Rocce di Sardegna: le forme geologiche più caratteristiche dell’isola raccontano un’evoluzione antichissima che ha creato paesaggi unici nel Mediterraneo. Dalle sculture granitiche modellate dal vento con tafoni e monoliti, alle falesie calcaree con archi naturali, grotte e superfici carsiche (karren, doline), fino agli altopiani basaltici e ai canyon incisi in ignimbriti, rioliti e trachiti, l’isola offre una straordinaria varietà di rocce e strutture. L’incontro fra graniti ercinici, calcari e dolomie meso-cenozoiche e vulcaniti plio-quaternarie genera coste spettacolari, faraglioni e spiagge di sabbie quarzose. Queste “rocce della Sardegna” sono un vero laboratorio a cielo aperto per escursionisti, fotografi e appassionati di geologia, che qui trovano forme, colori e tessiture capaci di spiegare—con evidenza didattica—la storia geologica dell’isola.

Rocce della Sardegna: un patrimonio naturale da scoprire e studiare
Le rocce della Sardegna offrono forme e colori sorprendenti che attirano visitatori, fotografi e appassionati di geologia da tutto il mondo. Alcune si distinguono per le loro sagome bizzarre, altre per i colori rari o per la posizione spettacolare lungo coste e montagne. Questi affioramenti naturali rappresentano un vero e proprio laboratorio a cielo aperto: luoghi da ammirare per i curiosi e da studiare per gli esperti, capaci di raccontare la lunga evoluzione geologica dell’isola.
Rocce Rosse, Arbatax
Le Rocce Rosse di Arbatax, nella costa orientale della Sardegna, sono uno dei paesaggi naturali più spettacolari dell’Ogliastra. Queste imponenti scogliere di porfido rosso si innalzano dal mare cristallino creando un suggestivo contrasto tra il rosso intenso delle rocce, il bianco dei ciottoli e il verde smeraldo dell’acqua. Facili da raggiungere dal porto di Arbatax, sono una meta imperdibile per chi visita la zona, ideale per passeggiate panoramiche, snorkeling e immersioni tra fondali rocciosi. La loro bellezza unica le ha rese anche un celebre set cinematografico e sede di eventi culturali e musicali estivi.


Cala ‘e Luas, Gairo
Le rocce di Cala ’e Luas, nella costa orientale del comune di Gairo (Ogliastra), fanno a pieno titolo delle più belle rocce di Sardegna emergono in spettacolari tonalità rosate e aranciate, modellate dall’erosione marina e dal vento. Queste formazioni granitiche incorniciano la caletta su più lati, offrendo insenature suggestive e punti panoramici ideali per chi ama esplorare e scattare fotografie. Le rocce creano giochi di luci e ombre contro il mare limpido, fondendosi con la vegetazione mediterranea di mirti, ginepri e cisti che digradano fino all’acqua. In alcune sezioni, le superfici scavate offrono appigli naturali per arrampicate leggere, mentre le insenature offrono riparo dal sole e dal mare mosso. Un paesaggio costiero aspro e affascinante, perfetto per chi cerca bellezza autentica e tranquillità lontano dai percorsi turistici più battuti.
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La Roccia dell’Elefante, Castelsardo
La Roccia dell’Elefante è uno dei simboli naturali più conosciuti della Sardegna settentrionale. Si trova lungo la strada tra Castelsardo e Sedini ed è un grande masso di trachite modellato dal vento e dalla pioggia fino ad assumere la forma di un elefante seduto. All’interno ospita due antiche domus de janas, tombe scavate nella roccia risalenti al periodo prenuragico, che aggiungono fascino storico a questo spettacolare monumento naturale. Facile da raggiungere e ben visibile dalla strada, è una tappa fotografica imperdibile per chi visita l’Anglona.


Gutturu e Flumini, Arbus
Le rocce costiere di Gutturu ’e Flumini (Marina di Arbus) formano un tratto spettacolare della Costa Verde, dove calcari chiari e formazioni vulcaniche si alternano lungo scogliere e calette. Le onde e il vento hanno inciso superfici modellate, creano fessure, cavità e sporgenze che digradano verso un mare limpido dai fondali misti. A nord si distingue una parete calcarea chiara che chiude la spiaggia, mentre altrove i massi scuri affiorano dal mare, offrendo panorami drammatici e spunti suggestivi per snorkeling e fotografia. In questo contesto selvaggio, le rocce dialogano con la macchia mediterranea che scende verso il litorale, donando all’insieme un senso di potenza primitiva e armonia naturale.
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Sa Bobboa, Dorgali
La roccia de Sa Bobboa, nel territorio di Dorgali, è una formazione calcarea imponente che segna il profilo orientale del Monte S’Ospile. Situata lungo la dorsale rocciosa, si distingue per le superfici carsiche scolpite dal tempo e per i panorami che si aprono verso la vallata e il mare. Nella tradizione locale dà il nome al rilievo circostante ed è un punto di riferimento naturale ben visibile da lontano. Nei suoi dintorni si trovano importanti testimonianze archeologiche, come la domus de janas di Mariughia, che attestano l’antica presenza umana e il valore sacro di questa zona. Sa Bobboa rappresenta un perfetto connubio tra natura e storia, ideale per escursioni e fotografie panoramiche.


