L’Agnocasto (Vitex agnus-castus), conosciuto anche come Pepe falso o Pepe dei monaci, è un arbusto mediterraneo appartenente alla famiglia delle Verbenaceae. Diffuso lungo i corsi d’acqua e nelle zone umide dal clima temperato, può raggiungere fino a 6 metri di altezza e produrre ampi cespugli. La sua fioritura estiva, da luglio a settembre, regala spighe di fiori violacei ricche di nettare. Oltre al valore ornamentale, l’Agnocasto è apprezzato in erboristeria per le sue proprietà legate all’equilibrio ormonale femminile, sebbene non manchino effetti collaterali che richiedono un uso consapevole.
- LEGGI ANCHE: La Scilla marittima
- LEGGI ANCHE: Fiori spontanei della Sardegna

Agnocasto
(Vitex agnus-castus)
Scheda botanica: habitat, descrizione, fioritura e utilizzi erboristici di questa pianta mediterranea.
Dati rapidi
- Guarda anche ilsito della Società Italiana di Botanica, sezione sarda


🌿 L’Agnocasto nella tradizione antica
L’Agnocasto (Vitex agnus-castus) era conosciuto già nell’antica Grecia, dove veniva utilizzato nei riti dedicati a Demetra, dea della fertilità e del raccolto. I suoi rami venivano intrecciati e posti nei templi o nelle case come simbolo di protezione e purezza. Anche in epoca romana la pianta era apprezzata sia per il valore ornamentale, grazie ai fiori profumati, sia per i presunti effetti calmanti e regolatori sul corpo femminile.
🌸 L’Agnocasto nel Medioevo
Durante il Medioevo l’Agnocasto divenne noto con il nome popolare di “Pepe dei monaci”, poiché si riteneva che i suoi frutti avessero proprietà in grado di ridurre la libido e favorire la castità. Questa credenza ne determinò l’ampio uso nei monasteri, consolidando il legame simbolico della pianta con il controllo delle pulsioni. Ancora oggi, la sua fama di pianta medicinale legata all’equilibrio ormonale deriva da queste antiche tradizioni, tramandate fino all’erboristeria moderna.

