Il Nuraghe Santu Antine, situato nel comune di Torralba, è uno dei monumenti più imponenti e rappresentativi della civiltà nuragica. Al centro della celebre Valle dei Nuraghi, tra Logudoro e Meilogu, domina il paesaggio con i suoi 17,50 metri di altezza, testimoniando un’epoca di straordinario sviluppo architettonico e culturale raggiunto durante l’Età del Bronzo.
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📜 Origine del nome Santu Antine
Il nome Santu Antine è la forma sarda per “San Costantino”, figura storica e religiosa di epoca bizantina. Il nome fu attribuito al nuraghe secoli dopo il suo utilizzo originario, quando il territorio era sotto l’influenza dell’Impero Bizantino. Non ha quindi alcun legame con la civiltà nuragica, ma testimonia la stratificazione storica e culturale dell’area di Torralba.

📌 Nuraghe Santu Antine – Scheda informativa
🏛️ Tipologia: Nuraghe complesso trilobato
📍 Comune: Torralba (SS)
🌋 Area: Valle dei Nuraghi – Logudoro/Meilogu
🗓️ Epoca: Età del Bronzo Medio (XVI sec. a.C.) – Età del Ferro (IX sec. a.C.)
Materiale: Conci di basalto
📏 Dimensioni: Torre centrale: h 17,50 m – Ø 15 m
🌀 Struttura: Torre a tre piani, bastione trilobato, feritoie, nicchie, gallerie
🏺 Villaggio: 14 capanne, capanna delle riunioni, ripostiglio dei pani di bronzo
Siti vicini: Domus de janas, dolmen, fonti sacre, villa romana
Architettura megalitica senza pari
Il Nuraghe Santu Antine è un nuraghe trilobato complesso, composto da una torre centrale e tre torri secondarie collegate da cortine e corridoi. La torre principale, alta 17,5 metri (probabilmente 24 in origine), ha una struttura a tre piani servita da una scala elicoidale interna illuminata da feritoie. L’intero edificio è costruito con conci di basalto finemente sagomati, con diametro massimo di 15 metri. Il bastione, lungo 40 metri, racchiude ambienti, anditi e gallerie straordinarie per complessità e tecnica costruttiva.
🌀 Spazi interni e dettagli strutturali
All’interno, il corridoio d’ingresso circonda la camera centrale, da cui si accede ai piani superiori tramite la scala interna. Il sistema di illuminazione naturale e l’alternanza di nicchie, ambienti voltati e ripostigli rivelano una progettazione avanzatissima per l’epoca. A ovest si trova anche un ambiente interpretato come ripostiglio dei pani di bronzo. Il livello architettonico del monumento è secondo solo al nuraghe Arrubiu (Orroli) e ad alcune grandi costruzioni del mondo egizio.

🏺 Il villaggio nuragico di Santu Antine
Attorno al bastione si estendeva un villaggio nuragico composto da almeno 14 capanne, tra cui la capanna delle riunioni posta frontalmente all’ingresso. Le capanne erano dotate di focolari, nicchie, stipetti e tramezzi. Alcune strutture furono riutilizzate in epoca romana, come dimostrano i resti di una villa romana costruita in parte sul perimetro del villaggio.
🌄 La Valle dei Nuraghi: un paesaggio sacro
Il Nuraghe Santu Antine sorge al centro della Valle dei Nuraghi, una vasta pianura vulcanica ricca di corsi d’acqua e suoli fertili. Tra i comuni che ne fanno parte figurano Torralba, Giave, Mores, Borutta, Thiesi e Cheremule. In questa zona si registra una delle più alte densità di nuraghi dell’isola. Non mancano domus de janas, dolmen, fonti sacre e tracce di civiltà fenicia, romana e bizantina.
📖 Origine del nome e storia post-nuragica
Il nome Santu Antine significa “San Costantino” e risale all’epoca bizantina, ben dopo la fine della civiltà nuragica. Il nuraghe fu scoperto da Antonio Taramelli nel 1933, in località Cabu Abbas (“capo delle acque”), un toponimo che richiama la sacralità dell’elemento idrico per le popolazioni antiche. La zona fu successivamente occupata dai romani, che lasciarono segni tangibili della loro presenza nelle immediate vicinanze del monumento.
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** modello in scala del Nuraghe Santu Antine, esposto presso il Museo della Valle dei Nuraghi, del Logudoro Meilogu, Torralba













