Il Santuario della Beata Vergine Assunta è la Chiesa Parrocchiale di Guasila, dedicata appunto alla Beata Vergine Assunta, uno dei migliori esempi di architettura neoclassica in Sardegna. Costruita tra il 1842 e il 1852, si distingue per la monumentalità delle forme e per l’armonia delle proporzioni, elementi che la rendono un vero punto di riferimento artistico e religioso.
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⛪ Chiesa Parrocchiale di Guasila Santuario della Beata Vergine Assunta
Arcidiocesi di Cagliari
Capolavoro neoclassico dell’Ottocento, costruito tra il 1842 e il 1852 e consacrato nel 1903.
📍 Localizzazione
- Comune: Guasila (SU), Sardegna meridionale
- Regione storica: Trexenta
- Diocesi: Arcidiocesi di Cagliari
- Coordinate: ~39.537° N, 9.048° E
📜 Dati storici
- Inizio lavori: 1842
- Fine lavori: 1852
- Consacrazione: 1903
- Stile architettonico: Neoclassico
🏛️ Architettura
L’edificio è caratterizzato da una facciata monumentale in stile neoclassico, con colonne e frontone ispirati all’architettura classica.
Gli interni, ampi e luminosi, esprimono solennità e armonia, confermando la chiesa come uno dei templi ottocenteschi meglio conservati della Sardegna.
🙏 Funzione religiosa
- Santuario mariano dedicato alla Beata Vergine Assunta
- Luogo centrale per le celebrazioni liturgiche della comunità
- Meta di pellegrinaggi e feste patronali
Informazioni utili
- Accesso: situata al centro del paese, facilmente raggiungibile
- Periodo consigliato: durante le festività mariane di agosto
- Durata visita: 20–40 min
- Abbinamenti: centro storico di Guasila, itinerari nella Trexenta
Storia della costruzione
L’edificio fu progettato in pieno Ottocento, quando lo stile neoclassico si diffuse anche nei centri minori dell’isola. I lavori durarono circa dieci anni e portarono alla realizzazione di una struttura imponente, caratterizzata da colonne e frontoni ispirati all’architettura classica. La chiesa venne ufficialmente consacrata nel 1903, entrando a far parte del patrimonio ecclesiastico dell’Arcidiocesi di Cagliari.
Significato religioso e comunitario
Oltre al valore architettonico, la chiesa di Guasila riveste una profonda importanza spirituale. È riconosciuta come Santuario diocesano mariano, dedicato alla Vergine Assunta, e rappresenta un luogo centrale per le celebrazioni religiose della comunità. Ogni anno richiama fedeli e visitatori, che qui si ritrovano per riti, feste patronali e momenti di devozione.
Un tempio monumentale da visitare
Il Santuario della Beata Vergine Assunta non è solo un luogo di culto, ma anche una meta di interesse culturale e turistico. Grazie al suo ottimo stato di conservazione, è considerato uno dei templi neoclassici meglio preservati dell’isola. La visita permette di ammirare l’eleganza delle linee architettoniche, la spaziosità dell’interno e l’atmosfera solenne che ancora oggi caratterizza il monumento.
La pianta circolare di Gaetano Cima
L’attuale tempio monumentale di Guasila fu costruito sul sito di una chiesa più antica, oggi non più esistente. Il progetto, firmato dall’architetto Gaetano Cima nel 1839, venne avviato solo nel 1842 e completato dieci anni dopo dall’impresario Cosimo Corbu.
Cima si ispirò ai principi descritti nei Quattro Libri dell’Architettura di Andrea Palladio (1570), testo che influenzò profondamente l’architettura europea per oltre tre secoli e diede vita al cosiddetto palladianesimo. Seguendo questa tradizione, l’architetto optò per una pianta circolare, considerata la forma ideale per un luogo di culto.
La chiesa parrocchiale di Guasila richiama infatti analogie costruttive con il Pantheon di Roma e con la chiesa della Gran Madre di Dio di Torino, due tra i più celebri modelli del classicismo architettonico.
L’ubicazione panoramica
Il Santuario della Beata Vergine Assunta sorge sulla sommità di una collina che domina il paese di Guasila (meno di 3.000 abitanti). La posizione sopraelevata ne esalta la monumentalità e rende il tempio ben visibile anche a chilometri di distanza.
A caratterizzarne il profilo è la grande cupola emisferica, aggiunta nel 1930, che nelle ore serali viene illuminata, offrendo un suggestivo punto di riferimento nel paesaggio della Trexenta.
Descrizione della struttura
La facciata è preceduta da un pronao monumentale, con timpano sorretto da sei colonne e due pilastri angolari. Alla destra del prospetto principale si erge la torre campanaria in stile barocco, che arricchisce la composizione architettonica.
All’interno, la pianta circolare avvolge il visitatore in una visione ampia e armoniosa. Le pareti sono scandite da otto colonne, affiancate da quattro pilastri che sostengono la cupola. La volta è decorata con motivi floreali, disegnati dallo stesso Gaetano Cima.
Tra le cappelle spiccano:
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la cappella del Cristo Morto, con simulacro di Giuseppe Antonio Lonis,
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la cappella di Santa Maria, con il simulacro della Dormitio Virginis,
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la cappella con la statua di San Pietro apostolo, rinvenuta nel villaggio medievale di Sennoru.
Gli arredi sacri
La chiesa custodisce anche diverse opere e arredi provenienti dal precedente edificio parrocchiale, demolito per fare spazio al nuovo tempio. Tra questi si segnalano:
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il pulpito del 1801,
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la fonte battesimale,
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quattro cappelle minori dedicate a Sant’Antonio da Padova, alla Madonna d’Itria, all’Immacolata Concezione e a San Giuseppe.
Il presbiterio ospita l’altare maggiore, realizzato in marmi policromi, al centro del quale si trova la statua della Vergine Assunta.
La festa patronale dell’Assunta
La festa patronale della Beata Vergine Assunta si celebra ogni anno il 14, 15 e 16 agosto. In questa occasione il simulacro della Dormitio Virginis viene solennemente adornato con abiti e gioielli, ed esposto al centro della chiesa. La ricorrenza trasforma Guasila in un importante punto di incontro religioso e culturale per l’intera Trexenta.
- Guarda anche il sito istituzionale del Comune di Guasila per conoscere i servizi al turismo nel territorio



