- Denominazione: Nuraghe Usanis
- Comune di pertinenza: Osidda
- Area geografica: Nuorese
- Stato di conservazione: diroccato e interrato
- Accessibilità: mediocre. Per arrivare al sito è necessario entrare in una proprietà privata
- Servizi: nessuno
- Segnalazione stradale: scarsa. Solo un cartello sulla Provinciale 15 per Osidda
- Tipologia: due torri unite da un bastione. Presenza di un villaggio attorno
- Epoca: Età del Bronzo, II millennio a.C.
- Altezza: 2,10 metri (torre centrale)
- Diametro: 9,50/7,20 metri (torre centrale)
- Materiale costruttivo: conci di granito
- Caratteristiche: costruito sopra un rilievo collinare dispone di grossi blocchi leggermente sbozzati, disposti regolarmente su filari. Al mastio si accede tramite l’ingresso principale regolarmente sovrastato da apposita e caratteristica architrave di maggiori dimensioni rispetto agli altri conci. Il nuraghe è in continuità costruttiva con la cinta muraria che perimetra l’area per diversi metri. L’area probabilmente ospitava anche un villaggio di capanne.
- Emergenze archeologiche nelle vicinanze: il nuraghe Usanis si trova in un territorio, quello di Osidda, tra i più ricchi di testimonianze nuragiche e prenuragiche della Sardegna. Nelle alture e nei punti strategici dei principali crocevia vi sono nuraghi come il nuraghe S’Iscobalzu e il villaggio nuragico de Sa Contra ‘e Seris.
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Osidda cuore della civiltà nuragica
Osidda è uno dei comuni della Sardegna con la maggior concentrazione di testimonianze nuragiche. Le stime parlano di 1 nuraghe ogni 2 chilometri quadrati. Ciò significa una densità che dimostra come l’area era stata presidiata dalla popolazione degli antichi abitatori della Sardegna.
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Tirso, il fiume più lungo della Sardegna
Le alture e le vie di comunicazione erano infatti presidiate da queste strutture che servivano a controllare un territorio fondamentale per la Sardegna. Siamo infatti nelle porzioni più interne dell’isola, ricche di acqua (attraverata dai fiumi Tirso e Rio Molo che congiungono in località Giunturas) e pianure delimitate da piccole colline, ma sopratutto crocevia per i collegamenti da una costa all’altra.
L’editto delle chiudende e lo smontaggio dei nuraghi
Con l’Editto delle chiudende del 1820, la riforma agraria che favorì la privatizzazione delle terre comuni, i perimetri dei terreni venivano determinati costruendo muretti a secco.
I materiali in parte venivano raccolti direttamente dai siti archeologici nuragici, dove la grande concentrazione di conci già lavorati agevolava le operazioni di impilamento.
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Usanis origine del nome
Usanis deriva dal latino “ustulare” (= “brucciacchiare” o “bruciare”) na delle interpretazioni suggerisce che Usai potrebbe derivare dal nome di un antico villaggio, Usanis, situato nell’agro di Osidda, nella provincia di Nuoro, Sardegna. È anche possibile che il cognome abbia legami con il verbo latino “ustulare”, che significa “bruciare” o “bruciacchiare”.