Buggerru, dal cuore minerario al riscatto turistico
Nonostante conti poco più di mille abitanti, Buggerru è uno dei centri storicamente più importanti del Sulcis Iglesiente e della provincia del Sud Sardegna. Il suo nome è indissolubilmente legato alla storia mineraria dell’isola, che tra la metà dell’Ottocento e quella del Novecento trasformò profondamente il paesaggio e la vita economica di questa regione.
Durante quel secolo, Buggerru divenne il cuore pulsante dell’estrazione mineraria e, allo stesso tempo, uno dei simboli delle lotte operaie in Italia. Le miniere di Malfidano e le attività estrattive legate allo zinco e al piombo attirarono investitori da tutta Europa, generando una forte crescita economica ma anche una dura realtà fatta di sfruttamento e disuguaglianze. Da queste condizioni nacquero le prime rivolte sindacali dell’isola, che ispirarono successivamente il movimento dei lavoratori in tutta la penisola.
Con la chiusura delle miniere nel secolo scorso, Buggerru ha intrapreso un nuovo percorso di riscatto e riconversione, puntando sul turismo, la pesca e la valorizzazione ambientale. Il paese, incastonato tra le falesie calcaree del canale di Malfidano, si apre verso il mare con una scenografia naturale spettacolare, dove le antiche strutture industriali convivono con spiagge e scogliere di straordinaria bellezza.
Fondato ufficialmente nel 1864, Buggerru raggiunse presto il suo massimo splendore economico grazie all’espansione mineraria. Tra i grandi protagonisti di quell’epoca figurò l’imprenditore Achille Georgiades, che nel 1903 diresse le attività estrattive di Malfidano, contribuendo a rendere il paese un centro nevralgico del capitalismo industriale dell’isola.
Oggi, tra memorie minerarie, paesaggi incontaminati e un mare di straordinaria limpidezza, Buggerru rappresenta una delle mete più autentiche e suggestive del Sud Sardegna, dove la storia del lavoro incontra la bellezza della natura.
- LEGGI ANCHE: PORTIXEDDU
- LEGGI ANCHE: LA COSTA SULCITANA
- LEGGI ANCHE: CALA DOMESTICA
- LEGGI ANCHE: LAVERIA LAMARMORA

⛏️ Scheda informativa: Buggerru
- Località: Buggerru (Provincia del Sud Sardegna) – costa dell’Iglesiente, Sardegna sud-occidentale
- Popolazione: poco più di 1.000 abitanti
- Fondazione amministrativa: 1864 (sviluppo moderno legato all’industria mineraria)
- Territorio: paese incastonato nel canale di Malfidano, tra falesie e spiagge sabbiose; retroterra di macchia mediterranea
- Identità storica: centro minerario dell’Iglesiente (piombo, zinco) tra metà ’800 e metà ’900; teatro di lotte operaie
- Luoghi simbolo: Laveria/area mineraria di Malfidano, Galleria Henry (percorsi turistici), porticciolo storico
- Spiagge principali: Cala Domestica, Spiaggia di Buggerru, Portixeddu (area vasta condivisa con i comuni vicini)
- Musei e memoria: percorsi di archeologia industriale, esposizioni sulla storia mineraria e sul movimento operaio
- Economia oggi: turismo costiero e naturalistico, piccola pesca, servizi; progetti di valorizzazione ambientale
- Attività consigliate: visite ai siti minerari (con guida), trekking costiero, snorkeling, escursioni in barca, fotografia paesaggistica
- Periodo ideale: primavera e inizio autunno per trekking e visite ai siti; estate per mare e attività balneari
- Nei dintorni: Masua–Pan di Zucchero, Nebida, Iglesias; grotte e aree minerarie dell’Iglesiente
- Note utili: rispettare i percorsi e la segnaletica nei siti minerari; alcune aree sono accessibili solo con accompagnamento
La “Piccola Parigi” dell’Iglesiente
Durante l’età d’oro dell’industria mineraria, tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, Buggerru fu soprannominata la “Piccola Parigi”. A differenza di molti altri villaggi minerari, qui sorsero non solo alloggi per gli operai, ma anche eleganti palazzi direzionali, teatri e circoli riservati ai dirigenti francesi della compagnia Malfidano. Il paese visse così un periodo di grande vivacità economica e sociale, con influenze culturali e architettoniche che ancora oggi si riflettono nel suo tessuto urbano. Tuttavia, dietro l’apparente prosperità, si celavano condizioni di lavoro durissime e disuguaglianze che sfociarono nel massacro di Buggerru del 1904, uno degli episodi più drammatici della storia operaia italiana.

Natura e turismo costiero
Oltre al fascino della memoria mineraria, Buggerru offre un contesto naturalistico di straordinaria bellezza. Le falesie calcaree, le grotte marine e le spiagge incontaminate disegnano un paesaggio di forte suggestione, ideale per chi ama il mare e l’avventura. Tra le località più rinomate spicca Cala Domestica, una delle baie più spettacolari della Sardegna sud-occidentale, incastonata tra alte scogliere e acque turchesi. I sentieri panoramici che si snodano lungo la costa, come quello che conduce alla Torre di Cala Domestica, permettono di ammirare il contrasto tra il mare cristallino e le antiche strutture minerarie, in un equilibrio perfetto tra natura e memoria storica.
- Guarda anche: VisitBuggerru, il sito turistico di Buggerru

La Galleria Henry e il patrimonio minerario
Oggi, parte del glorioso passato industriale di Buggerru rivive attraverso la Galleria Henry, un’impressionante opera di ingegneria ottocentesca scavata nella roccia a picco sul mare. La galleria, lunga circa un chilometro, serviva per il trasporto dei minerali dalla miniera ai depositi costieri e oggi è percorribile in sicurezza a bordo di un trenino turistico, offrendo un viaggio emozionante tra archeologia mineraria e natura selvaggia. Accanto ad essa, la Laveria Malfidano, con la sua scenografica struttura in pietra e ferro che si affaccia sull’azzurro del mare, è diventata uno dei simboli più fotografati dell’Iglesiente e tappa obbligata per chi ama la storia industriale della Sardegna.





































