costituisce a Salerno il primo governo di unità nazionale e comprende tutti i partiti antifascisti. Si tratta del governo Badoglio II.


I tedeschi lasciano Roma e inizia lo sbarco in Normandia

4-6 giugno 1944

I tedeschi abbandonano Roma (4 giugno) e inizia lo sbarco in Normandia (6 giugno).


Governo Bonomi

11 giugno 1944

Dopo le dimissioni del governo Badoglio I, si costituisce il governo Bonomi.


Fine della Repubblica di Salò

28 marzo 1945

Con lo sciopero delle grandi fabbriche del nord, inizia il dissolvimento della Repubblica di Salò che non ha più la sua autonomia economica.

Ultima foto di Mussolini vivo. Il 25 aprile 1945 abbandona la prefettura di Milano scortato dalle SS.
Ultima foto di Mussolini vivo. Il 25 aprile 1945 abbandona la prefettura di Milano scortato dalle SS.

Fuga e cattura di Mussolini

28 aprile 1945

Benito Mussolini e la sua amante Claretta Petacci il 27 aprile 1945 vengono intercettati in fuga verso la Svizzera all’altezza di Giulino, sul Lago di Como.

I due, insieme ad altri gerarchi fascisti, vengono giustiziati – senza processo – il giorno dopo per ordine del CLNAI (Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia, l’organo di coordinamento della Resistenza italiana nell’Italia settentrionale durante la Seconda Guerra Mondiale).

Il biglietto di Mussolini dopo la cattura

Il biglietto scritto da Mussolini su ordine del brigadiere Giorgio Buffelli dopo l’arresto recante le seguenti frasi:  “La 52° Brigata Garibaldina mi ha catturato oggi, venerdì 27 aprile sulla Piazza di Dongo. Il trattamento usatomi durante e dopo la cattura è stato corretto.”.

Biglietto di Mussolini dopo la cattura a Dongo
Biglietto di Mussolini dopo la cattura a Dongo

Resa di Caserta

Con la firma del documento di Caserta del 29 aprile 1945, tra i massimi gerarchi nazisti in Italia e gli Alleati, si decreta la resa definitiva del nazismo in Italia che convenzionalmente si considera come la fine ufficiale del fascismo e del nazismo in Italia.

Il documento è denominato “La resa di Caserta”.

Delegati tedeschi e alleati si incontrano a Caserta, nei saloni della Reggia, per firmare il documento di resa incondizionata dei tedeschi in Italia alle forze alleate.
Delegati tedeschi e alleati si incontrano a Caserta, nei saloni della Reggia, per firmare il documento di resa incondizionata dei tedeschi in Italia alle forze alleate.

Suicidio di Hitler

30 aprile 1945

Adolf Hitler, ormai braccato nel suo bunker dall’esercito sovietico, per non cadere in loro mani si suicida.


Fine del Fascismo e del Nazismo in Italia

2 maggio 1945

Hanno seguito le disposizioni siglate pochi giorni prima a Caserta. Questa data segna la sconfitta definitiva del fascismo e del nazismo in Italia.


Resa della Germania e fine della Guerra

7 e 8 maggio 1945 

La Germania si arrende incondizionalmente agli Alleati e il giorno dopo cessano ufficialmente tutte le ostilità sul territorio europeo.


Governo Parri

12 giugno 1945

Si dimette il governo Bonomi e l’incarico di formare il nuovo governo viene affidato al giurista Ferruccio Parri.


Fine della Seconda Guerra Mondiale

2 settembre 1945

Nella baia di Tokio, sulla corazzata americana Missuouri, il Giappone firma l’atto di resa che segna la fine ufficiale della Seconda Guerra Mondiale. 


Governo De Gasperi I

10 dicembre 1945

Caduto il governo Parri il 24 novembre 1945, si insedia il governo De Gasperi I

Governi italiani durante la Seconda Guerra Mondiale
Governi italiani durante la Seconda Guerra Mondiale

 

 

 

 

 


