Il termine “Augusto” ha origini e significati legati alla storia di Roma e alla figura di Ottaviano, il primo imperatore romano.
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Origine del titolo
- Etimologia: Deriva dal latino augustus, che significa “maestoso”, “venerabile”, “sacro” o “degno di rispetto”. Era associato all’autorità divina e alla sacralità.
- Conferimento: Nel 27 a.C., il Senato romano conferì a Gaio Giulio Cesare Ottaviano il titolo di “Augusto”, in riconoscimento del suo potere e della sua posizione di guida suprema dello Stato. Questo titolo segnò ufficialmente l’inizio del Principato e dell’Impero Romano.
Significato del titolo
- Simbolo di autorità suprema: “Augusto” indicava un potere che andava oltre quello di un semplice magistrato o generale; era una carica con valenza religiosa e politica, che sottolineava il ruolo del princeps (il primo cittadino) come guida morale e politica dell’Impero.
- Divinità e sacralità: Il termine era legato all’idea che il potere di Augusto derivasse non solo dalla politica ma anche da una sorta di legittimità divina.
Evoluzione del titolo
- Dopo Ottaviano, il titolo di “Augusto” divenne parte integrante della titolatura ufficiale di tutti gli imperatori romani, simboleggiando il loro ruolo di sovrani dell’Impero.
- Con il tempo, il termine “Augusto” fu utilizzato anche per distinguere i due imperatori principali nella Tetrarchia (sotto Diocleziano), dove “Augusto” designava i sovrani superiori, mentre i loro subordinati erano chiamati “Cesari”.
Utilizzo moderno
- Nel linguaggio contemporaneo, “Augusto” è usato talvolta per indicare qualcosa di maestoso, imponente o solenne, in riferimento al significato originario del termine.