Una natura selvaggia e avara che per secoli ha strozzato l’economia e favorito lo spopolamento
BAUNEI
- 3.693 abitanti
- Provincia dell’Ogliastra
- Altitudine: 480 m.s.l.
- Superficie 219 km2
Baunei è il piccolo comune facente parta della storica regione dell’Ogliastra estesa per oltre mille e 800 metri quadrati nella Sardegna centro-orientale. Siamo dunque a pochi passi dal mar Tirreno e non a caso, il paese, seppur arroccato alle spalle dell’ultimo massiccio calcareo prima del mare, ha una sua frazione marina la nota Santa Maria Navarrese che si trova a fondo valle, a pochi minuti di auto.
NON SOLO MARE
Baunei è trasversalmente attraversato dalla Strada Statale 125, lo storico collegamento stradale che da Cagliari conduce a Olbia e rimane uno dei centri più caratteristici della Sardegna, per il patrimonio storico, culturale e ambientale che mette a disposizione dei suoi numerosi visitatori, i quali, dagli anni’80 in poi, con il boom del turismo di massa hanno messo grandi attenzioni su questo ricchissimo territorio. Sebbene infatti, Baunei e la sua costa, siano noti a tutto il mondo per la bellezza delle sue spiagge, specialmente quelle ubicate all’interno del Golfo di Orosei (Cala Luna, Cala Sisine, Cala Biriola, Cala Mariolu e Cala Goloritzé) è chiaro che stiamo parlando di un centro dalla lunga e consolidata tradizione montanara. Baunei, per secoli è stato un paese di pastori e caprai, lo dimostrano la presenza dei numerosi ovili di montagna (oggi attrazioni turistiche pienamente inseriti nei vari pacchetti vacanze per gli amanti del trekking) dislocati per tutto il Supramonte e in attività fino alla metà degli anni ’60, quando, l’arrivo di sistemi di allevamento più moderni ha pian piano soppiantato quelli tradizionali.
Nei dintorni:
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L’ENTROTERRA
Baunei si trova abbarbicato ai costoni del Supramonte a un’altitudine di 400 metri e si affaccia su un anfiteatro di colline e montagna in fondo al quale si trova il comune di Triei (1.134 abitanti). Il territorio, 216 kmò, è dunque prevalentemente irregolare, solcato da profonde valli e codule, dove spesso passano torrenti stagionali che sfociano sul mar Tirreno. Il calcare è sicuramente la roccia dominante e si manifesta un po’ ovunque in spettacolari falesie, canyon e doline. Tra le località più note sono da citare sicuramente l’Altopiano di Golgo che si apre sulla voragine carsica più profonda d’Europa, nei cui pressi si trovano le antiche pozze denominate “As Piscinas” e la chiesa campestre dedicata a san Pietro. La severità morfologica di quest’angolo di Sardegna ha dunque fatto da argine all’aggressione antropica obbligando i baunesi e più anticamente i nuragici e i pre-nuragici (sono da visitare 120 insediamenti, 20 tombe dei giganti, 5 templi d’adorazione e varie opere megalitiche), ad adattarsi, sfruttandola solo con la pastorizia e non certo con l’agricoltura; al tempo stesso ha consentito che Baunei, oggi, in un epoca di grandi emergenze ambientali, disponesse ancora di un ambiente naturale sostanzialmente incontaminato: a partire dalle coste e dal mare, che ben digerisce il debole impatto ambientale della piccola Santa Maria Navarrese, proseguendo per l’entroterra ricoperto di verdeggiante, rigogliosa e fitta macchia mediterranea che solo in pochi e determinati punti lascia spazio al calcare nudo. Lecci secolari, ginepri e l’antica e intricata boscaglia che ricopre il capo di Monte Santo valgono da soli una visita a questo territorio.
IL PATRIMONIO FAUNISTICO E LA FLORA
Asprezza, bellezza, selvaticità , sono dunque queste le qualità naturalistiche uniche nel mar Mediterraneo del territorio di Baunei che, come ovvio, di conseguenza, ospita un patrimonio faunistico contraddistinto da specie rare, alcune delle quali a rischio estinzione e inserite nella Red List dell’Unione internazionale. A mare ad esempio, presso la Grotta del Fico furono fatti gli ultimi avvistamenti della foca monaca (oggi spostatesi in alcune isole del mare Egeo, in Grecia), sempre sulla costa sono presenti gli areali del gabbiano corso, noto agli esperti per nidificare solo in ambienti non disturbati dall’uomo; poi, spostandosi pian piano nell’entro terra è facile avvistare il falco della regina, l’aquila reale, l’astore, il falco pellegrino e l’aquila del Bonelli. Tra i grandi mammiferi, infine, fa nota di presenza in questo territorio il muflone, ma anche il cinghiale, gatto selvatico e la martora.
L’ECOSISTEMA MARINO INTATTO
Ovviamente, una descrizione del territorio di Baunei non può essere completa senza una conclusiva postilla sulla costa e il mare. Sul mare di Baunei siamo infatti al centro di un ecosistema intatto, densamente articolato di estese praterie sottomarine di fanerogame e posidonia oceanica che contribuiscono a realare una qualità dell’acqua elevatissima, ben rappresentata dai colori smeraldi, a tratti blu intensi della costa e delle calette che si dislocano per li litorale. Sulla costo sono state rinvenute anche le più antiche testimonianze della presenza dell’uomo in questo territorio risalenti all’epoca neolitica, come nella grotta “de su marinaiu“, a Cala Elune (Cala Luna), mentre, la prima volta che appare il nome Baunei risale al 1313 quando appare nell’elenco delle ville della curatoria d’Ogliastra, Quirra, Sarrabus e Colostri. Si parlava già da allora di un territorio povero, dalla modesta demografia che dovrà aspettare tanti secoli prima di trovare la via del suo riscatto, oggi, pienamente visibile nell’offerta messa a disposizione del turismo culturale, ambientale e balneare.