1943


  • 10 LUGLIO – Nella notte inziano gli sbarchi alleati in Sicilia a Gela, è l’Operazione Husky
  • 15-17 LUGLIO – Gli Alleati bombardano la linea ferroviaria intorno a Napoli per bloccare i rifornimenti e i rinforzi italiani diretti in Sicilia
  • 19 LUGLIO – Mussolini incontra Hitler a Feltre (Belluno) ma non riesce ad ottenere rinforzi per difendere la Sicilia
  • 24-25 LUGLIO – Il Gran Consiglio del Fascismo l’ “Ordine del giorno Grandi”, che invita Mussolini ad abbandonare il comando della guerra.
  • 25 LUGLIO – Mussolini viene destituito da Vittorio Emanuele III e fatto arrestare per ordine del Re. Le milizie tuttavia non eseguono subito l’ordine.
  • 25 LUGLIO – Mussolini viene trasferito inizialmente a Ponza e successivamente sull’isola della Maddalena in Sardegna, e infine a Campo Imperatore, un hotel sul Gran Sasso, in Abruzzo, scelto per la sua posizione isolata.
  • 25 LUGLIO – Viene nominato nuovo Capo del Governo il maresciallo Pietro Badoglio
  • 26 LUGLIO – Badoglio dichiara che “la guerra continua”
  • 26 LUGLIO – Nasce a Roma il Comitato Nazionale delle Opposizioni anti fasciste
  • 27 LUGLIO – Hitler organizza il piano di occupazione militare dell’Italia, il disarmo delle truppe italiane e la liberazione di Mussolini. Nuove truppe tedesche vengono fatte affluire in Italia.
  • 28 LUGLIO – Badoglio decreta lo scioglimento del Partito Fascista e l’abolizione del Gran Consiglio. Viene anche proibita la ricostituzione dei partiti politici e le manifestazioni antifasciste vengono spesso represse nel sangue.
  • 6 AGOSTO – Ministri degli Esteri e Capi di Stato Maggiore italiano e tedesco si incontrano per discutere della prosecuzione della guerra.
  • 10 e 15 AGOSTO – Pesanti bombardamenti alleati su Terni (rasa al suolo) Roma e Milano (raso al suolo il centro).
  • 19-20 AGOSTO – Incontro segreto a Lisbona tra il generale Castellano e i vertici degli Alleati per la presentazione dell’armistizio. Le condizioni non sono negoziabili: o si accettano o si rifiutano.
  • 31 AGOSTO – Castellano in Sicilia chiede agli Alleati che l’annuncio dell’armistizio sia preceduto (e non seguito) allo sbarco degli Alleati. La proposta viene respinta.
  • 1 SETTEMBRE – Il Re e i vertici militari italiani accettano la proposta alleata di armistizio.
  • 3 SETTEMBRE – Viene firmato l’armistizio “corto”. Il governo italiano si impegna a cessare le ostilità contro gli alleati e a mettere a disposizione il territorio nazionale per le operazioni di guerra contro la Germania.
  • 8 SETTEMBRE – Il governo italiano cerca di rinviare l’annuncio dell’armistizio. Il comando alleato minaccia rappresaglie se l’annuncio non verrà comunicato come previsto. Alle 16.30 Radio New York comunica l’armistizio dell’Italia; alle 1942 Badoglio annuncia agli italiani la firma dell’armistizio tra l’Italia e gli Alleati.
  • 8 – 11 SETTEMBRE – Le truppe tedesche iniziano a disarmare quelle italiane, lasciate prive di direttive dai comandanti. Nuove divisioni germaniche occupano l’Italia fino a oltre Roma.
  • 9 SETTEMBRE – Badoglio e il Re con una parte del governo e alcuni capi militari fuggono da Roma verso Pescara, dove si imbarcano sulla nave Baionetta per trasferirsi al sud del paese dove stanno arrivando le truppe alleate.
  • 9 SETTEMBRE – La flotta italiana fugge dal La Spezia per non consegnarsi ai tedeschi ma viene intercettata dalla Luftwaffe. Con una bomba planante l’aviazione tedesca colpisce la corazzata Roma che affonda in pochi minuti vicino alle acque dell’Asinara. Muoiono oltre 1300 persone, mentre il resto della flotta riuscirà a raggiungere Malta.
  • 9 SETTEMBRE – Nasce il Comitato di Liberazione Nazionale fondato dal Comitato Nazionale delle Opposizioni che coordinerà le lotte contro nazisti e fascisti.
  • 9 SETTEMBRE – Le truppe tedesche (30 mila uomini) lasciano la Sardegna dopo aver tentato di occupare La Maddalena. La fuga è agevolata dai vertici militari italiani anche se sono in numero superiore (130 mila uomini)
  • 12 SETTEMBRE – Viene liberato Mussolini, detenuto a Capo Imperatore, e trasferito in Germania. Inizia la guerra partigiana
  • 16 SETTEMBRE – Inizia la ritirata tedesca verso Nord
  • 16 SETTEMBRE – Annessione a Reich tedesco di Bolzano, Trento, Belluno, Udine, Gorizia, Trieste, Pola, Fiume e Lubiana.
  • 16 SETTEMBRE – Il Re Vittorio Emanuele III, Badoglio e il loro seguito sbarcano a Brindisi
  • 23 SETTEMBRE – Giunge in aereo a Forlì e viene proclamata la Repubblica Sociale Italiana nell’Italia occupata dai tedeschi. La sede è stabilita a Salò.
  • 13 OTTOBRE – L’Italia dichiara guerra alla Germania ed è riconosciuta dagli alleati “paese cobelligerante”.
  • 14 NOVEMBRE – A Verona vengono firmati i 18 punti programmatici della Repubblica Sociale.
  • 19 NOVEMBRE – E’ ricostituita la milizia fascista, la GNR (Guardia Nazionale Repubblicana) che aiuterà i tedeschi nei rastrellamenti antipartigiani
  • 19 NOVEMBRE / 30 DICEMBRE – Guerriglia, rappresaglie e attentati reciproci tra fascio-nazisti e partigiani nell’Italia centro settentrionale.

