La roccia il Fungo in località La Sarra, è il monumento naturale simbolo di Arzachena già conosciuto dai romani, quando la nota cittadina gallurese era chiamata proprio Turubulus Maior (fungo grande). Si tratta di un grosso blocco in granito che ha assunto la spettacolare forma di enorme fungo con emergenza tondeggiante e ampio ombrello al di sotto del quale ancora si trovano le murature a secco edificate durante l’antica frequentazione primitiva. L’area è stata oggetto di scavi agli albori degli anni ’60 del Novecento e furono rinvenute non solo ceramiche con decorazioni tipiche della Cultura di Ozieri, ma anche scarti di lavorazione in ossidiana e preziosi grattatoi in quarzite.
I COLONI DI ARZACHENA ARRIVARONO DALL’ASIA MINORE
L’origine di “Arzachena” (così come Ardali, Bargasola, Libisonis, Scandariu, Sindia, Siniscola e Tiana) è, secondo le ricostruzioni della storiografia ufficiale, proveniente dall’Asia Minore, da dove sarebbero arrivate le genti in cerca di nuove terre agli albori della civiltà sarda. Il toponimo Arseguen sarebbe infatti di origine greca e l’Odissea parla del popolo dei lestrigoni che avrebbero abitato questa parte della Sardegna e scelto la città di ΑÏτακια come capoluogo del territorio. In epoca romana, l’area – nota col nome di Turibulum per via della grande roccia a forma di fungo che sovrasta l’attuale città e consisteva in due centri vicini, Turibulum maior e Turibulum minor – rivestiva già un’importanza rilevante che mantenne poi in epoca giudicale diventando capoluogo della curatoria di Unale.
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- Come arrivare al Fungo di Arzachena: dal centro della città , percorrendo la Strada Statle 125 deviare in via Millelire, proseguire per 50 metri, quindi a sinistra in via Limbara e proseguirla tutta fino a via Giuseppe Parini, in località La Sarra.
- La Roccia del Fungo su Google Map