Il Rio Flumineddu (o Frummeneddu, in sardo) è uno dei corsi d’acqua più affascinanti della Sardegna centro-orientale. Nasce nel cuore della foresta di Montes, tra Orgosolo e Urzulei, e attraversa per chilometri i rilievi calcarei del Supramonte, modellando con la sua azione erosiva gole spettacolari, canyon profondi e piscine naturali di rara bellezza. Il suo percorso, orientato verso nord-est, segna alcuni dei paesaggi più suggestivi del territorio di Dorgali, culminando nella maestosa Gola di Gorroppu, uno dei canyon più profondi d’Europa.

🌊 Dove nasce il Rio Flumineddu
Il Rio Flumineddu (chiamato localmente Frummeneddu) nasce nella foresta di Montes, nei pressi della sorgente di Funtana Bona, nel territorio di Orgosolo. Dopo la sua origine, il fiume attraversa le montagne del Supramonte di Urzulei e di Dorgali, per poi immettersi come affluente nel fiume Cedrino, contribuendo così alla formazione di uno dei sistemi fluviali più importanti della Sardegna centro-orientale.

🏞️ Un percorso scolpito nella roccia calcarea
Lungo il suo tragitto, il Flumineddu scava e modella profondamente il paesaggio calcareo del Supramonte. Scorre in direzione nord-est, attraversando formazioni rocciose e canyon spettacolari, fino a raggiungere la valle di Oddoene, dove confluisce nel Cedrino. Questo tratto fluviale è uno degli esempi più rappresentativi dell’azione erosiva che ha dato forma al territorio interno sardo.
Rio Flumineddu: anfiteatri naturali, tra piscine e salti
In località S’Abba Arva e prima ancora nei pressi della Gola di Gorroppu, questo piccolo fiume per trovare sbocco ha scavato nel calcare del Supramonte fino a determinare il paesaggio attuale, ricco di gole e anfratti; cascate, salti e piscine. Si tratta ovviamente di un paesaggio in divenire visto che, essendo un potente fiume a carattere torrentizio, a seconda delle annate, più o meno piovose, ridisegna l’area rimescolando roccia e vegetazione.
La parte più inaccessibile del Canyon Gorroppu è rimasta inesplorata fino agli anni ’70 del ‘900.

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Torrentismo sul Rio Flumineddu
Il Rio Flumineddu attraversa i territori comunali di Orgosolo, Urzulei e Dorgali, incidendo il calcare con una serie di spettacolari fenomeni erosivi che hanno modellato il paesaggio nel corso dei millenni. Lungo il suo percorso si incontrano una decina di salti naturali, alcuni dei quali raggiungono i 9 metri di altezza, e soprattutto la celebre Gola di Gorroppu, uno dei canyon naturali più profondi d’Europa.
Fino al 1967 il tracciato completo del fiume era ancora in parte inesplorato, ma oggi può essere percorso interamente grazie alle attività di torrentismo, affidandosi sempre a guide esperte e attrezzature adeguate.
Attrezzatura consigliata
Per affrontare il Flumineddu in sicurezza sono indispensabili:
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corde semi-statiche (fino a 20 m) trattate per immersione;
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imbragature e discensore;
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canotto e caschetto da speleologia o alpinismo;
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muta e calzari in neoprene per attraversamenti d’acqua;
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scarponcini alti da escursionismo;
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zaino da torrentismo;
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contenitori stagni per l’attrezzatura.
Un ambiente severo e incontaminato
Il divertimento è garantito da un ambiente naturale suggestivo e selvaggio, dove la vegetazione mediterranea varia lungo il percorso: a monte si attraversano fitte foreste di lecci, ginepri e tassi; a valle compaiono enormi massi levigati dall’acqua e profondi corridoi scavati nella roccia. Cascate, scivoli, laghetti e passaggi allagati accompagnano l’escursionista fino all’uscita nella spettacolare Gola di Gorroppu.
Il periodo migliore per il torrentismo
La primavera è la stagione ideale per praticare torrentismo sul Flumineddu: il fiume conserva ancora la portata invernale ma con correnti meno impetuose, permettendo di attraversare i tratti più spettacolari in sicurezza. Il percorso può essere organizzato in due giorni di escursione, con sosta intermedia consigliata in località Sa Sedda Ar Baccas, per vivere appieno questa straordinaria avventura nella natura sarda.


Come organizzare la discesa del Rio Flumineddu
Per organizzare al meglio la discesa torrentistica del Rio Flumineddu, è consigliabile predisporre due auto: una alla partenza, in località Campos Bargios (Orgosolo), e una all’arrivo, nei pressi del ponte de S’Abba Arva (Dorgali). Questo accorgimento logistico consente di coprire in sicurezza l’intero percorso, che attraversa alcuni dei paesaggi più spettacolari del Supramonte.
I principali punti panoramici e i salti
Durante l’escursione si attraversano diverse località suggestive:
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Sa Cambilonga, con il suo ripido ghiaione;
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Billialai, dove il fiume disegna una splendida ansa a forma di “U”;
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i salti naturali: il primo di 10 metri, il secondo e il terzo di 4 metri, il quarto di 10 metri, il quinto di 6, il sesto di 7 e il settimo di 6 metri.
Lungo il tragitto si incontrano anche le piscine naturali della Codula Os Lagos (Urzulei), due laghi incastonati tra rigogliosa macchia mediterranea, pareti calcaree verticali e balconate panoramiche mozzafiato.
L’attraversamento dei laghi e la Pischina Gorropu
Giunti a Sa Giuntura, uno dei passaggi più noti tra le guide escursionistiche, l’imbrago lascia spazio a muta e canotto per affrontare una lunga serie di laghi, scivoli e tuffi che rendono l’esperienza divertente e indimenticabile.
L’attraversamento della Pischina Gorropu è uno dei momenti clou: per superarla è necessario scegliere tra un tuffo da 6 metri direttamente in acqua oppure una calata doppia dalla stessa altezza.
L’ingresso nella Gola di Gorropu
Superata la Pischina Gorropu, ci si ritrova all’ingresso della celebre Gola di Gorropu, uno dei canyon più profondi d’Europa. Qui il paesaggio diventa grandioso: le pareti calcaree si innalzano fino a 500 metri, avvicinandosi fino a soli 4 metri di distanza alla base, creando un ambiente spettacolare e unico nel Mediterraneo.
L’ultima parte dell’escursione si sviluppa nel tratto pianeggiante della Valle di Oddoene, tra enormi massi levigati dall’acqua, fino al Ponte di Sa Barva, dove terminano la discesa e si recuperano le auto.

💧 Anfiteatri naturali tra piscine e salti
In località S’Abba Arva e nei pressi della celebre Gola di Gorropu, il fiume ha scavato nel calcare creando paesaggi mozzafiato: gole profonde, cascate, salti d’acqua e piscine naturali. A seconda delle stagioni e delle precipitazioni, il Flumineddu ridisegna costantemente il proprio letto, spostando rocce e vegetazione. Questo dinamismo lo rende un ambiente naturale in continua evoluzione.

🧭 Un territorio esplorato solo di recente
La parte più impervia e spettacolare del Canyon di Gorropu, modellata nei secoli dall’azione erosiva del Flumineddu, è rimasta inesplorata fino agli anni ’70 del Novecento. Oggi, questo fiume e i suoi canyon rappresentano una delle mete naturalistiche più amate da escursionisti e appassionati di trekking, offrendo scenari spettacolari immersi nella natura selvaggia del Supramonte.
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