1944


  • 8-11 GENNAIO – Processati e condannati a morte per fucilazione 5 dei gerarchi che il 24-25 luglio del 1943 avevano votato l’ordine del giorno Grandi. Vengono fucilati: Ciano, De Bono, Gottardi, Marinelli e Pareschi.
  • 28 GENNAIO – Il CNL si riunisce a Bari in congresso per decidere il futuro governativo italiano. Azionisti, comunisti e socialisti sono a favore di una scelta repubblicana. Democristiani e liberali si dichiarano probabilisti. La mozione finale propone l’abdicazione del Re e un referendum istituzionale alla fine delle ostilità. 
  • 11 FEBBRAIO – Il Governo presieduto da Badoglio si trasferisce a Salerno
  • 1-8 MARZO – Scioperi nelle fabbriche dell’Italia settentrionale paralizza l’industria bellica. Alle rivendicazioni salariali si unisce l’opposizione alla guerra e all’occupazione tedesca.
  • 16 MARZO – Il Re Vittorio Emanuele III, su pressione del giurista Enrico De Nicola, nomina il figlio Umberto luogotenente.
  • 18 FEBBRAIO / 7 MARZO – Continuano i combattimenti tra partigiani e nazifascisti. Ai primi si uniscono i reparti dell’Esercito Italiano.
  • 2 APRILE – Rientra dopo 18 anni di esilio, Palmiro Togliatti, segretario del PCI e accetta di costituire un governo di unità nazionale.
  • 12 APRILE – Vittorio Emanuele III dichiara che dopo la liberazione di Roma, si ritirerà a vita privata e nominerà luogotenente il figlio Umberto.
  • 15 APRILE – E’ ucciso dal GAP (Gruppi di Azione Patriottica, unità partigiane italiane organizzate per compiere azioni di sabotaggio e attacchi contro l’occupazione nazifascista) il filosofo Giovanni Gentile, che aveva aderito alla Repubblica Sociale Italiana.
  • 22 APRILE – Badoglio costituisce il Primo governo di unità nazionale nell’Italia meridionale già liberata dagli Alleati. Vi partecipano tutte le forze antifasciste, comunisti compresi. 
  • 22 APRILE / 20 MAGGIO – Continui scontri e uccisioni tra partigiani del CLI (COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE), militari della GNR (GUARDIA NAZIONALE REPUBBLICANA), militari TEDESCHI e militari degli eserciti ALLEATI. Continuano anche le stragi di civili, partigiani e collaborazionisti con la Resistenza da parte dei tedeschi.
  • 4 GIUGNO – Roma viene abbandonata dai tedeschi e presa dagli alleati.
  • 6 GIUGNO – Inizia lo Sbarco in Normandia
  • 6 GIUGNO – Dimissioni del Governo Badoglio
  • 3 GIUGNO – Rinasce la CGIL, la Confederazione Generale Italiana del Lavoro di comunisti e cattolici
  • 11 GIUGNO – Si forma il Primo Governo Bonomi, dove trovano rappresentanza tutte le forze antifasciste
  • 18 GIUGNO – Il Primo Governo Bonomi si insedia a Salerno
  • 20 LUGLIO – Attentato fallito contro Hitler da parte di un colonnello tedesco. Rommel, sospettato di complicità è costretto a suicidarsi.
  • 1 AGOSTO – I tedeschi si attestano lungo la Linea Gotica, realizzando un’opera difensiva di 320 km che tagliava in due l’Italia tra Massa e Rimini. La Linea Gotica era costituita da campi minati, reticolati, fossati, trincee, ricoveri, bunker. Il nome “Gotica” fu scelto dal comando tedesco (e in particolare da Adolf Hitler) probabilmente per evocare un collegamento con la tradizione storica germanica dei Goti, una popolazione che aveva avuto un ruolo significativo nella storia dell’Italia durante le invasioni barbariche.
  • AGOSTO – Continuano le stragi di civili, partigiani e collaborazionisti con la Resistenza da parte dei tedeschi.
  • 22 SETTEMBRE – Gli Alleati entrano a Rimini
  • 28 SETTEMBRE – A Marzabotto, vicino a Bologna, strage di civili da parte dei tedeschi: vengono uccise 1836 persone.

