Il Nuraghe Orgono, situato nel territorio di Ghilarza, rappresenta uno degli esempi più rari di nuraghe a corridoio allargato con elementi sperimentali. La sua struttura, costruita probabilmente nel XVII secolo a.C., testimonia la fase evolutiva tra i nuraghi a corridoio e quelli a tholos. La presenza di una volta naviforme, l’accesso diretto alla sala ellittica centrale e le murature rinforzate fanno di Orgono un unicum tra i nuraghi della zona.
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📜 Origine del nome “Orgono”
Il toponimo “Orgono” potrebbe derivare da una radice protosarda o prenuragica legata alla morfologia del territorio, forse connessa al termine orgòne, che in alcune parlate locali indica un rilievo, una prominenza o un punto strategico sopraelevato. Considerata la posizione dominante del nuraghe rispetto alla vallata e alla rete di accessi, il nome potrebbe dunque riferirsi alla sua funzione di controllo territoriale.

📌 Scheda Informativa – Nuraghe Orgono
- Località: Ghilarza (OR)
- Tipologia: Nuraghe a corridoio allargato con struttura sperimentale a gradone
- Epoca: XVII secolo a.C. (Bronzo Medio)
- Materiali: Basalto e trachite
- Caratteristiche: Pianta ellittica, sala naviforme, nicchie, scale interne, incisioni astiformi
- Siti vicini: Nuraghe Mortos, domus de janas di Canchedda e Su Ballidu, necropoli di San Michele
Il paesaggio archeologico di Ghilarza
Ghilarza vanta ben 29 nuraghi, inseriti in un contesto paesaggistico e difensivo di grande rilievo. Orgono è l’unico nuraghe a volta allungata, mentre gli altri si distinguono tra strutture a corridoio, a tholos e persino un trilobato. L’intero sistema archeologico è perfettamente integrato con le antiche vie di comunicazione della Sardegna centro-occidentale, in particolare verso il bacino del Tirso.
Orgono e il culto delle origini
Il nuraghe si trova in prossimità di altri importanti siti preistorici, come le domus de janas di Canchedda e Su Ballidu, la necropoli ipogeica di San Michele e la tomba dei giganti “S’Artare de su Moro”. Questa rete di insediamenti suggerisce una continuità abitativa e cultuale che precede la stessa età nuragica. Le incisioni astiformi sulle murature del nuraghe sembrano confermare un culto arcaico con radici nell’età del Rame.

Architettura del Nuraghe Orgono
L’edificio presenta una pianta ellittica con pietre in filari regolari, posate a secco secondo una tecnica a “nido d’ape”. Realizzato con un misto di basalto e trachite, il nuraghe si distingue per l’ingresso a luce trapezoidale e per la sala interna, dotata di nicchie e di una scala ricavata nella muratura. La luce che filtra da una feritoia potrebbe indicare l’ingresso a una seconda scala nascosta, ulteriore segno della complessità architettonica del sito.



