Siamo nel cuore della Sardegna centrale, lungo quel versante occidentale che in passato ebbe un ruolo di grande rilievo nella storia dell’isola: qui si trovano i porti minerari del Sulcis, il glorioso Giudicato di Arborea, la storica Bosa — antica città regia — e la splendida Alghero, celebre città catalana.
Oggi questa parte della Sardegna, pur non avendo la stessa visibilità delle mete turistiche più frequentate (fatta eccezione per Alghero, tra le località più cliccate dell’isola), offre ai visitatori un volto autentico e sorprendente: un territorio ricco di storia, natura e cultura.
Tra le sue meraviglie spicca il Golfo di Oristano, con i suoi paesaggi incontaminati, le lagune, le spiagge dorate e i resti archeologici che raccontano millenni di civiltà mediterranea.
- Guarda anche: la Penisola del Sinis

Golfo di Oristano Scheda geografica sintetica
Denominazione: Golfo di Oristano (sardo: golfu de Aristanis)
Localizzazione: Sardegna centro-occidentale, coste delle province di Oristano e Sud Sardegna
Estensione lineare costa: ~22 km (arco costiero)
Coordinate geografiche approssimative (centro golfo): 39°50′N – 8°35′E
Limiti geografici:
• Nord: promontorio di Capo San Marco (Penisola del Sinis)
• Sud: promontorio di Capo Frasca
• Comuni rivieraschi principali: Oristano (Torregrande), Cabras (San Giovanni di Sinis, Funtana Meiga), Santa Giusta, Arborea, Terralba; Guspini e Arbus per il tratto meridionale
Morfologia costiera:
Costa prevalentemente bassa e sabbiosa, con lunghe spiagge e campi dunali (es. Is Arenas) alternati a promontori basaltici (Sinis, Capo Frasca). All’interno, lagune e stagni costieri di grande estensione.
Idrografia:
Foce del fiume Tirso (152 km) in loc. “Su Cungia de Gerrusso” (Cabras). Presenti anche gli estuari del Rio Mogoro e del Rio Flumini Mannu.
Aree umide principali (≈ 6.000 ha complessivi):
• Stagno di Cabras (~2.000 ha) – tra i più estesi d’Europa
• Stagno di Mistras (~450 ha)
• Stagno di Santa Giusta (~790 ha)
Rete lagunare con canali di scambio mare-stagni (Mistras, Cabras, Santa Giusta, S’Ena Arrubia, Corru Mannu, Corru S’Ittiri, San Giovanni-Marceddì).
Isole e scogli:
• Isola di Mal di Ventre (granito, quota max 18 m, coste ovest alte e maestrale dominante)
• Scoglio del Catalano (basalto) – siti marini di elevato pregio naturalistico
Aree protette e tutele:
Area Marina Protetta “Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre” (tratto settentrionale del golfo); presenza di SIC/ZPS lungo il sistema lagunare.
Località e litorali principali:
La Caletta – Mare Morto – Torregrande – Abba Rossa – Litorale di Arborea – Corru Mannu – Marceddì – Penisola del Sinis (Su Pallosu, Sa Mesa Longa, S’Arena Scoada, Maimoni–Is Arutas–Is Caogheddas, Funtana Meiga, San Giovanni).
Clima e venti:
Mediterraneo marittimo; maestrale dominante, ideale per sport wind & wave (Sinis/Is Arenas–Capo Mannu).
🌍 La geografia del Golfo di Oristano
Il Golfo di Oristano (in sardo: golfu de Aristanis) è una suggestiva insenatura lunga circa 22 chilometri, bagnata dal Mar di Sardegna e situata nella Sardegna centro-occidentale. Si apre in un ampio arco ellittico compreso tra i promontori basaltici di Capo San Marco a nord e Capo Frasca a sud, abbracciando un tratto di costa che unisce ambienti naturali intatti, zone umide e insediamenti storici.
Il golfo bagna i territori delle province di Oristano (comuni di Cabras, Oristano, Santa Giusta, Arborea e Terralba) e del Medio Campidano (comuni di Guspini e Arbus).
Il nome deriva dalla principale città che si affaccia sul litorale: Oristano (167.971 abitanti, bacino urbano), tra i centri più importanti della costa occidentale insieme a Alghero e Bosa.
Secondo studi urbanistici e sociologici, gli insediamenti costieri di quest’area rappresentano delle “situazioni ibride”: combinano infatti nuclei stagionali e turistici con centri abitativi permanenti, sviluppandosi attorno alle principali località del territorio:
🏖️ Oristano con la borgata marina di Torre Grande
🌿 Arborea con le Colonie Marine
🐟 Cabras con San Giovanni di Sinis e Funtana Meiga
🌊 San Vero Milis con le località di S’Arena Scoada, Putzu Idu, Mandriola, Su Pallosu e Sa Rocca Tunda
🛶 Terralba con il villaggio di pescatori di Marceddì
Questa rete di centri, ambienti costieri e paesaggi agricoli crea una geografia unica, che unisce cultura marinara, aree naturali protette e tradizioni locali, rendendo il Golfo di Oristano uno dei luoghi più autentici e meno turistici — ma straordinariamente ricchi — della Sardegna.

