Ai piedi del Supramonte
La Chiesa di Buon Cammino di Dorgali rappresenta una delle più preziose testimonianze del patrimonio architettonico e religioso della Sardegna centrale.
Questa chiesa campestre, semplice e armoniosa, sorge in fondo alla Valle di Oddoene, un’area fertile e panoramica incastonata tra le creste del Supramonte Montano e del Supramonte Marino.
Circondata da vigneti, oliveti e frutteti, la Chiesa di Buon Cammino si inserisce in uno dei paesaggi rurali più suggestivi di Dorgali, dove spiritualità, natura e tradizione agricola convivono da secoli.
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Scheda informativa – Chiesa di Buon Cammino
📍 Località: Valle di Oddoene, Dorgali (NU)
🗝 Coordinate GPS: Apri su Google Maps
⛪ Tipologia: Chiesa campestre del XVII secolo
📅 Anno di costruzione: 1621
👫 Fondatori: Pietro Murgia e Maria Fronteddu
🏞️ Contesto: Valle di Oddoene, tra il Supramonte Montano e il Supramonte Marino
🎨 Architettura: Navata con tre campate e cinque cappelle laterali dedicate ai santi: Santa Margherita, San Quirico, Santa Caterina da Siena, Santa Barbara e Sant’Anastasio
🕊️ Caratteristiche: Facciata bianca a capanna con campaniletto a vela e oculo circolare sopra l’ingresso
🙏 Culto: Madonna del Buon Cammino (statua lignea)
🚗 Accesso: Raggiungibile tramite strada panoramica della Valle di Oddoene
🌄 Periodo consigliato per la visita: Primavera – autunno
📷 Suggerimento: Ottima luce per fotografie nel tardo pomeriggio

Chiesa campestre complessa
L’architettura della Chiesa di Buon Cammino si distingue per la sua struttura articolata e inconsueta: l’edificio presenta infatti ben cinque cappelle laterali, elemento raro nelle chiese campestri della Sardegna.
Questa complessità rompe la tradizione costruttiva delle chiese rurali del Seicento, solitamente caratterizzate da impianti semplici e linee essenziali, come nel caso della vicina Chiesa di S’Ena a Dorgali.
La ricchezza strutturale di Buon Cammino riflette l’importanza che il luogo di culto ebbe per la comunità locale, divenendo punto di riferimento spirituale e simbolico per le campagne della Valle di Oddoene.
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Il bianco nella valle
Costruita nel 1621 per volontà di una devota coppia dorgalese, Pietro Murgia e Maria Fronteddu, la Chiesa di Buon Cammino di Dorgali è uno degli esempi meglio conservati di architettura religiosa seicentesca della Sardegna.
L’edificio, rimasto pressoché intatto nel corso dei secoli, colpisce per il suo candido colore bianco, che si staglia luminoso tra i toni verdi e ocra della Valle di Oddoene.
La chiesa presenta una copertura a capanna e un piccolo campanile a vela con campana, elementi tipici delle chiese campestri sarde, reinterpretati qui con sobrietà e armonia.
Il suo profilo semplice, ma elegante, risalta nel paesaggio agricolo e montano, rendendola una presenza spirituale e visiva inconfondibile nel Supramonte di Dorgali.

Descrizione architettonica della Chiesa di Buon Cammino
Sopra il portone d’ingresso si apre un elegante oculo circolare, un passaggio di luce che consente ai raggi solari di illuminare uniformemente la navata, creando un’atmosfera chiara e raccolta.
All’interno, la navata principale è suddivisa in tre campate e conduce verso il presbiterio, semplice ma armonioso.
Sul lato sinistro si trova la sacrestia, uno spazio riservato e funzionale, illuminato da una piccola finestra laterale che diffonde una luce tenue sull’ambiente interno.
La Chiesa di Buon Cammino presenta cinque cappelle laterali, ognuna dedicata a un santo: Santa Margherita, San Quirico, Santa Caterina da Siena, Santa Barbara e Sant’Anastasio.
Queste cappelle, pur nella loro sobrietà, arricchiscono la pianta dell’edificio e testimoniano la devozione popolare del territorio di Dorgali.
Al centro del presbiterio è custodita la statua lignea della Madonna del Buon Cammino, una scultura semplice e intensa, simbolo di fede e protezione per i viandanti e per la comunità rurale della Valle di Oddoene.

Il cortile e gli alloggi per i pellegrini
Il perimetro cortilizio della Chiesa di Buon Cammino è ampio e suggestivo, delimitato in parte da un muro in pietra locale e in parte dalle antiche cumbessias — le tradizionali abitazioni dei pellegrini.
Queste piccole strutture in muratura venivano utilizzate dai fedeli che, soprattutto in primavera e in autunno durante le novene, si recavano a Dorgali per partecipare alle celebrazioni e trascorrere alcuni giorni in preghiera e comunità.
Le cumbessias di Buon Cammino, come in altri santuari campestri della Sardegna, rappresentavano un importante elemento di socialità e accoglienza, simbolo della devozione popolare e dell’antico legame tra fede e vita rurale.
Oggi, la maggior parte delle strutture esterne — il muro perimetrale e gli alloggi dei pellegrini — si trova in stato di dirocco o solo parzialmente conservata.
Rimane tuttavia una cumbessias ricostruita ex novo, utilizzata per ospitare gli organizzatori della festa che si tiene ogni anno a fine maggio, mantenendo viva la tradizione religiosa e comunitaria della Valle di Oddoene.


