Una maschera identitaria
Su Bundu è la maschera tradizionale del Carnevale di Orani, uno dei più antichi e suggestivi della Sardegna. Assieme a quelle di Mamoiada, Ottana, Orotelli e Lula, rappresenta la parte più arcaica e autentica della tradizione carnevalesca sarda, legata al rapporto con la terra e all’identità rurale.
La comunità oranese ha saputo custodire e valorizzare questa figura, che ancora oggi è simbolo di appartenenza e memoria collettiva.
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🎭 Su Bundu Maschera tradizionale di Orani (NU)
Carnevale barbaricino · Tradizione arcaica
Maschera identitaria del Carnevale di Orani, legata al mondo contadino e ai riti propiziatori della terra. Affine,
per antichità e simbolismi, alle tradizioni di Mamoiada, Ottana, Orotelli e Lula.
📍 Dove
- Comune: Orani (NU), Barbagia
- Ambito: Carnevale barbaricino
- Identità: tradizione agro-pastorale
🗓️ Quando vederlo
- 17 gennaio – Festa di Sant’Antonio Abate (prime uscite)
- Periodo di Carnevale – sfilate e recite fino alla Pentolaccia
👕 Abito & Maschera
- Vestiario: cappotto ampio, camicia, pantaloni di velluto
- Calzature: gambali in cuoio (uso contadino)
- Maschera: legno o sughero, tratti caricaturali (naso, baffi, pizzo)
- Corna appuntite sporgenti dalla fronte
- Artigianato: produzione locale, lavorazione tradizionale
🌾 Rito scenico
- Impugna un forcone di legno
- Mima la semina e il lavoro nei campi
- Emette grida caratteristiche che coinvolgono il pubblico
- Uscite attorno ai falò di Sant’Antonio e nelle sfilate
🍷 Sapori della festa
- Vino rosso offerto alle maschere ai falò
- Su pistiddu (dolce di Sant’Antonio)
- Orullettas di Carnevale con miele di corbezzolo
Consigli pratici
- Arriva in anticipo per la Festa di Sant’Antonio
- Abbigliamento caldo/antipioggia (eventi serali all’aperto)
- Rispetta maschere e spazi rituali
- Assaggia i dolci tipici nei comitati di festa
Descrizione de Su Bundu
Su Bundu raffigura il contadino. L’abito tradizionale comprende:
-
un largo cappotto,
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la camicia e i pantaloni di velluto,
-
i gambali in cuoio, calzatura tipica dei lavoratori delle campagne.
La maschera, realizzata a mano dagli artigiani locali in legno o in sughero, riprende in chiave caricaturale i tratti di un uomo dai lineamenti marcati: naso pronunciato, baffi, pizzo e due corna appuntite che spuntano dalla fronte.
Il rito e le uscite di Su Bundu
La maschera de Su Bundu appare per la prima volta in occasione della Festa di Sant’Antonio Abate (17 gennaio), quando prende parte ai festeggiamenti popolari attorno ai grandi falò.
Durante il Carnevale, Su Bundu ritorna protagonista fino alla domenica della Pentolaccia.
La recita prevede che la maschera impugni un forcone di legno, imiti il gesto della semina e accompagni la scena con grida caratteristiche, attirando l’attenzione divertita degli spettatori.
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I sapori della tradizione
Le celebrazioni legate a Su Bundu sono arricchite da momenti di convivialità.
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Durante il fuoco di Sant’Antonio vengono offerti vino rosso e il dolce tipico, su pistiddu.
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Nel pieno del Carnevale, invece, a deliziare i presenti sono le orullettas, biscotti fritti intrecciati e ricoperti di abbondante miele di corbezzolo.
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