Le chiese urbane di Orani rappresentano uno dei patrimoni religiosi e architettonici più interessanti della Barbagia. Nel cuore del centro storico, tra vicoli in pietra e scorci panoramici, sorgono edifici di culto che raccontano secoli di fede e arte popolare. Dalla monumentale chiesa di Sant’Andrea Apostolo, con la sua imponenza neoclassica, alla più raccolta chiesa della Madonna del Rosario, impreziosita da affreschi settecenteschi, fino alla suggestiva Nostra Signora d’Itria, dove tradizione e arte contemporanea si fondono in perfetta armonia.
Le chiese urbane di Orani non sono solo luoghi di preghiera, ma autentici testimoni della storia del borgo: spazi in cui l’identità religiosa, la creatività artistica e il paesaggio del Nuorese si incontrano, offrendo al visitatore un itinerario culturale unico nel suo genere.
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Il tempio parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo
La chiesa di Sant’Andrea Apostolo rappresenta la parrocchiale principale di Orani. Ricostruita a partire dalla seconda metà dell’Ottocento e ultimata nel corso del XX secolo, la sua architettura è una delle ultime realizzazioni neoclassiche in Sardegna, con un orientamento che richiama la lezione palladiana. L’impianto prevede un pronao con colonne tuscaniche, navata centrale a croce greca e cupola emisferica con lanternino. All’interno si conservano opere d’arte di rilievo che arricchiscono l’ambiente liturgico e il patrimonio culturale del borgo.
Questo edificio non è solo un luogo di culto, ma un simbolo della trasformazione urbana di Orani: dal borgo medievale alle forme monumentalizzate dell’età moderna, riflette il passo della comunità verso nuove identità sacre e civili.

La chiesa della Madonna del Rosario
Situata in un contesto urbano che invita alla visita a piedi, la chiesa della Madonna del Rosario offre un’esperienza intima e ricca di suggestioni. La facciata in trachite bruna e calce bianca, il portale modanato e l’oculo decorativo conferiscono un carattere essenziale ma raffinato. All’interno, un’aula mononavata coperta da volta a botte accoglie le cappelle laterali e un presbiterio definito da archi. Gli affreschi della seconda metà del Settecento, attribuiti ad artisti locali, animano lo spazio con episodi sacri e decorazioni tipiche della tradizione sarda.
La posizione della chiesa, all’inizio dei quartieri alti del centro storico, la rende parte integrante di un percorso urbano che unisce fede, architettura e paesaggio.

La chiesa di Nostra Signora d’Itria
Nel suggestivo rione Sa Itria del centro storico di Orani sorge la chiesa di Nostra Signora d’Itria, costruita nel corso del XVII secolo. La semplice e lineare facciata è ornata da un graffito realizzato da un artista locale nel 1959, che aggiunge un elemento di modernità in un edificio che altrimenti conserva l’impianto tradizionale: navata unica voltata a botte, cappelle laterali e altare in marmo.
La statua della Madonna d’Itria, risalente al Seicento e decorata con la tecnica dell’estofado, testimonia la devozione di lunga data della comunità. La chiesa rappresenta un perfetto equilibrio fra continuità e trasformazione: un edificio sacro che accoglie segni della storia locale, dell’arte contemporanea e dell’architettura popolare.
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Perché visitare queste chiese
Il percorso tra le chiese urbane di Orani offre più di una semplice visita religiosa: è un’immersione nel patrimonio architettonico e spirituale di un borgo sardo autentico. Gli edifici sacri sono perfettamente inseriti nel tessuto urbano, rendendo possibile un itinerario a piedi che attraversa vicoli, piazzette e scorci tipici.
Le chiese presentano stili diversi — dal neoclassico al gotico-catalano, dal barocco sardo alla semplicità popolare — e contengono affreschi, sculture, graffiti moderni e materiali locali come la trachite. Visitando questi spazi, si comprende la stratificazione storica di Orani e il legame fra comunità, arte e territorio.

Suggerimenti utili per la visita delle chiese urbane di Orani
Indossare scarpe comode, perché il centro storico presenta dislivelli e scalinate; rispettare la sacralità degli ambienti e prestare attenzione agli orari di apertura (alcune chiese possono essere accessibili solo durante le celebrazioni). Abbinare la visita della chiese a un giro del borgo — ad esempio all’artigianato locale in granito, al museo dedicato all’artista locale o a una passeggiata panoramica nei boschi circostanti — arricchisce l’esperienza.











































