Nome in italiano: Acetosella gialla, Erba medica, Trifoglio giallo
Nome scientifico: Oxalis pes-caprae
Nome in sardo: binuvorti, argu, alleluja
Nomi secondari: salicchia, erba brusca bassa, lambrusca, pentecoste
Famiglia: Oxalidacee
Habitat: cresce fino a 600 metri di altitudine. Si trova ai margini dei sentieri, nei prati esposti al sole o nelle aree ombrose. Attecchisce su qualsiasi tipo di suolo, anche roccioso e sabbioso
Origine: questa pianta è orginaria della Namibia e del Sud Africa, è stata introdotta in Europa ai primi dell’800. Alcune specie della stessa pianta erano già presenti nel bacino del Mediterraneo, nell’Europa continentale fino all’Inghilterra
Utilizzo: l’Acetosella è una pianta commestibile (in Africa è usata come insalata), il cui fiore ha un sapore particolarmente acidulo simile al limone. Il consumo deve comunque essere moderato perché la pianta contiene acido ossalico che in grandi quantità può provocare avvelenamenti. Ha alto contenuto di Vitamina C
Fioritura: da novembre a maggio
Caratteristiche: la pianta leggermente pelosa, di struttura esile, grazie alla quale si protegge dal vento e della pioggia. Produce un fiore con cinque petali di colore giallo fluo. La pianta raggiunge altezza da 5 a 25 cm.
Diffusione: pianta invasiva, si diffonde molto facilmente ed è difficile da controllare, perché produce dei bulbi molto persistenti.
Comportamento: in Sardegna l’Acetosella può diventare così invasiva da incidere pesantemente sulla biodiversità del suolo. Sui terreni agricoli fa diminuire la loro produttività. La pianta soffre le basse temperature che è uno dei pochi fattori limitanti alla sua diffusione.