Sa Crabissa di Austis: il monolite del Mandrolisai
Un blocco granitico alto oltre 50 metri che svetta isolato in una valle di macchia mediterranea: siamo nel Mandrolisai, nel territorio comunale di Austis, su un tappeto fitto di mirto, lentisco e leccio. Il monumento naturale, chiamato Sa Crabissa (“la ragazza”), deve il nome alla stele granitica che ricorda il profilo di una giovane in costume tradizionale. Raggiungerla è semplice e suggestivo: il sentiero CAI n°501 (tracciato nel 2008) parte dall’area attrezzata di Su Fustiarbu (quota 610 m s.l.m.), dove si può lasciare l’auto, e prosegue in direzione sud-est per circa 40 minuti a piedi. La sagoma imponente di Sa Crabissa si distingue nettamente sulla bassa vegetazione, orientando il cammino e regalando, all’arrivo, uno dei paesaggi più iconici della Sardegna interna.
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La leggenda di Sa Crabissa: la “donna di Cabras” pietrificata dall’amore
Una suggestiva leggenda popolare spiega l’origine del nome Sa Crabissa. Si narra che la fanciulla fosse originaria di Cabras — da cui deriverebbe il nome: Cabras → Crabarissa → “donna di Cabras”. Durante la transumanza, l’antica pratica di spostare il bestiame tra montagna e mare seguendo le stagioni, la giovane incontrò un pastore di Austis e tra i due nacque un amore intenso. Si scambiarono doni e promesse di matrimonio, ma il destino fu crudele: il pastore, una volta ripartito, non fece mai ritorno.
La ragazza, disperata, decise di mettersi in cammino per raggiungerlo, ma giunta ad Austis seppe che lui si era sposato con un’altra. Il dolore del tradimento fu così grande che, tornando verso casa, si pietrificò nel luogo dove oggi si erge la stele granitica, trasformandosi per sempre in Sa Crabissa, la “donna di Cabras”.
Questa leggenda, tramandata oralmente per generazioni, arricchisce di fascino e mistero uno dei monumenti naturali più singolari della Sardegna centrale, unendo paesaggio, cultura pastorale e sentimento popolare.

Un simbolo paesaggistico del Mandrolisai
Sa Crabissa non è soltanto una leggenda: la sua imponente sagoma granitica, alta oltre 50 metri, è oggi uno dei simboli paesaggistici più riconoscibili del Mandrolisai. Isolata al centro di una valle ricoperta da macchia mediterranea, la roccia sembra davvero riprodurre le linee di un volto femminile con il tipico copricapo del costume tradizionale sardo. Questo singolare fenomeno naturale è il risultato di millenni di erosione del granito da parte degli agenti atmosferici, che hanno modellato il blocco in forme sinuose e armoniose, capaci di evocare la figura umana.
Trekking e turismo naturalistico
Il monumento naturale di Sa Crabissa è una tappa molto apprezzata dagli escursionisti e dagli amanti della natura. Il sentiero CAI n.501, che parte dalla località Su Fustiarbu (quota 610 m s.l.m.), conduce alla roccia con una camminata di circa 40 minuti, adatta a camminatori mediamente allenati. Il percorso attraversa boschi e tratti di vegetazione fitta, offrendo panorami spettacolari sulla campagna di Austis e sulla regione del Mandrolisai. La zona è particolarmente suggestiva in primavera e in autunno, quando i colori del paesaggio esplodono e la luce del sole esalta le forme della stele, rendendola ancora più maestosa e misteriosa.
