Nel nuovo palinsesto Rai 2025–26 e Tagli a Report la storica trasmissione d’inchiesta subisce un taglio significativo: quattro puntate in meno rispetto alla stagione precedente. Si tratta di una decisione che ha sollevato forti polemiche tra giornalisti, associazioni per la libertà di stampa e opinione pubblica.
Nonostante gli ottimi ascolti e l’autorevolezza del format, Report rientra tra i programmi penalizzati da un piano di contenimento dei costi imposto dalla dirigenza Rai.
💰 Una scelta legata ai tagli economici della Rai
La motivazione ufficiale fornita dall’azienda è di natura economica: ridurre del 2% i costi esterni nel 2026 e del 4% nel 2027. Tuttavia, a farne le spese sono principalmente i programmi di approfondimento e inchiesta.
Oltre a Report, risultano colpiti anche Presa Diretta, Petrolio, Agorà Weekend e altri format giornalistici. Le risorse vengono invece spostate su intrattenimento, fiction e grandi eventi.
Questo spostamento di investimenti apre un serio interrogativo sul futuro del servizio pubblico.
🧾 Tagli a Report: Ranucci sotto pressione e sotto scorta
Il giornalista Sigfrido Ranucci, conduttore di Report dal 2017, ha reagito con forza a queste decisioni. In un clima di crescente pressione, ha rivelato di aver ricevuto una lettera di richiamo da parte della Rai per aver partecipato senza autorizzazione ad alcune trasmissioni televisive.
Nel frattempo, Ranucci vive sotto scorta 24 ore su 24 dal 2021, a seguito di gravi minacce ricevute da ambienti criminali legati alla ’ndrangheta. La sua figura è oggi simbolo di un giornalismo scomodo, che continua a indagare su potere, corruzione, mafia e interessi opachi.

📰 Perché i tagli a Report sono un segnale preoccupante
La riduzione di Report non è solo una questione di budget. È il segnale di un cambiamento profondo nella televisione pubblica italiana.
Limitare lo spazio per il giornalismo d’inchiesta significa privare i cittadini di strumenti fondamentali per comprendere la realtà. L’informazione indipendente, critica e basata sui fatti è un pilastro della democrazia.
Quando il servizio pubblico inizia a marginalizzare questi contenuti, si rischia una deriva verso l’omologazione, la spettacolarizzazione e l’intrattenimento vuoto.
🇮🇹 Il futuro del giornalismo nella Rai
La domanda da porsi oggi è: quale sarà il ruolo della Rai nel futuro prossimo?
Sarà ancora un luogo di pluralismo e inchiesta, o diventerà solo una vetrina commerciale, utile al consenso politico e al marketing editoriale?
Report, con tutte le sue inchieste coraggiose, rappresenta una delle ultime voci libere del giornalismo televisivo italiano. Tagliarla oggi significa indebolire il diritto dei cittadini a essere informati con serietà, rigore e indipendenza.
Guarda anche: La Rai nega i tagli a Report, ma Ranucci conferma: “Quattro puntate in meno, chiedo scusa alla mia squadra” (Fanpage)
🎥 Guarda il video di approfondimento
Nel video allegato a questo articolo analizziamo le conseguenze dei tagli a Report, le pressioni subite da Sigfrido Ranucci, e le implicazioni per la libertà d’informazione nel nostro Paese.