Il Palazzo delle Poste e Telegrafi di Nuoro si trova in piazza Crispi che, durante gli anni del Fascismo, divenne il punto di raccordo tra la città storica e l’espansione a monte la quale, proprio da questa realizzazione, proseguì per tutto il Ventennio.
OSTENTARE PER FAR CREDERE
La struttura fu commissionata dal Ministero delle Comunicazioni (1861-1931) che appena tre anni prima, con il Decreto Regio n.596, era subentrata al Ministero delle poste e telegrafi, e alle cui dipendenze erano passati anche l’amministrazione autonoma delle ferrovie dello stato e i nuovi servizi postale e telegrafica riorganizzati nel 1925.
A Nuoro, la realizzazione di un edificio pubblico al centro dell’abitato, rientrava nel piano di ammodernamento e riqualificazione urbana che vedeva la cittadina ormai pronta ad accogliere gli uffici dell’istituenda Provincia di Nuoro.
Per il Governo Fascista occorreva dunque, anche nella Sardegna più remota, dare (e per certi versi “ostentare”) un segno concreto del nuovo corso politico.
LA DESCRIZIONE
Il Palazzo delle Poste e dei Telegrafi si trova oggi al centro di Nuoro nella conosciutissima piazza Crispi dove subito risalta in bellezza e autorevolezza grazie al suo aspetto massiccio, articolato in un’imponente torre in granito e vulcanite che si collega direttamente con il corpo centrale attraverso un maestoso porticato ad archi. Sopra, la facciata, presenta invece le finestre e la fascia in vulcanite. Infine il particolare ben visibile anche dal basso, in rilievo, il leone e alcune maschere stilizzate.
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LA PARZIALE DEMOLIZIONE DEL ’62
Il palazzo delle Poste, nel 1962, è stato demolito sul versante sinistro, durante le ristrutturazioni necessarie all’ampliamento degli spazi coperti e dei nuovi uffici amministrativi.
Il risultato, oltre all’imbruttimento della figura attraverso la cancellazione del cortile che conservava interessanti soluzioni architettoniche, la deturpazione parziale della piazza che ospita un accostamento piuttosto conflittuale tra una figura architettonica ricercata (e “parlante“) e un anonimo palazzo mal finestrato. Infine, anche le aree interne, sono state rimodulate rispetto alla concezione originale per rispondere meglio alle funzionalità degli uffici moderni.
LA NUORO DEL VENTENNIO
A Nuoro, Il Palazzo delle Poste, fece dunque da apripista alle nuove realizzazioni architettoniche che caratterizzarono la cittadina durante il Ventennio Fascista. Tra cui: l’Ospedale Civile di San Francesco, il Palazzo del Comune, lo stabile del Liceo Classico G.Asproni e il Palazzo della Camera di Commercio.
1927-1938: NUORO COME ADDIS ABEBA
Angiolo Mazzoni del Grande fu l’ingegnere bolognese che progettò il Palazzo delle Poste di Nuoro nel 1927. Si trattò del primo di una lunga serie di palazzi delle poste (17 in tutto) edificati in tutta Italia, da Trieste a Palermo, e faceva parte di quel filone architettonico ripreso nella traccia del Piano Regolatore di Addis Abeba (Etiopia, 1938): una riqualificazione della capitale africana assoggettata al dominio italiano che doveva prevedere l’ampliamento della ferrovia e la creazione di tre stazioni similari proprio al Palazzo delle Poste di Nuoro. Il progetto tuttavia saltò allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e alla presa dell’Etiopia da parte dei britannici.
ANGIOLO MAZZONI, DIMENTICATO PERCHÉ FASCISTA
Angiolo Mazzoni (1894-1979) nel corso della sua lunga carriera, fu uno dei più importanti progettisti di edifici pubblici italiani della prima metà del ‘900. I suoi lavori più noti sono stati le stazioni ferroviarie e gli uffici postali, realizzati anche grazie al sostegno pubblico alla causa fascista. Mazzoni fu, infatti, un pubblico fiancheggiatore del fascismo fino a tutto il dopoguerra e ciò gli costò, all’epilogo della dittatura, l’esilio volontario in Colombia (1945-1963), ma, soprattutto, un tardivo riconoscimento da parte della critica architettonica mondiale, pur essendo stato, di fatto, autore di primissima importanza, sia per la produttività che per la qualità : gli edifici pubblici da lui concepiti ancora oggi, infatti, sono pienamente operativi nella specifica funzione per cui erano stati progettati.
A NUORO REALIZZÒ IL PRIMO DEI 17 EDIFICI POSTALI ITALIANI
L’incarico più importante che Angiolo Mazzoni ricevette nella sua carriera, fu senz’altro la realizzazione della Stazione Termini, nel 1939, progetto che fu interrotto nel ’43 e venne ultimato da altri progettisti che il ministero dei Trasporti individuò perché non avevano avuto legami col passato fascista. In Sardegna l’opera più importante di Mazzoni rimane il Palazzo delle Poste e Telegrafi di Nuoro.