I Filistei sono stati l’antico popolo della Palestina che colonizzò la regione costiera tra le attuali Tel Aviv e la Striscia di Gaza, quando l’area era di pertinenza dei Cananei e si chiamava per questo “terra di Canaan”.
Possibili origini achee
I Filistei giunsero in Palestina nel 1200 a.C.
La loro proveninenza è incerta, ma secondo alcuni studiosi, essi fecero parte dei cosiddetti “Popoli del Mare” e la loro regione di partenza fu probabilmente la costa più meridionale dei Balcani, quella sull’Egeo, come dimostrano le raffigurazioni rinvenute in alcune iscrizioni egiziane che li rappresenta con armi riconducibili agli antichi abitatori del Peloponneso, gli Achei.
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Anche la Bibbia riprende questa teoria pregrecista dei Filistei e li considera originari dell’isola di Creta.
A dare poi un ulteriore credito alla provenienza balcanica dei Filistei, con riferimento stavolta ad un’origine micenea, sono alcune ceramiche tardo micenee, rinvenute alla periferia di Gaza.
Analogie coi bronzetti nuragici
A Decimoputzu, in Sardegna, è stato ritrovato invece un bronzetto nuragico che raffigura Sardus Pater con un copricapo piumato molto simile a quello usato dai Filistei.
Gli Egizi li confinano in Palestina
I Filistei prima di arrivare in Palestina, attaccarono l’Egitto di Ramses III, ma subirono la sconfitta, furono espulsi dal territorio egiziano e confinati proprio sulla costa di Gaza, nell’attuale Palestina.
Padroni del Mediterraneo
Secondo il biblista Giovanni Garbini i Filistei, prima di questo confinamento territoriale, avevano rappresentato in epoca protostorica (tarda età del Bronzo), un popolo dominante del Mediterraneo, lo dimostrano i numerosi ritrovamenti di ceramiche filisteee (o submicenee) fino alle coste della penisola italica: Sicilia, Sardegna, Lazio, Veneto.
La guerra con gli Israeliti
I Filistei furono notoriamente un popolo bellicoso, capaci, con il loro arsenale a base di armi in ferro di sconfiggere a più riprese le genti che già vivevano attorno alla Palestina.
La superiorità tecnologica rispetto agli Israeliti che ancora usavano armi di bronzo, fu tale che il predominio dei Filistei durò a lungo.
I rapporti di forza tuttavia si invertirono parzialmente nelle regioni dell’entroterra, dove gli Israeliti – dal 1080 a.C. al 931 a.C. – mantennero il possesso delle aree del Canaan sebbene, secondo alcuni studiosi, i Filistei glieli “affidarono” sotto una sorta di protettorato.
Mentre, sulla costa il controllo delle principali città stato rimase in mano ai Filistei fino all’arrivo degli Assiri.
I Filistei si attestano sulla costa,
gli Israeliti espugnano l’entroterra.
Davide li sconfisse, gli Assiri li annullarono
Secondo la narrazione biblica sotto il Re Davide, gli Israeliti sconfissero i Filistei sebbene la sottomissione definitiva di questo popolo fu ad opera degli Assiri solo nel 732 a.C. che li sottoposero definitivamente.
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Da queste sconfitte militari i Filistei iniziarono un processo di dissoluzione etnico-culturale con le popolazioni originarie della regione.
Alla fine del V secolo a.C. i Filistei subirono prima il processo di ellenizzazione e poi furono convertiti all’ebraismo.
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Origine del nome Palestina
Quando i Filistei furono costretti dall’Egitto a migrare a nord e a stanziarsi sulle coste dell’attuale Striscia di Gaza, la regione prese il nome di Philistia.
Filistia da Peleshet era un toponimo che già i Greci avevano utilizzato (introdotto da Erodoto) e indicava proprio la “terra dei Filistei”.
Filistei – Philistia – Palestina
I Filistei in un paio di secoli, dal 1200 a.C. in poi, raggiunsero il numero di circa 30 mila individui e grazie alla superiorità tecnologica riuscirono con armi di ferro a controllare saldamente il territorio e a soggiogare a lungo i vicini israeliti.
Solo con la conquista assira della regione i Filistei persero definitivamente il dominio entrando in un processo di assimilazione nella cultura e nella lingua semitica.
I Romani la ribattezzarono Palestina
I Filistei adottarono prima la lingua dei Cananei, poi i loro lemmi vennero assorbiti dall’aramaico. Il nome Palestina tuttavia venne riadottato durante la dominazione romana, quando l‘Imperatore Adriano, per far dispetto agli ebrei dopo la rivolta ebraica del 135 d.C., riesumò la vecchia denominazione che richiamava proprio quella degli antichi nemici degli Israeliti, cancellando quella di Iudea.