Sa Crabissa, Austis
La roccia di Sa Crabissa, situata nei pressi di Austis, è una suggestiva formazione granitica modellata dagli agenti atmosferici fino ad assumere l’aspetto di una figura femminile avvolta nel mantello. Secondo una leggenda popolare, rappresenterebbe una giovane donna di Cabras pietrificata dal dolore dopo un amore tradito. La roccia si erge solitaria tra i pendii del Mandrolisai, creando un paesaggio carico di fascino e mistero. Sa Crabissa è oggi uno dei simboli identitari del territorio di Austis, meta ideale per escursioni e racconti legati alle tradizioni orali sarde.
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Pòglina, Villanova Monteleone
La spiaggia di Pòglina (Spiaggia Corallo) a Villanova Monteleone è incorniciata da un suggestivo costone di tufo azzurro che crea un contrasto cromatico unico con la sabbia chiara e il mare dai toni turchesi. Il profilo roccioso, modellato dal tempo e dal vento, mostra superfici levigate e sfumature fredde che amplificano la sensazione di “porta verso il mare”. Questo elemento geologico distintivo, insieme al bandolo di macchia mediterranea retrostante, dona all’arenile un aspetto silenzioso ed elegante, ideale per chi ama paesaggi marini lirici e fotografici.
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Capo Marrargiu, Bosa
La costa rocciosa di Capo Marrargiu (o Marrangiu), nei pressi di Bosa, è caratterizzata da imponenti pareti vulcaniche scure a picco sul mare, punteggiate da grotte e fessure create dall’erosione marina. Le rocce, spesso a strapiombo, si alternano a insenature strette e calette nascoste dove il litorale diventa un intreccio drammatico di pietra e acqua. Nella riserva naturalistica che abbraccia il promontorio, queste formazioni rappresentano ambienti ideali per specie marine e uccelli rari, quali il grifone, che nidifica lungo le pareti più impervie. Il contesto selvaggio, la luce che gioca tra scuro e chiaro e la vicinanza del mare rendono le rocce di Capo Marrargiu un simbolo della bellezza aspra della Sardegna occidentale.
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S’Archittu, Cuglieri
La roccia di S’Archittu, nei pressi della borgata costiera di Cuglieri, è un arco naturale calcarenitico alto circa 15 metri, creato dall’erosione di un’antica grotta marina che si apre su una pittoresca cala. Questo “piccolo arco” dà il nome alla località e rappresenta un punto focale del litorale: molti visitatori lo raggiungono tramite un breve sentiero lastricato che parte dal centro abitato. Nei mesi estivi l’arco viene spesso illuminato di sera, aggiungendo fascino al panorama. È anche luogo noto per i tuffi dagli strapiombi e, nel 2001, ha fatto da scenario al Campionato Mondiale di Tuffi.


Roccia di Locherie, Onifai
La Roccia di Locherie, situata nel territorio di Onifai, nella Baronia di Nuoro, è uno dei monoliti naturali più suggestivi della Sardegna centro-orientale. Si tratta di una formazione rocciosa granitica modellata nei secoli dall’azione del vento e dell’acqua, che le ha conferito un profilo imponente e sinuoso, visibile anche a grande distanza. Immersa in un paesaggio collinare dominato da macchia mediterranea, olivastri e campi coltivati, la Roccia di Locherie è considerata un punto di riferimento identitario per la comunità locale e una meta ideale per escursioni naturalistiche e fotografiche. La sua particolare forma e la posizione panoramica regalano scorci spettacolari sulla vallata circostante, rende
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Aguglia di Goloritzè, Baunei
L’aguglia di Goloritzè, situata lungo la costa orientale della Sardegna nel territorio di Baunei, è uno dei simboli naturalistici più spettacolari dell’isola. Questo imponente pinnacolo calcareo si innalza per oltre 140 metri a picco sul mare turchese della celebre Cala Goloritzè, creando uno scenario di straordinaria bellezza paesaggistica. Formata nel tempo dall’azione erosiva del vento e dell’acqua, rappresenta una delle formazioni rocciose più iconiche della Sardegna, meta ambita da escursionisti, fotografi e appassionati di arrampicata sportiva. L’aguglia può essere ammirata da terra, dopo un trekking panoramico, oppure via mare, regalando prospettive mozzafiato. La sua imponenza, unita alla purezza incontaminata dell’ambiente circostante, la rende una delle attrazioni naturalistiche più fotografate e visitate dell’isola.
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