Il Nuraghe San Pietro è il più importante sito archeologico del territorio di Torpè, nella regione storica della Baronia, e rappresenta uno dei più grandi nuraghi complessi dell’intera Sardegna. Con un diametro di oltre 70 metri, si ipotizza fosse un vivace centro commerciale e culturale della Sardegna orientale durante il II millennio a.C.
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Il nome deriva dalla vicina chiesetta campestre dedicata a San Pietro. Come spesso accade in Sardegna, i toponimi nuragici furono associati in epoca cristiana ai santi, sovrapponendosi ai nomi originari ormai perduti.
Nuraghe San Pietro – Scheda informativa
🗺️ Regione: Baronia, Sardegna orientale
🏗️ Tipologia: Nuraghe complesso quadrilobato
⛏️ Epoca: II millennio a.C. – riutilizzato in epoca romana
🔹 Diametro complessivo: 70,30 m
🔹 Torre principale: diametro 4,54 m – altezza 6 m
🧱 Materiale: Trachite rossa
🚪 Ingresso: lato sud, con garitta e scala interna
🔍 Visite guidate: Sardus Pater – Tel. 333 3982713
Nonostante la sua imponenza, il Nuraghe San Pietro fu a lungo ignorato dagli archeologi fino agli anni ’70 del Novecento. Fu Antonio Taramelli a intuirne l’importanza descrivendolo come un cumulo di pietre ricoperto da terra. Tuttavia, già nel 1832 lo storico Vittorio Angius lo citava nel suo Dizionario geografico della Sardegna.
Gli scavi ufficiali iniziarono tra il 1980 e il 1984, sotto la direzione dell’archeologa Maria Ausilia Fadda, e proseguirono per diverse campagne. I reperti ceramici e metallici furono poi catalogati da Giovanni Lilliu, il massimo esperto della civiltà nuragica.
🏗️ Struttura architettonica del Nuraghe San Pietro
Il Nuraghe San Pietro è un nuraghe complesso quadrilobato, dotato di una torre centrale e quattro torri secondarie disposte ai lati.
La torre principale, costruita in trachite rossa, ha un diametro di 4,54 metri e un’altezza residua di 6 metri. L’ingresso, orientato a sud, misura 4 x 1,20 metri ed è coperto a piattabanda. Subito a destra si trova una garitta di guardia, mentre a sinistra parte una scala elicoidale che conduce al terrazzo.
Il corridoio interno immette in una camera centrale del diametro di 12,56 metri, dotata di tre nicchie a croce con muri aggettanti e archi a sesto acuto.
⚱️ Reperti e scambi commerciali: un crocevia del Mediterraneo
I numerosi manufatti rinvenuti testimoniano l’importanza strategica e commerciale del Nuraghe San Pietro.
Tra questi:
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oggetti ornamentali in bronzo e argento
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vasi rituali in terracotta
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figurine antropomorfe
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frammenti di ceramica locale e importata
Sono stati rinvenuti anche vasi campaniformi riconducibili alla cultura di Bonnanaro, risalenti a 1800-1600 a.C., che indicano contatti prenuragici con aree lontane dell’Europa.
🌾 Uso romano e testimonianze agricole
Il nuraghe fu abbandonato entro la fine del II millennio a.C., ma venne riutilizzato dai romani come magazzino/granaio.
Sono state trovate tracce di:
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grano (sia locale che d’importazione orientale)
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fave
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anfore da trasporto
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sughero, giunchi, legno intrecciato
Questo uso conferma che l’area rimase centrale per lo stoccaggio alimentare e i traffici agricoli anche in epoca storica.
🗺️ Come raggiungere il sito archeologico
Il sito si trova in località San Paolo, nel comune di Torpè.
Da Posada, imboccare la SS125 in direzione Olbia. Superato il ponte sul Rio Posada, svoltare a sinistra e proseguire per circa 2 km. Il nuraghe si trova sulla destra, nei pressi del B&B La Fattoria.
Visite guidate al Nuraghe San Pietro
Per visitare il sito archeologico si può contattare l’associazione Sardus Pater di Torpè
📞 Telefono: 333 3982713
- Guarda anche il sito del Museo archeologico di Nuoro Giorgio Asproni



