La Stele di Nora custodisce la più antica attestazione del nome “Sardegna”
Nora è l’antica città fenicia (VIII secolo a.C.) che, grazie alla sua posizione geografica al centro del Mediterraneo, divenne snodo commerciale di fondamentale importanza per i traffici che mettevano in collegamento la Penisola Iberica, il Nord Africa, l’Europa meridionale e il Medio Oriente.
Protezione naturale dal vento
La scelta del sito dove installare un porto era ovviamente dettata dal fatto che l’istmo di capo Pula offriva una eccezionale protezione naturale dal vento.
Nora ebbe poi un altro periodo di splendore con l’avvento dei punici in Sardegna (IV secolo a.C.) fino a quando non fu loro sottratta dai Romani nel 238 a.C.
Sotto il dominio romano, Pula divenne municipium (I secolo d.C.) e raggiunse il massimo splendore con una crescita demografica che arrivò a sfiorare gli 8 mila abitanti.
Chilometro zero
Inoltre, a Nora venne attestato il ruolo di caput viae, ovvero, chilometro zero per tutte le altre destinazioni della Sardegna e della Corsica.
Oggi le testimonianze archeologiche di questo antico passato possono essere ammirate nell’area dove sono stati fatti gli scavi ma anche nelle profondità marine immediatamente prospicienti la costa di Punta del Coltellazzo è possibile osservare i resti delle strade romane.
Sito archeologico di Nora
Quel che resta del sito di Nora accoglie i suoi visitatori con i ruderi delle terme a cui seguono:
- le vie pavimentate;
- la piazza del Foro;
- il tempio con pronao a sei colonne;
- la necropoli;
- l’acquedotto;
- la villa signorile, con atrio tetrastilo del III secolo d.C., porticato a quattro colonne e stanze abbellite con mosaici: tra cui il “Nereide” ;
- l’anfiteatro, che aveva in origine un rivestimento in marmo e ospitava oltre mille posti a sedere disposti su venti scalinate;
- il santuario di Esculapio, impreziosito da una terrazza mosaicata (IV secolo) dove probabilmente si celebrava il rito di incubazione.
Cenni di Nora nel’500
L’area di Nora venne segnalata per la prima volta nel cinquecento dall’erudito Giovanni Fara, a cui seguirono alcune citazioni dei viaggiatori ottocenteschi e poi, proprio sul finire di quel secolo, nel 1889, iniziarono i primi scavi ad opera di Giovanni Spano, Filippo Vivanet e Filippo Nissardi.
Le prime campagne di scavo
La prima importante campagna di scavo condotta con metodi sistematici e maggiore rigorosità scientifica nell’antica città di Nora fu condotta tra il 1952 e il 1960 da Gennaro Pesce.
La grande storia dell’antichità
Visitare il sito archeologico di Nora è come immergersi a freddo nel passato più antico della Sardegna, quando fenicio-punici prima e romani poi, usavano queste terre per esercitare il loro dominio.
A Nora, come in altri siti archeologici così antichi, si trovano sovrapposte le une alle altre, le tre grandi civiltà del mondo antico: Fenici, Punici e Romani.
Nuragici
Le strutture oggi visibili sono pertinenti in prevalenza alla fase romana ma nell’area sono state trovate pure tracce della presenza nuragica (età del bronzo), come il pozzo nuragico presso le “Terme a Mare” e dei manufatti d’importazione micenea, che certificano gli scambi tra Sardegna e Grecia Antica.
A Nora, sempre del periodo risalente all’epoca di scambi nuragici / fenici, si trova la stele di Nora (VIII secolo a.C.) dove c’è riportata l’iscrizione in un alfabeto simile al fenicio, con la più antica attestazione del nome della Sardegna. La dicitura è Shrdn, cioè ‘Sardegna’.
La stele di Nora
è il più antico documento dell’Occidente
Necropoli
Altri resti più antichi rinvenuti si riferiscono ad una necropoli con tombe databili tra la fine del VII e gli inizi del VI secolo a.C.
Della città originaria rimangono invece i tophet, le fondazioni alla dea Tanit, alcuni impianti artigianali che si trovano più vicino al mare e i resti delle fortificazioni.
- LEGGI ANCHE: SANT’EFISIO
Capitale di Sardegna e Corsica
Tra il V e il IV secolo a.C. sarebbero cominciati i contatti di Nora con Roma, lo testimoniano alcuni materiali rinvenuti nelle tombe.
L’importanza geopolitica dell’area fu raggiunta quando la Sardegna fu conquistata (238 a.C.) e Nora divenne la più importante città dell’isola, tanto che inizialmente fu scelta proprio come capitale della provincia di Sardegna e Corsica.
L’urbe romana
I Romani costruirono nella città numerosi edifici, ancora oggi in piedi e diventati icona del sito e dell’archeologia mondiale, come il foro, il teatro, l’anfiteatro, gli impianti termali e le case.
Nora, a quel tempo era municipio e centro commerciale che dialogava vivacemente con tutte le principali città del Mediterraneo.
I Vandali in Sardegna
L’abbandono del sito iniziò solo nel corso del V secolo, quando i Vandali occuparono questa parte della Sardegna e strozzarono i traffici marittimi.
Per gli abitanti il destino fu quello di ritirarsi all’interno e per la città cominciò il declino, tanto che nel VII secolo, l’anonima Cosmografia ravennate cita Nora come praesidium (fortezza e non più città ).
Sant’Efisio
In epoche più recenti, Nora riprese un certo grado d’importanza, grazie alla tradizione del martirio di sant’Efisio, che avvenne qui e al quale venne dedicata una piccola chiesa eretta nel 1089.
Dopo di che, sparì dalle mappe geografiche per alcuni secoli fino alla riscoperta dell’archeologia moderna.
Pula e il suo patrimonio archeologico
L’area archeologica di Pula è una delle più importanti dell’Europa meridionale e si avvale di un’offerta che per il turismo culturale è a dir poco ghiotta.
Pula e il suo territorio, mettono infatti a disposizione un patrimonio di notevole interesse e al quanto variegato. A cominciare appunto dalla città di Nora, che può essere apprezzata e conosciuta sia seguendo il filone fenicio-punico che romano; quindi, la vicinissima Torre del Coltellazzo, per passare poi alla suggestiva Chiesa di Sant’Efisio, sempre a Nora.
Infine, si può chiudere l’escursione a Pula, in corso Vittorio Emanuele, 67 per una comoda visita al Museo Civico Archeologico di “Giovanni Patroni” dove esperte guide sapranno spiegare i particolari più interessanti dei reperti rinvenuti nelle varie aree archeologiche del territorio.
- LEGGI ANCHE: GLI SHARDANA
Informazioni utili
- Indirizzo: località Nora, Pula; telefono 070 921470/92440304
- Esiste un servizio di visite guidate
- Biglietto: € 5,50, € 4 (gruppi più di 20), € 2,50 (minori 14)
- Orari: estivo 9,00-20,00; invernale: 9,00-17,30
- e-mail: patrizia.melis@comune.pula.ca.it – cop.tur@tin.it
La chiesa romanica di Sant’Efisio
La chiesetta romanica vicino al sito archeologico di Nora, dove, secondo la leggenda, avvenne il martirio del santo guerriero rievocato ogni anno durante la Festa di sant’Efisio, molto sentita a Cagliari (di cui Sant’Efisio è patrono), a Pula e in gran parte della popolazione sarda.