La chiesa di San Giovanni di Sinis è un piccolo edificio religioso che sorge lungo l’antico tracciato romano che collegava i centri di Tharros (Cabras) e Cornus (Cuglieri). La chiesa fu costruita in epoca bizantina a metà del 500 su un’area già adibita a necropoli punica. Tra il IX e il X secolo subì un interessante ampliamento che ha portato al risultato che attualmente è possibile contemplare in apposita visita. Si tratta dunque di una delle più antiche chiese della Sardegna dedicata a San Giovanni Battista.
LA DESCRIZIONE
La chiesa è stata costruita su una pianta rettangolare con abside sporgente verso Est. I blocchi utilizzati sono in spoglio di arenaria tenuti a vista e, secondo le ricostruzioni, recuperati dalle mura dell’antico abitato di Tharros, il sito punico che si trova nelle immediate vicinanze. All’interno la chiesa si articola in tre navate con volta è a botte, separate da altrettanti archi, dislocati in successione. La luce entra da una finestra ottagonale e da tre bifore nell’abside (un modello già presente in alta Italia). Nel XI secolo la chiesa fu sottoposta ad un intervento di mano navarrese, come dimostrano le cornici romaniche del transetto. La pianta allora era probabilmente centrale con quattro bracci e una cupola simile alla basilica di San Saturno a Cagliari costruita nello stesso periodo. Nel IX-X secolo la chiesa fu ingrandita aggiungendo le due navate laterali con volte a botte. Tra le particolarità più interessanti, appena si entra, sulla destra, spicca per bellezza e ricercatezza, l’acquasantiera, realizzata con un piedestallo in arenaria risalente al XVI secolo. La pila, come dimostra la presenza sullo sfondo in bassorilievo del pesce, stemma della Villa di Nurachi, è stata traslata dalla chiesa di San Giovanni Battista di Nurachi.
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UN’AREA ARCHEOLOGICA COSTANTEMENTE IN RICERCA
Dal punto di vista archeologico l’area in cui sorge la chiesa è oggetto di grande interesse. Gli scavi, seppur in tempi diversi, continuano ad essere una costante, come quelli che hanno riportato alla luce un edificio sacro precedente, sempre con abside orientata ad Est e con all’interno sepolture paleocristiane. Nel 2010, per due anni, il Dr. Gianluca Cuozzo dell’Università di Cagliari è il suo staff, hanno sperimentato un nuovo sistema di valutazione delle condizioni del monumento, in grado di stimare quale intervento di restauro debba essere fatto per primo in chiave di tutela e valorizzazione.
- Informazioni turistiche: Pro Loco Cabras, Piazza Eleonora, 1, Tel.0783 3971