La Madonna del Buon Cammino
La Madonna del Buon Cammino, protettrice dei viandanti
La Madonna del Buon Cammino è venerata come protettrice dei viandanti e dei pellegrini, simbolo di protezione e guida per chi affronta un cammino fisico o spirituale.
Questo titolo mariano si è diffuso nel mondo cattolico fin dai secoli passati, in particolare lungo le vie di transito, i sentieri di pellegrinaggio e presso le chiese campestri dedicate alla Vergine Maria.
Anche a Dorgali, la Chiesa di Buon Cammino rappresentava un punto di riferimento spirituale per i fedeli e i viandanti che attraversavano la Valle di Oddoene o si spostavano tra il Supramonte Montano e quello Marino.
Il culto della Madonna del Buon Cammino richiama così l’idea di protezione, speranza e fiducia, valori profondamente radicati nella tradizione religiosa sarda.
Origine del titolo
Il titolo “Buon Cammino” richiama l’antica devozione a Maria come guida e custode del viaggio umano, invocata per ottenere protezione e sicurezza durante i percorsi terreni.
L’espressione riflette l’immagine di Maria come Madre premurosa, che accompagna i suoi figli lungo il cammino della vita, offrendo conforto, sostegno e intercessione nei momenti di incertezza.
Significato simbolico
Oltre al riferimento ai viaggi materiali, il titolo assume un profondo significato spirituale: la Madonna del Buon Cammino è vista come guida dei fedeli nel loro percorso verso Dio, colei che aiuta a superare gli ostacoli e le difficoltà quotidiane.
Questo duplice valore — materiale e spirituale — ha reso il culto un simbolo universale di fiducia e protezione lungo il viaggio della vita.
Iconografia
Le rappresentazioni iconografiche della Madonna del Buon Cammino variano, ma spesso mostrano la Vergine con il Bambino Gesù in braccio, simbolo di tenerezza e protezione materna.
Talvolta è raffigurata in atteggiamento di cammino, o accanto a simboli di viaggio come un bastone da pellegrino o un sentiero, richiamando il suo ruolo di guida e compagna del credente lungo il tragitto terreno e spirituale.
Devozione in Sardegna
In Sardegna, il culto della Madonna del Buon Cammino si inserisce nella tradizione delle chiese campestri dedicate alla Vergine Maria sotto diversi titoli mariani.
La Chiesa della Madonna di Buon Cammino di Dorgali, immersa nella Valle di Oddoene, ne è uno degli esempi più rappresentativi: qui la devozione si esprime attraverso novene, processioni e feste comunitarie, che rinsaldano il legame tra fede, cultura e territorio.
Questa continuità di culto fa della Madonna del Buon Cammino un simbolo della spiritualità popolare sarda, capace di unire tradizione e sentimento religioso.

La festa campestre di Buon Cammino
La festa campestre di Buon Cammino, tra le più sentite del territorio di Dorgali, affonda le radici in un’antica tradizione che vedeva le chiese di campagna alternarsi nell’organizzazione di celebrazioni religiose e momenti comunitari.
Durante il periodo della ricorrenza, centinaia di persone raggiungevano la Chiesa di Buon Cammino nella Valle di Oddoene, trasformando il luogo di culto in un vivace centro di fede e convivialità.
Accanto al rito religioso, celebrato all’interno della chiesa, veniva offerto ai partecipanti un grande pranzo collettivo con piatti tipici locali: pasta fresca, carni di maiale e vitello, contorni tradizionali e vino rosso dorgalese.
I festeggiamenti, animati da canti, preghiere e momenti di socialità, duravano per l’intera giornata, nel segno della condivisione e della devozione popolare.
Il picco negli anni ’80
Le feste campestri di Dorgali raggiunsero il loro massimo splendore negli anni ’80, attirando fedeli e visitatori da tutta la Barbagia.
Col passare del tempo, i costi organizzativi e i cambiamenti sociali ne determinarono un progressivo declino, fino alla quasi scomparsa della tradizione.
La rinascita della tradizione
Negli ultimi anni, però, la festa di Buon Cammino è stata ripristinata dalle associazioni locali di volontariato, che ne curano l’organizzazione con uno spirito più sobrio ma autentico, mantenendo intatti il culto religioso e l’atmosfera di comunità e fede condivisa.
Oggi, come un tempo, l’evento rappresenta un momento di unione e memoria collettiva, simbolo della continuità tra il passato e il presente della cultura dorgalese.

 





