1945


  • 27 GENNAIO – I sovietici giungono ad Auschwitz. I tedeschi abbandonano il campo.
  • 4 – 11 FEBBRAIO – Conferenza di Yalta tra Churchill, Roosevelt e Stalin che si accordano sull’assetto dell’Europa dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.
  • 28 MARZO – Lo sciopero nelle grandi fabbriche del nord segna la fine politica della Repubblica di Salò. Numerose sono le defezioni.
  • 12 APRILE – Muore Roosevelt, gli succede Truman come Presidente degli Stati Uniti d’America
  • 12 APRILE / 25 APRILE – Continuano le liberazioni delle città centro settentrionali dai tedeschi da parte di partigiani e alleati.
  • 25 APRILE – Inizia l’attacco sovietico a Berlino
  • 25 APRILE – a Milano, paralizzata dagli scioperi, Mussolini incontra i rappresentanti del CLNAI (Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia) che gli offrono un’ultima possibilità di resa incondizionata. ll duce chiede poche ore di tregua: subito dopo si dirige verso il lago di Como. 
  • 26 APRILE – Sul fiume Elba, in Germania, si congiungono le truppe alleate americane e inglesi, con le truppe sovietiche
  • 26 APRILE – La radio trasmette la condanna a morte comminata dal CLN per i capi del fascismo
  • 27 APRILE – A Dongo, sul lago di Como, una formazione partigiana cattura Mussolini, mentre si dirigeva verso il confine svizzero insieme a un convoglio di militari tedeschi
  • 28 APRILE – Benito Mussolini e Claretta Petacci, insieme ad altri 15 gerarchi fascisti sono giustiziati per ordine del CLNAI (Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia, l’organo di coordinamento della Resistenza italiana nell’Italia settentrionale durante la Seconda Guerra Mondiale).
  • 29 APRILE – I corpi di Mussolini, della Petacci e di altri gerarchi sono esposti in piazzale Loreto a Milano, dove otto mesi prima i fascisti avevano fucilato 15 ostaggi.
  • 29 APRILE – A Caserta i tedeschi firmano l’atto di resa in Italia e in Austria alle Forze Alleate.
  • 30 APRILE – In Germania si suicida Hitler e il suo corpo verrà bruciato da suoi collaboratori
  • 1° MAGGIO – Viene emanata un’ordinanza prefettizia che vieta le uccisione sommarie di fascisti (fino ad allora ne sono stati uccisi circa 15 mila, sopratutto in Italia del Nord)
  • 2 MAGGIO – Hanno praticamente seguito le disposizioni firmate a Caserta, presso la Regia nel documento “resa di Caserta” che sancisce la resa totale delle forze neofasciste agli Alleati. Questa data segna la sconfitta definitiva del fascismo e del nazismo in Italia.
  • 4 MAGGIO – Al Brennero gli Alleati provenienti dalla Germania si ricongiungono con quelli provenienti dall’Italia.
  • 7 MAGGIO – Resa incondizionata della Germania agli Alleati
  • 8 MAGGIO – Cessano le ostilità in tutta Europa
  • 11 GIUGNO – La Venezia Giulia viene divisa in due: Trieste viene divisa tra anglo-americani e jugoslavi
  • 12 GIUGNO – Si dimette il governo Bonomi e il Re affida il nuovo incarico a Ferruccio Parri
  • 26 GIUGNO – A San Franciso 50 paesi approvano la Carta delle Nazioni Unite
  • 15 LUGLIO – L’Italia dichiara guerra al Giappone
  • 16 LUGLIO – Nel deserto del Nuovo Messico, viene sperimentata la prima bomba atomica
  • 17 LUGLIO – Ultimatum al Giappone: la sola alternatica alla distruzione totale è la resa senza condizioni
  • 6 AGOSTO – Un bombardiere Usa sgancia una bomba atomica su Hiroshima
  • 9 AGOSTO – Un altro bombardiere Usa sggancia una seconda bomba atomica sul Giappone e colpisce Nagasaki
  • 2 SETTEMBRE – Nella baia di Tokio, sulla corazzata americana Missuouri, il Giappone firma l’atto di resa che segna la fine ufficiale della Seconda Guerra Mondiale
  • 24 NOVEMBRE – Cade il governo Parri
  • 10 DICEMBRE – Si insedia il governo De Gasperi I a cui partecipano tutti i partiti

 

 

Tag: FascismoFascismo in Sardegna
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