- Nome in italiano: Giglio di Mare
- Nome scientifico: Pancratium maritimum
- Altri nomi: Narciso marino, Giglio stella, Giglio di Sardegna, Pancrazio, Pancrazio marino, Corona del re marittimo, Tuberosa del mare
- Famiglia: Amaryllidaceae
- Habitat: il Giglio di mare cresce nei retro spiaggia delle coste, specialmente laddove si formano rilievi dunali.
- Impollinazione: l’impollinazione del Giglio di mare è un’impollinazione incrociata che avviene ad opera di una falena o di una lucertola. Il lepidottero è la Sfingide (Sphingidae), una falena di medio-grandi dimensioni che visita il fiore solo quando la velocità del vento scende sotto i 2 metri al secondo. Il rettile responsabile dell’impollinazione è invece la Lucertola delle Baleari, Podarcis Lifordi. Questo processo è specifico di un’area geografica, quella delle Baleari appunto.
- Inseminazione: i semi del Giglio di mare sono molto leggeri, al punto che vengono trasportati facilmente attraverso galleggiamento aereo sulle correnti ventose.
- Fioritura: da luglio ad ottobre
- Descrizione: pianta bulbosa con foglie lineari che diramano da un fusto robusto.
- Dimensioni: la pianta ha un fusto capace di raggiungere anche i 40 cm di altezza. I fiori, di colore bianco, sono da 3 a 5 e possono essere lunghi fino a 15 cm, capaci di emanare un profumo dolce e delicato.
- Distribuzione geografica: i Giglio marino si trova ampiamente diffuso nell’areale costiero del Mediterraneo, sia sul versante europeo che quello mediorientale, che africano. E’ presente pure sui litorali del Mar Nero fino alle coste della Bulgaria e della Georgia. In quest’ultimo territorio è a rischio di estinzione. Altre regioni in cui si riscontra la presenza del Giglio di mare sono le coste atlantiche del Portogallo e del Marocco, il Caucaso, la California, nelle Bermuda e nelle Azzorre.
- Coltivazione: il Giglio di mare è facilmente coltivabile a patto che vi sia un terreno sabbiso e ben drenato. Tollera temperature non inferiori a -5°.
- Utilizzo: le proprietà del Giglio di mare sono conosciute da tempo l’uomo ha imparato a usarlo per diversi scopi. 1) In erboristeria e in fitoterapia, dal bulbo e dai tepali si ottiene un estratto ricco di mucillagini, tannini, glucosidi e steroli che hanno proprietà antinfiammatorie, lenitive ed emollienti. 2) I bulbi hanno proprietà diuretiche. 3) I bulbi e i petali sotto forma di crema o in infusione con tamponi sono utilizzati in cosmetica per combattere foruncoli e acne. In profumeria la fragranza delicata e dolce del Giglio di mare è utilizzata per comporre profumi femminili.
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Significato culturale
Racconto biblico – Il Giglio di mare viene raccontato nel “Cantico dei cantici” , il testo della Bibbia cristiana ed ebraica, perché questo fiore cresce in abbondanza proprio nella piana di Sharon.
Citazione classica – La leggenda classica narra di Eracle poppante al seno di Era, mentre questa era in sonno. L’eroe fu messo al capezzolo della dea da Ermes per volere di Zeus. Quando però Eracle morse con voracità il seno di Era, il latte schizzò in cielo e generò la Via Lattea e in parte precipitò a terra generando i gigli di mare.