🏝️ La Penisola del Sinis
Situata nella parte settentrionale del golfo, tra Capo Mannu e Capo San Marco, la Penisola del Sinis è un’area di straordinario interesse naturalistico e paesaggistico.
Alterna piccole baie e lunghe spiagge sabbiose a promontori e falesie, con alle spalle i tavolati basaltici di Su Pranu e Roia Sa Murta. L’arenile e i campi dunali di Is Arenas si estendono verso nord e sono molto apprezzati dagli appassionati di surf e windsurf, grazie al maestrale costante.
Le spiagge più famose sono:
🏄 Su Pallosu
🏄 Sa Mesalonga
🏄 Sa Salina Manna
🏄 S’Arena Scoada
🏄 Maimoni – Is Arutas – Caogheddas
🏄 Funtana Meiga
🏄 San Giovanni di Sinis
In quest’area resistono ancora le “baraccas”, antiche capanne di pescatori costruite in falasco, la stessa erba palustre usata per realizzare i tradizionali fassonis, imbarcazioni tipiche dello stagno di Cabras.
🏝 Isola di Mal di Ventre
Dista circa 10 km dalla costa ed è inclusa nell’Area marina protetta Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre. Di origine granitica, ha una superficie di 0,80 km², un’altitudine massima di 18 m s.l.m. e ospita fauna selvatica, rettili e volatili.
Costa orientale: sabbiosa con piccole calette.
Costa occidentale: alta e rocciosa, battuta dal maestrale.
Fondali: prevalentemente rocciosi, perfetti per snorkeling e immersioni.
Scoglio del Catalano
Detto anche Su Cadelanu o “Il Saraceno”, dista 5,6 miglia nautiche dalla costa. È un isolotto basaltico nero di 200 m di diametro, ricoperto di guano e rifugio per gabbiani reali e marangoni dal ciuffo. Nei dintorni è possibile osservare tartarughe marine e, un tempo, la foca monaca.

🏰 Torregrande
Scendendo verso sud, si incontra Torregrande, la marina di Oristano. Qui sorge una delle torri costiere più grandi del Mediterraneo, costruita dagli Spagnoli per difendere il territorio:
17 metri di diametro
14 metri di altezza
armata con cannoni, spingarde e fucili
Oggi Torregrande è una vivace località turistica, con stabilimenti balneari, ristoranti e passeggiate panoramiche.

🐟 Marceddì
All’estremità meridionale del golfo si trova Marceddì, un antico villaggio di pescatori che si affaccia su uno stagno alimentato dal mare.
Il borgo, con la chiesa della Vergine di Bonaria e le basse case disposte attorno alla laguna, è una meta ideale per chi ama luoghi autentici e suggestivi. Oggi offre esperienze di ospitalità diffusa nelle case dei pescatori, mantenendo viva la sua identità.

🐦 Le aree umide
Il Golfo di Oristano è uno dei distretti lagunari più importanti del Mediterraneo, con oltre 6.000 ettari di zone umide, pari al 50% delle lagune della Sardegna. Le principali sono:
Stagno di Cabras (2.000 ha)
Stagno di Mistras (450 ha)
Stagno di Santa Giusta (790 ha)
Queste aree sono protette per il loro alto valore ecologico e faunistico, e rappresentano habitat fondamentali per la biodiversità mediterranea.
🌊 La foce del Tirso
Nel golfo sfocia il Fiume Tirso, il più lungo della Sardegna (152 km). Nasce a Buddusò e termina la sua corsa a “Su Cungia de Gerrusso”, in territorio di Cabras. Un tempo soggetto a frequenti piene, è oggi regolato da opere idrauliche che hanno favorito la stabilizzazione della piana oristanese.
🐠 Economia e turismo
Le principali attività economiche della zona sono:
🐟 Pesca e itticoltura, in particolare la produzione di Bottarga di Cabras.
🏖️ Turismo balneare, con mete rinomate come San Giovanni di Sinis, Torregrande e Arborea Lido.
🏺 Turismo culturale, con siti storici e archeologici come Tharros, Oristano e Arborea.







































