Devastata da un assalto teppista la kebabberia di Alì durante il Carnevale ’25.
- LEGGI ANCHE: Alcolismo giovanile e spazzatura in pineta a Dorgali
Due giornate di terrore
L’assalto teppista alla kebabberia di Alì durante il Carnevale dorgalese 2025 è avvenuto in due tempi.
Un tempo è stato il pomeriggio di domenica 24 febbraio quando alcuni partecipanti alla sfilata si sono introdotti nel locale assaltando il servizio igienico, buttando a terra gli arredi e portando via alcune sedie.
Tutto ciò non prima di aver aggredito e minacciato il proprietario che – fuori dal locale – cercava di fermare i giovani violenti che gli portavano via le sue cose. Spettatori numerosi passanti hanno deciso di non intervenire in sua difesa.
Il secondo tempo dell’assalto è invece accaduto martedì 26, quando., sempre durante la manifestazione e approfittando della confusione, è stato sparato un fumogeno dentro il locale danneggiando la merce pronta per essere servita.

Il baratro
La devastazione della kebabberia di Dorgali durante la manifestazione del Carnevale Dorgali 2025, apre un altro scenario sul baratro in cui, una parte della società civile di questo paese, è piombata da alcuni anni a questa parte.
- LEGGI ANCHE: Al porto di Cala Gonone, dov’è lo Stato?

Allargare lo sguardo
Evitando una generalizzazione negativa sull’intera rassegna ed evitando altresì di porre all’indice esclusivamente il carnevale dorgalese (come si evince chiaramente anche dall’intervista), è possibile allargare lo sguardo alla situazione generale di una società, quella italiana e non solo, sempre più preda del capitalismo selvaggio.
- LEGGI ANCHE: Dopamina e capitalismo
Un mondo in bottiglia
Una società incapace di capire il significato originario del carnevale, della burla, del tempo libero e del divertimento, che vive questi momenti per celebrare violenza, egocentrismo malato, narcisismo, maleducazione, ignoranza massificata e, non ultimo, per accelerare il consumo di birra di scarsa qualità a beneficio delle tasche di chi la produce e la vende.
Alcolismo giovanile accettato
Sullo sfondo, dietro un alcolismo giovanile che non è mai stato veramente affrontato e capito, continua la trasformazione dei cittadini in consumatori compulsivi e alienati dalla realtà.
- LEGGI ANCHE: Bevande zuccherate e dipendenze
Giustificazionismo genitoriale
Giovani cittadini che faticano a trovare un senso della vita, a maturare un progetto, ad impegnarsi per avere un ruolo positivo e costruttivo nella società del domani. E così, tra giustificazionismo genitoriale, omertà, analfabetismo funzionale e di ritorno, continua sempre più veloce la distruzione del sogno che i padri fondatori della repubblica avevano avuto dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.
Dipendenze per fuggire al brutto
Olocausto ecologico; terza guerra mondiale a pezzi; aziendalizzazione della scuola; privatizzazione della formazione; classe politica per buona parte in pasto alle oligarchie locali, regionali, nazionali e internazionali, uccidono le voglie di fare progetti dei ragazzi che, se non sostenuti a dovere, finiscono per diventare ingranaggio di una catena di dipendenza dall’alcol e dalle droghe per fuggire alla brutta realtà.
- LEGGI ANCHE: Ridateci il cinema all’aperto di Cala Gonone