L’Ameles africana, conosciuta anche come mantide nana mediterranea, è una delle specie più rare di mantide religiosa. La sua distribuzione è limitata ad alcune aree del Mediterraneo occidentale, in particolare Sardegna e Sicilia, ma anche Marocco, Algeria, Portogallo e Corsica. Questa presenza circoscritta rende l’Ameles africana una specie di grande interesse per la biodiversità mediterranea.
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Ameles africana
(mantide nana mediterranea)
Rara specie di mantide religiosa del Mediterraneo occidentale, presente in Sardegna e Sicilia
e caratterizzata dal peculiare comportamento riproduttivo: la femmina non cannibalizza il maschio
dopo l’accoppiamento.
📌 Dati rapidi
🦗 Descrizione e riconoscimento
L’Ameles africana è una mantide di piccola taglia con livrea mimetica che va dal
verde al marrone al grigio, utile a confondersi con erbe secche e arbusti bassi. Presenta la tipica
morfologia degli insetti pterigoti (dotati di ali). È simile all’Ameles spallanzania,
dalla quale si distingue per gli occhi più conici provvisti di un tubercolo apicale.
🌿 Habitat e comportamento
Frequenta ambienti mediterranei aridi o semiaridi, margini di sentiero, garighe e zone erbose costiere.
È un’agile predatrice a corto raggio: cammina con rapidità, compie balzi simili a quelli dei grilli
e può eseguire brevi voli per spostarsi tra posatoi vicini.
🦗 Ameles africana: caratteristiche e comportamento
In Sardegna è relativamente facile incontrare l’Ameles africana, una rara specie di mantide religiosa che si distingue per un comportamento insolito: le femmine, a differenza di altre mantidi, non cannibalizzano il maschio dopo l’accoppiamento.
Dal punto di vista motorio, questa mantide è un’insetto molto agile: oltre a muoversi velocemente a terra, è capace di compiere brevi voli e persino balzi rapidi, simili a quelli di un grillo.
La taglia dell’Ameles africana è piuttosto piccola, con una lunghezza compresa tra 1 e 3 cm. La livrea presenta diverse varianti cromatiche, che vanno dal verde al marrone fino al grigio, consentendole di mimetizzarsi con l’ambiente circostante. Questa specie somiglia all’Ameles spallanzania, ma se ne distingue per gli occhi conici dotati di un tubercolo apicale. Per il resto mantiene le caratteristiche tipiche di un insetto pterigote, cioè dotato di ali.
