La Tomba dei Giganti di Osono, situata nel territorio di Triei, in Ogliastra, è uno dei monumenti megalitici meglio conservati della Sardegna. Facilmente raggiungibile grazie all’ottima segnaletica stradale, si inserisce in un paesaggio naturale mozzafiato: un anfiteatro verde di macchia mediterranea dominato dalle creste calcaree di Baunei, che sembrano fondersi con i blocchi della tomba.
Nei dintorni:
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📜 Origine del nome Osono
Il toponimo Osono è di origine incerta, ma si ipotizza derivi da un’antica base linguistica prelatina o nuragica. Il nome potrebbe essere legato a un’antica famiglia, a un capo tribù o alla funzione rituale del luogo. In assenza di fonti scritte, l’etimologia resta oggetto di studio, ma è certo che la località abbia conservato nel tempo il suo valore simbolico, legato al culto degli antenati e alla sacralità del paesaggio.

📌 Tomba dei Giganti di Osono – Scheda informativa
🏛️ Tipologia: Tomba megalitica nuragica
📍 Località: Triei (NU), Ogliastra, Sardegna orientale
🗓️ Epoca: Età del Bronzo (1600 – 900 a.C.)
📏 Dimensioni: Lunghezza totale 22,5 m – Camera interna 10 m
Materiali: Calcare bianco locale
🔍 Particolarità: Struttura intatta, copertura originale, esedra a lastre
🏺 Reperti: Ceramiche, metalli, ossa umane, ambienti secondari
📞 Visite: Pro Loco Triei – Tel. 0782 618023
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Struttura e materiali della Tomba di Osono
Il monumento è costruito con grandi blocchi di calcare bianco, orientato a sud-est, e poggia su un basamento di pietre e terra che ne garantisce la stabilità. La camera funeraria interna, lunga 10 metri, è quasi intatta, con copertura originaria ancora al suo posto. La lunghezza totale della struttura supera i 22,5 metri, rendendola una delle tombe più imponenti del suo genere.
L’esedra e l’ingresso monumentale
L’ingresso è preceduto da un’esedra semicircolare ampia ben 19 metri, composta da dodici grandi lastre infisse verticalmente nel terreno. Due blocchi più bassi e un architrave sovrastante formano l’accesso vero e proprio alla tomba. Gli archeologi ritengono che la camera funeraria risalga al 1600 a.C., mentre l’esedra sia stata aggiunta in una fase successiva, attorno al 900 a.C.

Architettura tra dolmen, tombe e nuraghi
La Tomba dei Giganti di Osono presenta elementi tipici delle tombe nuragiche, come la copertura a piattabanda e l’esedra a lastre verticali, simile a quelle del nord Sardegna. Tuttavia, la tecnica muraria con filari di blocchi sovrapposti richiama la costruzione dei nuraghi, indicando una fase di transizione nell’architettura megalitica dell’isola.
🏺 Tomba dei Giganti di Osono: un sito intatto
La campagna di scavo condotta pochi anni fa ha restituito un sito eccezionalmente intatto. Il monumento era rimasto protetto da terra e vegetazione, al riparo da scavi clandestini. All’interno della tomba sono stati ritrovati ceramiche, oggetti metallici e resti umani, mentre attorno sono emersi dieci ambienti secondari, forse legati a un santuario o a un insediamento ancora da interpretare.
Come visitare la Tomba dei Giganti di Osono
Per chi desidera visitare la Tomba dei Giganti di Osono e scoprire anche il territorio circostante, è possibile rivolgersi alla Pro Loco di Triei, in Piazza Municipio. L’area archeologica è immersa nella natura, ben tenuta e facilmente accessibile anche per visitatori poco esperti. Un’occasione perfetta per unire cultura e paesaggio nel cuore della Sardegna orientale.
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