Il rapporto tra l’arenile del Poetto e le città di Cagliari e Quartu Sant’Elena è relativamente recente. Solo nel corso del Novecento, con l’espansione del turismo balneare, questa lunga striscia di sabbia inizia a essere vissuta come spiaggia urbana. Fino ad allora, la storia del Poetto, di Cagliari e di Quartu Sant’Elena erano tre realtà geograficamente e socialmente separate.
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📌 Origine del nome
L’origine del nome “Poetto” è controversa. Alcune teorie lo collegano alla torre di Mezza Spiaggia, detta anche “del Poeta”, mentre altre lo fanno risalire al termine catalano “pohuet” (piccolo pozzo), forse per la presenza di sorgenti o cavità nella zona della Sella del Diavolo.
Storia del Poetto: il legame tra la spiaggia e le città
Il rapporto tra l’arenile del Poetto e le città di Cagliari e Quartu Sant’Elena è relativamente recente. Solo nel corso del Novecento, con l’espansione del turismo balneare, questa lunga striscia di sabbia inizia a essere vissuta come spiaggia urbana. Fino ad allora, Cagliari e il Poetto erano due realtà geograficamente e socialmente separate.

⛱️ Prima del Poetto: i cagliaritani preferivano Giorgino
Fino ai primi anni del ’900, i cagliaritani frequentavano principalmente le spiagge occidentali come Giorgino e Sa Pedixedda, luoghi legati all’attività dei pescatori. Il Poetto, invece, era considerato una zona malsana, a causa delle zanzare provenienti dallo stagno di Molentargius, e pericolosa dal punto di vista difensivo per via delle invasioni dal mare.

🏗️ Nascono i Bagni Carboni: il Poetto diventa spiaggia urbana
Nel 1913 viene costruito il primo stabilimento balneare del Poetto: i Bagni Carboni, situati oltre la Sella del Diavolo. L’iniziativa di alcuni imprenditori segna una svolta epocale. Poco dopo, nel 1912, viene anche inaugurata la linea tramviaria che collega il centro di Cagliari alla spiaggia: un servizio moderno e accessibile.
I casotti del Poetto: vita da spiaggia a Cagliari
Tra gli anni ’20 e ’30, il Poetto si popola di casotti: baracche in legno smontabili costruite vicino al mare. Nel tempo diventano un vero fenomeno sociale. Durante il fascismo, le strutture vengono affidate a colonie marine per bambini, trasformandosi in un simbolo del costume cittadino.

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Fascismo e stabilimenti balneari nella storia del Poetto
Gli stabilimenti come il Lido e il D’Aquila diventano sedi di propaganda e luoghi di intrattenimento pubblico. Il numero di casotti cresce rapidamente, arrivando a oltre 1.400 nel 1959, al punto da creare problemi di igiene, sicurezza e gestione pubblica.

💣 Tra guerre e ricostruzione: il Poetto sotto assedio
Durante la Seconda Guerra Mondiale, i nazisti ordinano l’abbattimento dei casotti per timore di uno sbarco alleato. Il litorale, già teatro di incursioni storiche (come lo sbarco francese del 1793), torna ad avere una funzione strategica.
Storia del Poetto: la rinascita del dopoguerra
Nel 1946 i cagliaritani tornano al Poetto, ricostruendo i casotti anche fino all’Ospedale Marino. Tuttavia, la spiaggia resta per anni segnata dalle macerie del conflitto e dai prelievi illeciti di sabbia per usi edilizi.
🚋 Il tram e la storia del Poetto
Dal 1912 al 1973, il Poetto è collegato a Cagliari tramite una linea tramviaria regolare: un caso unico in Sardegna. Le fermate lungo il tragitto diventano veri e propri punti di ritrovo estivo per generazioni di cittadini. Negli anni ’70, il tram viene sostituito dagli autobus, con l’effetto collaterale di incentivare il traffico automobilistico.

Storia del Poetto: il boom edilizio e l’erosione della spiaggia
A partire dagli anni ’50, il Poetto viene progressivamente cementificato. Le cabine degli stabilimenti aumentano, vengono chiusi accessi al mare e si moltiplicano strutture abusive. La costruzione di casotti in muratura altera il paesaggio originario, mentre l’ambiente inizia a subire gravi danni.
🚨 Forze dell’Ordine, associazioni e zone riservate
Negli anni del boom balneare, varie istituzioni ottengono porzioni del Poetto: Ferrovie, Poste, Manifattura Tabacchi, Rinascente, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia, Esercito. La spiaggia si frammenta e si istituzionalizza.
🏥 L’Ospedale Marino: architettura razionalista sul mare
Nel 1937 viene inaugurato l’Ospedale Marino, progettato da Ubaldo Badas. Costruito sul retrospiaggia, rappresenta un raro esempio di architettura razionalista in Sardegna. Dopo varie interruzioni e riassegnazioni, resta attivo fino al 1982.

🌊 Erosione e ripascimento: il Poetto perde la sua sabbia
A partire dagli anni ’90, il fenomeno dell’erosione della sabbia si fa drammatico. Tra le cause principali:
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Prelievi di sabbia nel dopoguerra
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Cementificazione
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Installazione di bracci a mare
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Scomparsa della posidonia
Nel 2002 si avvia un ripascimento artificiale con sabbia grigia di fondo marino, che altera per sempre l’estetica originaria della spiaggia.
🌱 Il Poetto oggi: turismo, tutela e futuro
Negli ultimi anni, grazie a una nuova sensibilità ambientale e al rinnovato valore economico del turismo sostenibile, la spiaggia del Poetto è tornata al centro dell’attenzione. L’inserimento di aree pedonali e la valorizzazione ecologica sono oggi elementi chiave per il rilancio.

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📜 Dal Medioevo a oggi
● 1793 – Sbarco francese al Poetto
● 1912 – Inaugurazione della linea tramviaria
● 1913 – Nascono i Bagni Carboni
● 1920-1930 – I casotti diventano fenomeno di massa
● 1937 – Inaugurazione Ospedale Marino
● 1943 – Distruzione dei casotti per timore d’invasione
● 1958 – Allaccio stradale diretto con Quartu
● 1973 – Fine del tram: subentrano gli autobus
● 2002 – Ripascimento artificiale
● 2010 – Il turismo diventa risorsa strategica per Cagliari
