La chiesa di Sant’Efisio di Nora affonda le sue radici storiche e architettoniche nelle forme protoromane di provenienza iberico-franca.
Il titolo di Sant’Efisio venne infatti dato ai monaci benedettini di San Vittore di Marsiglia nel 1089 dal Giudice di Caralis, Costantino I Salusio II de Lacon-Gunale.
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In questo luogo, secondo la tradizione, venne martirizzato Sant’Efisio e qui venne sepolto. La salma venne poi trafugata dai pisani nel 1098 per essere restituita solo nel 1886.
Nella cripta vi sono i resti dell’antico santuario. La chiesa è attualmente un edificio religioso di architettura romanica, con linee semplici realizzate con conci in calcare e arenaria.
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Assenza di ornamenti esterni, tranne la stele funeraria punica che si trova sul lato sud, presenta una la facciata proiettata a occidente preceduta da un portico realizzato solo tra il 1600 e il 1700.
Pianta rettangolare, tre navate, volte a botte e archi a tutto sesto retti da robusti pilastri.
Tramite una scala posta al termine della navata destra si accede alla cupola emisferica inglobata nella cripta.