La Viperina piantaginea (Echium plantagineum) è una pianta erbacea della famiglia delle Boraginaceae, diffusa lungo i bordi costieri, nei campi incolti e ai margini delle strade del Mediterraneo. Caratterizzata da un fusto eretto alto fino a 60 cm e da fiori viola con sfumature azzurro-rosa a forma di imbuto, deve il suo nome alla somiglianza dei petali con la testa di una vipera. La fioritura avviene da marzo a luglio, rendendo questa specie facilmente riconoscibile nel paesaggio primaverile. Pur essendo una pianta molto scenografica, la viperina piantaginea è tossica per alcuni animali da pascolo, come i cavalli, a causa della presenza di alcaloidi che possono provocare gravi intossicazioni.
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Il termine Echium deriva dal greco ekis, “vipera”, per la somiglianza del fiore alla testa del serpente.
L’epiteto plantagineum richiama la Plantago, per la forma delle foglie basali simili a quelle della piantaggine.

📌 Scheda informativa
🏛️ Nome in italiano: Viperina piantaginea
🔬 Nome scientifico: Echium plantagineum (1771)
🗣️ Nome in sardo: Erba de porcu, Cotonosa, Limbuda
🌿 Famiglia: Boraginaceae
🗓️ Fioritura: da marzo a luglio
Echium dal greco ekis = “vipera”, per la somiglianza dei fiori alla testa del serpente.
plantagineum = “pianta”, con richiamo alle foglie basali talvolta simili alla Plantago.
🌱 Habitat: bordi costieri e stradali, campi incolti.
🌍 Origine: Nord Africa, Europa sud-occidentale, Medioriente. Introdotta accidentalmente a fine ’800 in Australia, dove è divenuta infestante.
Pianta erbacea con fusto eretto alto 20–60 cm.
Foglie basali fino a 14 cm, spesso ovato-lanceolate.
Fiori pelosi, a imbuto, di colore viola con sfumature azzurro-rosa.
La specie contiene alcaloidi pirrolizidinici: è velenosa per alcuni animali da pascolo, in particolare i cavalli (tratto digerente semplice).
L’accumulo di tali sostanze può causare intossicazioni gravi e, nei casi estremi, la morte.
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