L’Assemblea Costituente italiana è stato l’organo legislativo che dal 25 giugno 1946 al 31 gennaio 1948 stese il testo della Costituzione della Repubblica Italiana.
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Le prime elezioni libere del dopoguerra
Il 2 giugno 1946 si svolero in Italia, le prime elezioni libere dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Le ultime si erano svolte nel 1924.
Territori esclusi dal voto
Dal voto furono esclusi i cittadini – seppur a italiani a pieno titolo – delle provincie di Gorizia, di Trieste, di Pola, di Fiume, di Zara e di Bolzano.
Referendum e Elezioni
Gli elettori votarono in forma di referendum tra Monarchia e Repubblica e in forma di elezione i membri dell’Assemblea Costituente. Questi ultimi dovevano poi redigere la nuova carta costituzionale.
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Il referendum popolare
Il referendum decretò la vittoria della Repubblica sulla Monarchia con il seguente verdetto numerico:
- 12.700.000 voti a favore della Repubblica
- 10.700.000 voti a favore della Monarchia.
Decadenza del re d’Italia
La mattina del 13 maggio 1946 il Consiglio dei Ministri dichiarò decaduto il Re d’Italia Umberto II di Savoia.
In conseguenza di questo verdetto referendario, nel pomeriggo dello stesso giorno, il Re e la sua famiglia, alle 16.10 lasciò l’Italia e si recò in esilio presso Lisbona, in Portogallo.
Insediamento della Assemblea
Il 25 giugno 1946 fu insediata anche l’Assemblea Costituente per la redazione della Carta Costituzionale.
Presidente dell’Assemblea fu Giuseppe Saragat.
La composizione dell’Assemblea
Le elezioni dell’Assemblea Costituente portarono a determinare la seguente composizione:
- 207 seggi – Democrazia Cristiana
- 115 seggi – Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria
- 104 seggi – Partito Comunista
Ottennero invece un solo seggio:
- Partito Cristiano Sociale
- Movimento Unionista Italiano
- Partito dei Contadini d’Italia
- Fronte Democratico Progressista Repubblicano
Tra Re e Presidente
Il primo atto dell’Assemblea Costituente fu quello di eleggere il Capo provvisorio dello Stato che doveva traghettare lo Stato tra la decadenza del Re d’Italia e l’elezione del Presidente della Repubblica.
- Come Capo provvisorio dello Stato fu eletto Enrico De Nicola (Partito Liberale Italiano)
I tempi non rispettati
Fu stabilito che i lavori per la redazione della Carta Costituzionale sarebbero dovuti durare 8 mesi a partire dal 25 giugno 1946, giornata della prima seduta dell’Assemblea Costituente.
I termini di tempo non furono però rispettati e la redazione finale della Costituzione Italiana avvenne solo il 27 dicembre 1947.
Pluralità ideologica
- Democrazia Cristiana – 8 101 004 voti
- Partito Socialista di Unità Proletaria – 4 758 129 voti
- Partito Comunista Italiano – 4 356 686 voti
- Partito Liberale Italiano – 1 560 638 voti
- Fronte dell’Uomo Qualunque – 1 211 956 voti
- Partito Repubblicano Italiano – 1 003 007 voti
- Blocco Nazionale della Libertà – 637 328 voti
- Partito d’Azione – 334 748 voti
- Movimento per l’Indipendenza della Sicilia – 171 201 voti
- Partito dei Contadini d’Italia – 102 393 voti
- Concentrazione Democratica Repubblicana – 97 690 voti
- Partito Sardo d’Azione – 78 554 voti
- Altri partiti …
Le commissioni
L’Assemblea Costituente si organizzò al suo interno con una Commissione, presieduta da Meuccio Ruini e composta da 75 membri, che a sua volta si suddivise in tre Sottocommissioni, specifiche per ogni settore:
- Diritti e Doveri del cittadino → Democrazia Cristiana, Presidente: Umberto Tupini
- Organizzazione costituzionale dello Stato → Partito Comunista Italiano, Presidente: Umberto Terracini
- Rapporti Economici e Sociali → Partito Socialista Italiano, Presidente: Gustavo Ghidini
A queste sottocommisioni si aggunse poi un Comitato di redazione (18 membri) che aveva il compito di redigere la Costituzione nel formato finale, armonizzando i vari testi consegnati loro dalle Sottocommisioni.
A dicembre 1947 il testo finale
Il testo finale della Costituzione della Repubblica Italiana fu approvato nella sua stesura finale il 22 dicembre 1947 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 dicembre 1947.